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    “LA SINISTRA USA LA BASSA NATALITÀ COME UNA SCUSA PER IMPORTARE MIGRANTI” - INTERVISTATO DAL “SUNDAY TIMES”, SALVINI S’INTESTA LA BATTAGLIA PER SPINGERE GLI ITALIANI A SCOPARE PER PROCREARE: “UN PAESE CHE NON FA FIGLI È DESTINATO A MORIRE. SONO PRONTO A METTERE IN CAMPO AZIONI IN FAVORE DI FERTILITÀ, ASILI NIDO E AIUTI FISCALI PER LE FAMIGLIE”


     
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    Claudio Cartaldo per www.ilgiornale.it

     

    SALVINI MIGRANTI SALVINI MIGRANTI

    Tranquillizzare innanzitutto il Pd e la sinistra in genere, femministe comprese: non è prevista alcuna medaglia d'onore per le madri di famiglie numerose in stile Ventennio fascista. Solo una politica sulle nascite diversa dal passato. Salvini ha scelto il Sunday Times per tracciare la linea della prossima battaglia che intende portare avanti. Quella della natalità. "Un paese che non fa figli è destinato a morire", dice il leader leghista. Vero. E per invertire la rotta il ministro dell'Interno è pronto a mettere sul campo una serie di azioni in favore di "fertilità, asili nido e aiuti fiscali per le famiglie".

     

    Se sarà davvero così, solo il tempo potrà dircelo. In fondo ilGiornale.it provò a spiegarlo tre anni fa: invece di importare immigrati dall'Africa per coprire il gap demografico, i governanti dovrebbero pensare a come invogliare le coppie nostrane a procreare. Non che il governo debba entrare sotto le lenzuola degli italiani. Quello che manca è un cambiamento culturale: il '68, diceva Marchionne con incredibile lucidità, ci ha fatto dimenticare i nostri doveri. E tra questi c'è pure quello di dare un futuro al Paese che ci ha generati.

    matteo salvini con i migranti matteo salvini con i migranti

     

    I dati Istat certificano che la popolazione italiana diminuirà radicalmente nei prossimi decenni. Nel 2065 le ipotesi immaginano un Paese con qualcosa come 54,1 milioni di abitanti. Oggi siamo 60,4 milioni. Il calo sarebbe drammatico.

     

    Non è detto che vada così, ovviamente. Ma le statistiche analizzano le tendenze e quelle attuali delle famiglie italiane dicono che ogni donna al mondo 1,34 figlioli a testa (con età media di 31,8 anni per il parto. Un po' pochini per sperare di frenare la discesa e compensare i decessi annuali: nel 2017 a fronte delle 464mila nascite (minimo storico, -2% sul 2016) si contavano 647mila morti. Il saldo naturale nel 2017 è negativo (-183mila) e registra un minimo storico. E questo considerando anche gli stranieri. Se invece si prendono in considerazione solo i cittadini italiani, il dato è da strapparsi i capelli: meno 241mila unità. Capito l'antifona?

    CALO DELLA NATALITA jpeg CALO DELLA NATALITA jpeg

     

    La sinistra in questi anni ha trovato la soluzione nell'importazione di "nuovi italiani". Lo slogan "gli immigrati ci pagheranno le pensioni" vale come una sorta di totem. Una "scusa", dice Salvini. Ed è vero: perché non è così che ragiona un Paese capace di guardare lontano. Aprire le frontiere è la soluzione più semplice, non la migliore.

     

    NATALITA NEL MONDO NATALITA NEL MONDO

    L'Italia, va detto, non è uno Stao fondato sulla famiglia. Lo dimostrano le leggi e le norme su fisco, casa, scuola, asili, politiche per la famiglia, lavoro per le mamme, bonus bebè, tariffe e spese scolastiche. Mettere al mondo un erede costa, e parecchio. Ma gli assegni familiari valgono poco, i bonus gas e luce sono una bazzecola, i libri per le scuole restano un salasso. Gli asili chiudono troppo presto, di posti ce ne sono pochi e in quanto alle liste gli italiani finiscono sempre in coda agli immigrati. Benedetto Isee. Senza parlare dei problemi che affrontano le mamme lavoratrici per contratti che di certo non aiutano né l'imprenditore a assumere una donna né la dipendente a pensare di cimentarsi nella seconda o terza gravidanza una volta passato tanto tempo lontana dal posto di lavoro. E si potrebbe andare avanti all'infinito (leggi qui l'inchiesta).

     

    "Alla fine - dice Salvini - del mandato, il governo sarà giudicato più sul numero di nuovi nati che non su quelli legati al nostro debito pubblico". Staremo a vedere.

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