• Dagospia

    DUE FORNI E UNA CAPANNA – PER MANTENERE IL CONSENSO SALVINI DOVREBBE RIUSCIRE A TENERE CONTE A PALAZZO CHIGI PIÙ POSSIBILE, MA QUESTO SIGNIFICHEREBBE GESTIRE LA PROSSIMA MANOVRA INSIEME AI GRILLINI, E CON L’ARIA DI RECESSIONE BYE BYE LUNA DI MIELE CON GLI ITALIANI – BERLUSCONI E DI MAIO ALLEATI PER INGABBIARE IL “CAPITONE”: IL BANANA È RINGALLUZZITO DAL VOTO IN ABRUZZO, L’EX BIBITARO A QUESTO PUNTO VUOLE FORZARE LA MANO SULLA TAV E FAR CONTENTI I POCHI ELETTORI RIMASTI – COME VOTERANNO I GRILLINI SUL CASO DICIOTTI?


     
    Guarda la fotogallery

    Francesco Verderami per il “Corriere della Sera”

     

    LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE

    Salvini deve risolvere un rebus: ha vinto in Abruzzo, pronostica un grande risultato di partito in Sardegna, mira a sfondare il 35% alle Europee e lavora a una coalizione a sua immagine e somiglianza, finalmente de-berlusconizzata. Ma gli serve tempo per realizzare il progetto.

     

    salvini di maio berlusconi salvini di maio berlusconi

    Non c' è dubbio che l' ideale per il leader del Carroccio sarebbe prolungare il rapporto di governo con Di Maio alle attuali condizioni: niente rimpasto oggi, né revisione del contratto. «Gli piace vincere facile», commenta con amara ironia un rappresentante grillino: «Così sta prosciugando noi e Forza Italia». Il punto è che di tempo Salvini non ne ha molto, perché - come riconosce un autorevole dirigente leghista - «il trend economico non gioca a nostro favore. E si sa, quando l' economia va male i cittadini finiscono per prendersela con il governo». E Salvini sta al governo.

    berlusconi salvini berlusconi salvini

     

    Ecco il rebus: per conquistare l' auto-sufficienza il ministro dell' Interno dovrebbe tenere quanto più possibile Conte a Palazzo Chigi. Ma preservare Conte significherebbe gestire insieme ai grillini la prossima Finanziaria: con tutte le «cambiali» in scadenza a fine anno, rischierebbe di compromettere la sua dote di consensi. E Salvini non intende fare la fine di Renzi senza nemmeno aver fatto il Renzi, cioè il premier.

     

    conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 26 conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 26

    A maggio si disputerà una partita che non contempla il pari. E per quanto possa apparire paradossale, Berlusconi e Di Maio si ritroveranno a giocare per lo stesso obiettivo: ingabbiare Salvini. Per ragioni contrapposte, ovvio. Il primo tenterà di «costringerlo» a riesumare il centrodestra nazionale, per quanto a trazione leghista. Il secondo, sfruttando questo spauracchio, proverà a ridurne le pretese, limitandone le manovre nel governo.

     

    recessione di maio salvini recessione di maio salvini

    Il voto in Abruzzo ha avuto questo effetto, ha trasformato di fatto il leader di Forza Italia e il capo del Movimento da avversari in alleati, «uniti» contro lo strapotere dell' alleato-avversario. Al pari di Di Maio, il Cavaliere conosce le intenzioni di Salvini. Per contrapporsi a quel progetto e risultare in prospettiva ancora numericamente e politicamente determinante dovrà ottenere un risultato a doppia cifra a maggio: il test abruzzese lo incoraggia, visto che il dato delle liste collegate a Forza Italia lo pone ben sopra il 10%.

     

    SALVINI CON IL PUPAZZO DI DI MAIO SALVINI CON IL PUPAZZO DI DI MAIO

    Ma dovrà attendere le Regionali in Sardegna prima di avviare la campagna mediatica per le Europee, durante la quale alzerà certamente il tiro contro il leader della Lega: il suo obiettivo sarà metterlo spalle al muro sul governo; il terreno di sfida sarà l' economia; l' accusa sarà di «essersi reso complice della politica grillina che sta provocando gravi danni al Paese».

     

    salvini berlusconi di maio salvini berlusconi di maio

    Le Europee saranno la chiave di volta. A influenzare la scelta di Salvini sarà il risultato elettorale, certo, ma anche l' andamento dell' economia nazionale. A complicare il disegno c' è poi il fatto che il capo della Lega, in ogni caso, non vorrebbe intestarsi un' eventuale crisi di governo: come ha spiegato anche a Berlusconi, «quando accadrà non dovrà accadere per causa mia». In ogni caso il consultivo della coalizione gialloverde è formalmente fissato per maggio.

    matteo salvini luigi di maio matteo salvini luigi di maio

     

    Ma c' è una variabile. Per quanto il Cavaliere gli abbia assicurato piena copertura, Salvini non riesce ancora a decrittare con certezza il voto grillino sul «caso Diciotti». Le rassicurazioni dell' altro vice- premier non devono essere sufficienti, altrimenti ieri il ministro Centinaio a Radio Capital non avrebbe avvisato (di nuovo) gli alleati: «Se passasse l' autorizzazione a procedere contro Salvini, nel governo si aprirebbero seri problemi».

     

    berlusconi salvini berlusconi salvini

    Così, le telefonate del segretario leghista a Berlusconi, vengono andreottianamente interpretate dentro Forza Italia come «il tentativo di proseguire nella logica dei due forni, con il timore che qualcosa al Senato vada storto». Perché è vero che Salvini vorrebbe ora far valere il suo peso sul governo, su dossier come l' Autonomia regionale o la Tav, ma Di Maio potrebbe non reggere quel peso. Assecondare l' alleato potrebbe provocare un contraccolpo con l' elettorato al Nord. Forzare la mano potrebbe portare a una crisi anticipata, che metterebbe in crisi il suo disegno. Questo è il rebus, e questo è il varco a cui Berlusconi lo attende.

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport