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    L'ULTIMA CROCIATA DELLE DONNE: CONTRO LA PLAYSTATION - MA SE UN UOMO PREFERISCE LA CONSOLLE ALLA MOGLIE O ALLA FIDANZATA, FATEVI UNA DOMANDA - SU "CHANGE.ORG" LA PETIZIONE DELLE SIGNORE AVVELENATE CONTRO I GIOCHI "FORTNITE" E "BATTLE ROYAL", PIÙ COINVOLGENTI DELLE FRUSTRAZIONI DI COPPIA...


     
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    Giordano Tedoldi per Libero Quotidiano

     

    L’amore ai tempi della Playstation è una bella sfida, specie se gli uomini, quanto a sfide, preferiscono quelle offerte da videogiochi particolarmente coinvolgenti come “Fortnite”, piuttosto che quelle evidentemente più frustranti del rapporto di coppia. Il Washington Post nei giorni scorsi ha ripreso la denuncia di Chloe Jones, colei che, quasi involontariamente, ha dato voce a tutte le donne stufe di sentirsi“tradite” daipropri partner, ma non con un’altra donna, bensì con la Playstation o con le altre console o sistemi operativi per cui il videogioco è disponibile.

     

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    IL LANCIO DELLA CROCIATA

    Dicevamo che miss Jones ha lanciato la sua crociata quasi senza volerlo; all’inizio il grido di protesta lanciato sul popolare sito di petizioni online Change.org era solo, dice, «uno scherzo che ho deciso di fare col mio ragazzo».

     

    Ma la cosa le è decisamente scappata di mano: nel giro di poco tempo la petizione per “bandire Fortnite”, diretta alla Epic, cioè la software house che ha realizzato il videogioco, aveva raggiunto le cinquecento sottoscrizioni, e adesso corre verso quota duemila.

     

    La stessa promotrice, che avrebbe voluto cancellare la petizione quando ha visto che la sua idea scherzosa veniva fraintesa, ha deciso di mantenerla perché, scrive, quello delle fidanzate o delle mogli, o anche delle madri, ignorate dai compagni o dai figli assorbiti da un videogame, è «un problema serio».

     

    L’iniziativa di Chloe Jones ha ispirato numerose altre donne trascurate, che hanno a loro volta pubblicato analoghe petizioni. La loro insoddisfazione si esprime in vari modi: da chi si lamenta che il compagno, impegnato a giocare, non trovi neanche il tempo di rispondere a un messaggio - l’equivalente contemporaneo del: “dico a te, ti ho fatto una domanda” delle discussioni di una volta - fino a chi accusa Fortnite e i videogames in generale di «corrompere» i propricari: “Credi che ti stessero ascoltando quando ti seilamentata della loro assenza e distrazione? NO! Stavano pensando a Fortnite!” Perentoria quanto allarmata la voce di un’altra donna vittima della dipendenza da videogioco: «Salva la tua relazione!».

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    LA CAMPAGNA

    Nata per scherzo, cresciuta come malessere rispetto a un problema reale, la campagna contro “Fortnite” in ogni caso non potrà spazzarlo via dagli schermi: il gioco gode di una strabiliante platea di circa 3milioniemezzo di persone simultaneamente impegnate in combattimenti in stile “Hunger Games”, con prove di sopravvivenza in scenari di guerra, oppure in notturne lande infestate da zombi, con l’obiettivo di sbaragliare gli avversari nel più tipico esempio di “mors tua, vita mea”, un motto sempre di grande successo presso i videogiocatori. Infatti, nella versione più popolare di Fortnite, che si chiama “Battle Royal”, 100 persone si sfidano in una lotta mortale da cui solo uno sopravvivrà.

     

    Se si aggiunge che, in America, il 65% delle famiglie ha almeno un componente che gioca con i videogiochi per tre ore alla settimana, e che d’altra parte si registra in media un divorzio ogni 36 secondi, si capisce che la sacrosanta battaglia delle donne contro “Fortnite” è persa, ma pure quella con i loro uomini non è messa bene.

     

    LA CRONISTA

    ORFINI E RENZI GIOCANO ALLA PLAYSTATION ORFINI E RENZI GIOCANO ALLA PLAYSTATION

    La stessa cronista del Washington Post che ha raccontato l'iniziativa testimonia che «quale membro della popolazione delle “fidanzate neglette”, devo dire che dopo sette chiamate senza risposta nell’arco di più di tre ore, l’idea che “Fortnite” sparisca si fa allettante».

     

    Ma non può fare a meno di chiedersi che diavolo abbia Fortnite di tanto affascinante che lei non ha, proprio come se si trattasse di un’amante in carne e ossa. E ammette: « “Fornite” è divertente. Ti fa accelerare il polso. Anche solo guardare un altro giocare è eccitante».

     

    Un riconoscimento questo che, al contrario, è ben raro sentire nei confronti di una vera rivale. Ma constatato il fascino di “Fortnite”, la frustrazione delle donne rimane, come anche il dubbio che gli uomini stiano sempre più regredendo a gratificazioni infantili e irreali, mettendo il proprio rapporto a rischio per un intruso virtuale, neanche una concreta seduttrice, la quale può essere un guaio serio, altro che zombi. Siamo al punto che alcuni giocatori si vantano di prodezze come «sto rispondendo al tuo messaggio con una mano» mentre con l’altra «sto correndo nella foresta», ovvero: il loro avatar lo sta facendo, nella trepidante carneficina offerta da “Fortnite”.

     

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