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    TRAGEDIA NEL NUOTO - PER LA MORTE DEL 24ENNE MATTIA DALL’AGLIO "AVVISO DI GARANZIA A PIU' INDAGATI" - SI INDAGA PER OMICIDIO COLPOSO IN ATTESA DEI RISULTATI DELL’AUTOPSIA - AL MOMENTO SI IPOTIZZA UN MALORE DURANTE L’ALLENAMENTO IN PALESTRA: NEL PRIMO SOPRALLUOGO NON SONO STATI TROVATI FARMACI SOSPETTI


     
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    Riccardo Bruno per il Corriere della Sera

     

    MATTIA DELL AGLIO 2 MATTIA DELL AGLIO 2

    Mattia Dall' Aglio era stata una promessa azzurra nel nuoto, stile libero e rana. A 24 anni, dopo la laurea e il primo lavoro, si stava concentrando su altro ma si allenava ancora con dedizione e costanza. Domenica pomeriggio era in palestra, accanto alla piscina e alla caserma dei vigili del fuoco, per il cui gruppo sportivo era tesserato. Era da solo, non si sa cosa sia successo. È stato un pompiere il primo a notarlo riverso a terra nella sala pesi. Ha preso subito un defibrillatore, ma non c' era più niente da fare. Ci sono ancora molte cose da chiarire sulla morte improvvisa di Mattia. I magistrati, il capo della procura di Modena Lucia Musti e il sostituto Katia Marino, hanno aperto un fascicolo per omicidio colposo.

     

    MATTIA DELL AGLIO MATTIA DELL AGLIO

    E iscritto nel registro degli indagati una persona. È stata disposta l' autopsia, che sarà effettuata giovedì. Dovrà stabilire se davvero è stato un malore, si è ipotizzato subito un problema al cuore, a causarne la morte. Sembra che cadendo abbia battuto la testa, se è così si dovrà stabilire se è stato invece l'urto a provocarne il decesso. Nel primo sopralluogo fatto dalla polizia non sono stati trovati farmaci o altre sostanze sospette. Ma ovviamente sono tanti gli interrogativi che si stanno ponendo in queste ore gli inquirenti. Perché Mattia si trovava da solo? Si sarebbe potuto salvare se qualcuno fosse intervenuto subito?

     

    DETTI MAGNINI DELL AGLIO DETTI MAGNINI DELL AGLIO

    Mattia era un atleta giovane e in attività, controllato periodicamente come prevedono le regole sportive italiane, all' avanguardia nel mondo. Due anni fa aveva raggiunto l' apice della sua carriera agonistica partecipando con la nazionale italiana alle Universiadi di Gwangju, in Corea del Sud. Nato a Montecchio, nel Reggiano, a 14 anni si mette in mostra conquistando due podi al meeting di Viareggio. Entra mella squadra dei Vigili del fuoco di Modena, conquista tre titoli giovanili, si trasferisce a Imola, si migliora anno dopo anno, partecipa a diverse finali nazionali assoluti, specialità 100 rana e 100 stile libero. È a un passo dall' olimpo nazionale, nella sua bacheca le foto accanto a Magnini e Paltrinieri.

     

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    Vincenzo Piscopo, suo ex allenatore, lo ricorda come «un ottimo ragazzo e un ottimo atleta, molto talentuoso. Era ben voluto da tutti e aveva molti amici». Mattia era tornato a Modena per studiare all' Università, si era laureato in Economia e lavorava come direttore marketing in un' azienda di componenti per macchine industriali. Era rientrato nel gruppo sportivo dei vigili del fuoco, non era riuscito a diventare un campione ma il nuoto continuava a scandire le sue giornate. Mila Sabattini, presidente della Reggiana nuoto, la squadra dove da ragazzino aveva raccolto i primi successi, dice che «Mattia lascia un bellissimo ricordo. Era un ragazzo serissimo».

     

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    E Mauro Rozzi, che lo ha allenato: «Era timido, sempre corretto con gli altri ma determinatissimo». L' azzurro Fabio Scozzoli, da Berlino dove è impegnato nella Coppa del mondo, lo ha salutato così su Twitter: «Impossibile non averti voluto bene. Ti porterò nel mio cuore. Ciao Matti». Mentre Filippo Magnini lo descrive come «un ragazzo forte e promettente. Lo ricordo come giovane emergente al mio fianco sul podio di una manifestazione a Milano. Siamo tutti dispiaciuti». Per Gian Carlo Mazzucchelli, sindaco di Modena, «la scomparsa di un atleta così giovane lascia un vuoto incolmabile in tutti noi».

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