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    POSTA! - DARIO SALVATORI: “NON È ESATTO DIRE CHE BOCELLI, CON IL SUO ULTIMO ALBUM "SI", SIA IL PRIMO ARTISTA ITALIANO A SCALARE LA VETTA DELLA HIT POP INGLESE. LUCIANO PAVAROTTI CI RIUSCÌ TRE VOLTE” - RENATO FARINA: “IL FRATELLO DI PASOLINI NON FU UCCISO DAI NAZISTI, MA FUCILATO DA PARTIGIANI COMUNISTI ALLA MALGA DI PORZÛS”


     
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    dario salvatori dario salvatori

    Riceviamo e pubblichiamo:

     

    Lettera 1

    Caro Dago,

    Non è proprio esatto dire che Andrea Bocelli, con il suo ultimo album "Si", sia il primo artista italiano a scalare la vetta della hit pop inglese. Luciano Pavarotti ci riuscì tre volte, sempre nella classifica pop. La prima volta nel giugno del 1990 con "The essential Pavarotti" (tre settimane al n.1); nello stesso anno con "In concert" (insieme a Placido Domingo e Josè Carreras) e nell'agosto del 1991 con "The essential Pavarotti II" (due settimane). Tre album pubblicati dalla Decca, la stessa casa discografica di Bocelli.

    Dario Salvatori

     

    Lettera 2

    E lo so che che il vistro sito è una droga. Dal 2003. Ogni due, tre ore ci colleghiamo per vedere che scrivete. Il vero problema è che ormai parliamo come voi scrivete e ci prendono per deficienti. Macb

    pavarotti bocelli pavarotti bocelli

     

    Lettera 3

    L'italiano non rintronato dalla tv snobba le fake news dei giornaloni e si informa leggendo i titoli di Dago (e sbellicandosi dalle risate).

    Tiziano Longhi

     

    Lettera 4

    Caro Dago, Renzi da’ del traditore a Franceschini, che da del calunniatore a Renzi. Sembrano di nuovo pronti a governare insieme.

    BarbaPeru

     

    Lettera 5

    Caro Dario, Salvini e la Isoardi si sono lasciati. Vabbè, Matteo sarà comunque tranquillo: Elisa non è una Veronica Lario.

    Ezra Martin

     

    Lettera 6

    Caro Dago, potresti dire a Benedetto Mosca che Alexandre de Beauharnais fu giustiziato nel 1794 e non nel 1874? Ottant'anni non sono un'inezia (se non di fronte all'Eternità).

    Merci

    matteo salvini elisa isoardi matteo salvini elisa isoardi

    Rogér DeLoop

     

    Lettera 7

    Caro Dago, un tg RAI sulla strage di Casteldaccia: "Si è scoperto che da un po' di tempo sul villino pendeva un ordine di demolizione" Un po' di tempo: 10 anni!

    E.Moro

     

    Lettera 8

    Caro Dago, leggo sulle tue pagine la riproduzione dell’articolo di Fabrizio De Santis, uscito sul Corriere della sera del 3 novembre 1975. Il dolore di Susanna, madre di Pier Paolo Pasolini, alla notizia dell’assassinio del figlio è un quadro straziante. Senza togliere nulla a questa bellezza è necessaria una correzione per onorare la verità.

     

    pier paolo pasolini con la madre susanna colussi 3 pier paolo pasolini con la madre susanna colussi 3

    De Santis trascrive queste parole del portiere dell’abitazione all’Eur senza alcun commento: « Era felice - diceva ancora l’uomo sul cancello — dei successi di Pier Paolo. Ne era orgogliosa. Ma non riusciva ancora a darsi pace per la morte dell’altro figlio, ucciso dai nazisti in Friuli, quando la guerra stava per terminare. Era un ragazzo. Non combatteva; rimase vittima di un rastrellamento ». 

     

    Non è così. Guido fu un partigiano cattolico della Brigata Osoppo, nome di battaglia Ermes. Non fu ucciso dai nazisti, ma fucilato da partigiani comunisti alla Malga di Porzûs. Ferito, scappò. Inseguito fu scovato e finito come un cane su ordine del capo della locale Brigata Garibaldi, Mario Toffanin, il «Giacca».

     

    Fu un eccidio orrendo. I nazisti hanno sul loro conto la Shoa e stragi spaventose, ma questo assassinio ha un altro colore. Per la cronaca Pertini graziò Toffanin, per nulla pentito. Che il Corriere non corregga dopo 43 anni le sue bugie del decennio in cui sventolava la bandiera di Fiengo, non mi meraviglia. Ma che questa piccola grande menzogna passi inosservata su Dagospia sarebbe troppo.

    CONDONO EDILIZIO CONDONO EDILIZIO

    Renato Farina 

     

    Lettera 9

    E non chiamiamolo condono edilizio, è ovvio che si tratta di una Pace Edile.

    Saluti.

