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    “SE RENZI NON TROVA ALLEATI A SINISTRA, PER IL PD SARA’ SCONFITTA SICURA” - PARLA RUTELLI: “SENZA UN COLPO D'ALA, CI ATTENDONO SEI MESI DI URLI IN CAMPAGNA ELETTORALE E POI UN GOVERNO DI LARGA COALIZIONE - BERLUSCONI? SE TROVA UN BUON CANDIDATO PREMIER PUO’ RIVINCERE" – IL GIUDIZIO SULL’AMMINISTRAZIONE RAGGI


     
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    Carmelo Lopapa per la Repubblica

     

    francesco rutelli francesco rutelli

    Parla da fondatore del Pd ma anche da "non iscritto", tiene a sottolineare. E da "amico sincero" di Matteo Renzi e soprattutto di Paolo Gentiloni. Francesco Rutelli, oggi presidente dell' Anica (industrie del Cinema), coordinatore del forum culturale Italia- Cina e tanto altro ancora, non lesina critiche al segretario dem del quale è considerato il talent scout.

     

    «Un leader non dovrebbe manifestare fastidio verso chi ha opinioni dissonanti», dice a proposito di Matteo. L' unica strada, avverte, è «un centrosinistra ampio », se non ci si vorrà votare a «sconfitta sicura».

     

    Come osserva dall' esterno quanto sta accadendo in questi mesi nel Pd? Un segretario appena rieletto alle primarie che rischia di essere impallinato da fazioni interne, dal perenne clima da congresso.

     

    CLINTON BERLUSCONI RUTELLI CLINTON BERLUSCONI RUTELLI

    «La fatica di tenere assieme forze troppo diverse sembrava essere superata con l' arrivo di Renzi, una leadership energica e intelligente. Sì, ora siamo punto e accapo. Ma Gentiloni sta facendo un buon lavoro, con saggezza, equilibrio. Forse si pensava fosse una premiership di passaggio e invece...» .

     

    Il candidato premier però sarà Renzi, sul quale pende pure la spada di Damocle del voto siciliano.

    «Il Pd da solo non ha i numeri, è in rotta di collisione coi suoi alleati, sia a sinistra che al centro. I poli sono tre, la legge elettorale è proporzionale. Senza un colpo d' ala, ci attendono sei mesi di urli in campagna elettorale e poi un governo di larga coalizione».

     

    Finiremo di nuovo a destra?

     

    «Sto dicendo che se trova un buon candidato premier, Berlusconi può certamente vincere».

     

    Lei ha più di altri titolo per giudicare Renzi, il renzismo. Quanta responsabilità ha nella situazione in cui si trova il Pd e la sinistra? Quali errori gli attribuisce?

    RUTELLI RUTELLI

    «Un leader non dovrebbe mai manifestare fastidio verso chi ha opinioni dissonanti. Purtroppo, il referendum costituzionale è stato gestito come un giudizio di Dio. Sarebbe bastato dividerlo in 4-5 quesiti coerenti, e oggi il corso delle cose sarebbe diverso».

     

    Tornando ad oggi, pensa che dovrebbe aprire a sinistra?

    «Guardi, la parola giusta c' è: Democratici. Un Pd identificato come sinistra è troppo - ci sono altre forze che possono giustamente farlo - ed è troppo poco: ci sono molti elettori che non si definiscono così».

     

    E quindi?

    «Quindi, o queste forze di sinistra fanno una lista col Pd, oppure si alleano. La terza strada si chiama sconfitta sicura. La mia opinione, da fondatore, da non iscritto, e da amico sincero, è che occorra un centrosinistra ampio, al quale i democratici dovranno lavorare. Molto dipenderà dalla legge elettorale».

     

    Gentiloni potrebbe essere il punto di sintesi di questo centrosinistra più ampio?

    renzi rutelli hillary clinton renzi rutelli hillary clinton

    «Paolo non ha ambizioni elettorali, non ha una corrente interna, è un' energia, una riserva repubblicana positiva. Questo è un bene per il Paese».

     

    Adesso è alle prese con l' emergenza migranti, tradotta subito in Italia in derby politico. Lei sta con Minniti o Delrio?

    «Anche qui, il metodo Gentiloni sta funzionando. La mia risposta è ovvia: perché si dovrebbe contestare Minniti, che stabilisce un presidio di legalità sulle navi che pattugliano il Mediterraneo?»

     

    La sua Roma appare in un declino senza fine. Che giudizio dà alla sindaca Raggi un anno dopo la vittoria elettorale?

    RUTELLI FRANCESCHINI MATTARELLA GENTILONI RUTELLI FRANCESCHINI MATTARELLA GENTILONI

    «Guardi, mi limito a dire una cosa. I grillini hanno vinto a Roma per un fondato moto di ribellione contro una amministrazione inefficiente e una città bloccata. Finora, per improvvisazione amministrativa e mancanza di progettualità, non ci sono passi in avanti».

    taglio del nastro della nuvola raggi fuksas veltroni renzi rutelli taglio del nastro della nuvola raggi fuksas veltroni renzi rutelli renzi rutelli domenici renzi rutelli domenici

    GENTILONI RUTELLI GENTILONI RUTELLI

     

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