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    RENZI AL ''FOGLIO'': ''IL REFERENDUM SI VINCE CON I VOTI DELLA DESTRA'' - INSORGE LA MINORANZA DEM: ''COSÌ PD PERDE ANIMA ED ELETTORI'' - “ECCO PERCHE’ HA RILANCIATO L’IDEA DEL PONTE SULLO STRETTO” - SPERANZA: “CI TROVEREMO TUTTI ISCRITTI AL PARTITO DELLA NAZIONE?”


     
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    Da “Repubblica

     

    "Inutile girarci intorno: i voti di destra saranno decisivi al referendum. La sinistra, ormai, è in larghissima parte con noi". A dirlo è il presidente del Consiglio Matteo Renzi, con una lettera pubblicata da Il Foglio.

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    "Direi che la stragrande maggioranza è con noi. La questione vera oggi è la destra. E l'elettore di destra oggi si trova di fronte a due scelte: votare sul merito, non votare sul merito. Se la scelta diventa votare sul merito vota sì. E sono certo che alla fine andrà così. Sulla scheda elettorale in fondo non c'è scritto: volete voi cancellare dalla faccia della terra il governo Renzi. Il governo Renzi può essere cancellato ogni giorno in Parlamento, in qualsiasi momento, o alle elezioni politiche, dai cittadini. Oggi si discute di altro. Oggi si discute di Italia, non di una persona".

     

    E in fondo, non manca di rilevare Renzi, di una sconfitta del "sì" e del governo politicamente non godrebbe il centrodestra, ma sarebbe solo la "vittoria di Grillo".

     

    Gianni Cuperlo Gianni Cuperlo

    La minoranza interna al Pd si mostra insofferente. "Il referendum si vince a destra...non è una bella frase, detta dal segretario del Pd e non è una bella frase detta dal presidente dl Consiglio - osserva l'ex segretario dem Gianni Cuperlo a Omnibus su La7-, perché il referendum riguarda quasi un terzo della Carta Costituzionale e io ho sempre pensato che noi dovessimo cercare, sia nella fase in cui la riforma è stata costruita, scritta, votata, che nella fase in cui il popolo italiano si pronuncerà, di tenere assieme questo Paese.

     

    “Quindi l'idea di mettere sul piano della bilancia i voti della destra - prosegue - magari con delle aperture come quella sul ponte sullo Stretto, in contrapposizione ai veti della sinistra, temo che rischiamo di svegliarci il giorno dopo il referendum, chiunque vinca, con delle istituzioni non più solide ma più fragili, con un Paese più diviso e anche con una sinistra più divisa".

     

    A seguire, ecco l'ex capogruppo alla Camera Roberto Speranza. "Il referendum si vince a destra? Se è così il Pd perde anima ed elettori" dichiara a Adnkronos, descrivendo come "turbata" la sinistra dem dalle affermazioni del premier e segretario.

     

    roberto speranza roberto speranza

    "Renzi - argomenta Speranza - dice che il referendum si vince a destra. Io incontro tante persone di centrosinistra che non sono convinte e vogliono votare no. Non vorrei che il giorno dopo il referendum, avendo puntato sugli elettori di destra, ci ritrovassimo tutti iscritti al partito della nazione e il Pd svuotato di idee ed elettori".

     

    loredana de petris loredana de petris

    Nella sinistra "esterna" al Pd, si registra il commento di Loredana De Petris, capogruppo di Sinistra italiana e presidente del Gruppo Misto al Senato: "Come sempre Renzi racconta bugie. Quando nella lettera a Il Foglio dice che i voti di destra saranno decisivi perché quelli di sinistra sono già nella stragrande maggioranza a favore del 'sì' mente sapendo di mentire. La realtà è che sa di non poter contare sui voti del proprio elettorato e per questo si rivolge all'elettorato degli avversari".

     

    De Petris definisce quindi "l'appello all'elettorato berlusconiano una mossa disperata", perché rivelatoria di quanto "Renzi tema di essere sconfitto".

     

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