    SR

     

    Lettera 10

    Caro Dago, sul reddito di cittadinanza Di Maio ciurla nel manico. Prima doveva essere in  finanziaria, ora promette un decreto per i 780 euro e "quota 100" a Natale. Ma non è che alla fine dirà che tutto è rinviato al 29 febbraio?

    Theo Van Buren

     

    Lettera 11

    Caro Dago, perché dopo la scomparsa di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi, tutte e due nello stesso anno, la tv e i giornali hanno parlato quasi esclusivamente sempre della seconda dimenticando totalmente la prima?

    Dario Tigor

     

    Lettera 12

    brad pitt leonardo dicaprio brad pitt leonardo dicaprio

    Caro Dago, elezioni Usa di midterm. Brad Pitt consiglia di votare per i democratici. Ma se hai avuto problemi di alcol e droga - "Non ricordo un solo giorno, dopo la fine del college, in cui io non abbia bevuto alcol o fumato marijuana" - di solito i consigli non li dai, ma li chiedi.

    Leo Eredi

     

    Lettera 13

    Da quando hanno chiuso la Santa Inquisizione il Clero, privo della confraternita addetta alle sepolture, non sa più dove mettere gli scheletri. Gli armadi pieni, le chiese pure, ora giardini e terrazzi.  Ma smettere di ammazzare gente, no è?

    8vo Becc

     

    Lettera 14

    Caro Dago, Corriere della Sera: "In val Saisera, in Friuli, come in val di Fiemme nel Trentino, sono andate distrutte le foreste di abeti rossi con cui si fanno gli Stradivari". Qualcuno avvisi il primo quotidiano italiano che il celebre Antonio è morto nel 1737 e sono ormai quasi tre secoli che nessuno lo vede più in Val di Fiemme a cercare legno per i suoi violini!

    trump e obama trump e obama

    Claudio Coretti

     

    Lettera 15

    Caro Dago, per Obama la crescita dell'economia Usa non è merito di Donald Trump ma sua. Barack specialista in "anticipi": anche il Nobel per la Pace gli venne assegnato prima che facesse alcunché. E andò pure a ritirarlo!

    Sasha

     

    Lettera 16

    Mitico Dago, questi del PD che dai giornaloni e dai dibattiti televisivi impartiscono lezioni su come si governa il paese, sono palesemente patetici. Sarebbe come se uno studente, dopo essere stato sonoramente bocciato, pretendesse di impartire ripetizioni ad uno che ha ottimi voti (oltre il 60% di consenso). Ma si mettessero un po’ muti, tanto il loro destino è comunque segnato, indipendentemente da quanto strillano!

    enrico lucci e tony randine enrico lucci e tony randine

    Ne uscirebbero con maggior dignità.

    Stefano55

     

    Lettera 17

    Caro Dago, Enrico Lucci in un'intervista a "La Verità": «Per me un vero politico non si dovrebbe far vedere né sentire. E dopo due anni ci dovrebbe mostrare quello che ha fatto». È quello che ho sempre pensato dei magistrati, ma poi che senso avrebbe indagare personaggi famosi e politici se non puoi farti pubblicità? 

    Bobby Canz

     

    Lettera 18

    Caro Dago, dopo aver sfasciato il Pd, il rottamatore impenitente Renzi vuole acquistare l'Unità. C'è qualcosa di sadico nel voler resuscitare una testata già morta per il solo gusto di ucciderla una seconda volta.

    Rob Perini

     

    DI MAIO SALVINI DI MAIO SALVINI

    Lettera 19

    A Napoli, una piccolina pakistana di quattro anni, vuole diventare bianca perchè a scuola i compagnetti la chiamano cacca. Grazie Salvini, grazie Di Maio, grazie governo del cambiamento! Avete davvero trasformato l'Italia.

    Voglio andarmene, bastardi.

    Gaetano Il Siciliano

     

    Lettera  20

    Caro Dago, Stefano Buffagni, sottosegretario M5S alla presidenza del Consiglio, sull'emendamento al Dl sicurezza presentato dal compagno di partito Gregorio De Falco: "Si assumerà le sue responsabilità. Se non si ritrova nella maggioranza, sono certo che si dimetterà e tornerà a fare il suo lavoro". I grillini nel loro partito vogliono solo zombi che eseguano gli ordini Di Maio, umile servitore della Casaleggio Associati. Ma uno che era abituato a comandare una capiraneria di porto figurarsi se si fa mettere i piedi in testa da un ex cameriere da stadio.

    Fritz

     

    egonu egonu

    Lettera 21

    Caro Dago, su "la Stampa" Flavia Perina scrive che alla pallavolista Paola Egonu "sembra normalissimo avere una compagna, così come giudica del tutto ordinario avere la pelle nera ed essere italiana, tanto che racconta di essersi stupita per l' insistenza nel sottolineare il carattere multietnico dell' Italvolley". Perfetto, allora potrebbe spiegarlo anche ai giornalisti italiani e alla Boldrini & soci?

    Jack  Noto

     

     

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