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    QUESTIONE DI PROTOCOLLO – LE SETTE REGOLE CHE GLI OSPITI DEL MATRIMONIO DI MEGHAN E HARRY DOVRANNO RISPETTARE – NIENTE SCOLLATURE VERTIGINOSE, TRASPARENZE OSÉ E TACCHI ESAGERATI – OBBLIGATORIO IL CAPELLO (NO EXTRA-LARGE) – NO ALLA STRETTA DI MANO, SÌ ALL’INCHINO E… - SPERIAMO SI SIANO RICORDATI DI DISTRIBUIRE IL “MANUALE” AD AMICI E PARENTI DEI MARKLE…


     
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    Simona Marchetti per "www.corriere.it"

     

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    Evitare tacchi esagerati, abiti trasparenti o gioielli vistosi. Un matrimonio reale non è un rave, quindi il dress code ha la sua (fondamentale) importanza.

     

    «Le scollature profonde sono da evitare - raccomanda Alexandra Messervy, chief executive di "The English Manner" sul sito InStyle - e se dovete accompagnare un membro della famiglia reale, prestate attenzione all'altezza dei tacchi, non solo per comodità, ma anche per evitare di sovrastare l'ospite.

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    Cercate inoltre di non oscurarlo con gioielli vistosi e colori sgargianti e non lasciate mai le gambe nude».

     

    Il cappello è d'obbligo. Sebbene Harry e Meghan abbiano fatto di tutto per evitare gli eccessi, il loro matrimonio è pur sempre un evento molto formale e, come tale, il cappello è di rigore.

     

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    «Sulle partecipazioni di nozze è espressamente riportato che le signore devono indossare il cappello - sottolinea ancora la Messervy - e questo è indicativo del permissivismo attuale, perché negli anni passati non sarebbe stato necessario specificarlo».

     

    La scelta di un fascinator. Negli ultimi anni in molte occasioni reali il cappello da cerimonia è stato sostituito dal fascinator (un cappellino-acconciatura realizzato con piume, fiori, tulle o perline montati su fermagli, pettinini o cerchietti).

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    La stessa Meghan Markle lo ha sfoggiato di recente, seguendo peraltro l'esempio di Kate Middleton e di Sophie Rhys-Jones, moglie del principe Edoardo, entrambe grandi fan del fascinator.

     

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    Niente dimensioni extra large per il cappello. Nessuno vuole ritrovarsi dietro ad un'ospite che sfoggia un cappello talmente grande o alto da ostruire l'intera visuale, a maggio ragione durante un matrimonio reale, dove tutti vogliono  invece vedere qualcosa.

     

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    Inchino sì, stretta di mano no

    Per inquietante che possa sembrare, l'espressione "protocollo reale" indica in realtà alcuni semplici comportamenti da tenere in presenza di un membro della famiglia reale.

     

    «Fare l'inchino o la riverenza non è un dovere, soprattutto se si arriva da un paese straniero - avverte la Messervy - ma è comunque una consuetudine ed è vista come un gesto educato e indicativo di buone maniere».

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    Altre regole di real galateo da mandare a memoria: parlare sempre e solo dopo essere stati interpellati e non stringere mai la mano, a meno che non sia il reale a farlo per primo.

     

    Non è tempo di selfie

    Un matrimonio reale è una "no-phone zone", il che significa che smartphone, videocamere o simili sono banditi per l'intera durata dell'evento. «La famiglia reale preferisce che vengano scattate solo foto ufficiali, cosa che è facilmente comprensibile», spiega l'esperta.

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    Niente regali (ma opere di bene)

    Al posto dei tradizionali regali di nozze, Harry e Meghan hanno chiesto agli ospiti di fare delle donazioni in denaro ad alcuni enti di beneficenza.

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    «Questo è senz'altro un bel gesto - conclude la Messervy - anche perché gli sposi hanno già tutto e in questo modo il loro matrimonio potrà servire ad aiutare anche i meno fortunati».

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