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Selvaggia Lucarelli per il “Fatto quotidiano”
Caro Marco Baldini, ammetto che per un po’ hai fregato anche me. No, non hai chiesto prestiti mai restituiti anche alla sottoscritta, tranquillo. Parlo della tua storia. Ho ascoltato per lungo tempo i tuoi sfoghi struggenti su ludopatia, debiti, creditori, notti insonni, amici che se ne vanno, rimorsi e una vita da rimettere in piedi.
MARCO BALDINI
Sono più di dieci anni che va avanti la faccenda e che con libri, ospitate in tv, sfoghi in radio e su tutte le riviste e i social del globo terracqueo,ci spieghi che il gioco t’ha rovinato ed è tutta colpa tua. Che parli di discese all’inferno e imminenti risalite, ma è tutta colpa tua. Nel frattempo ci sono stati anche processi,storie di usura e molte persone generose cheti hanno prestato soldi e tempo, che hanno mostrato generosità nei tuoi confronti e a cui la vita forse ha insegnato che la riconoscenza, dai borderline, non sempre è ricambiata come si vorrebbe. Tra uno sfogo e un altro, aspettavo la risalita.
Intendiamoci. Il terreno delle dipendenze è arduo e scivoloso, per cui provavo compassione nel vederti sempre lì a galleggiare tra rimpianti e sensi di colpa, solo che a un certo punto la storia ha smesso di essere toccante ed è diventata patetica e anche vagamente irritante. Lo so cosa stai pensando adesso. “Che ne sai tu di cosa sia la ludopatia, passaci e poi mi racconti”.
MARCO BALDINI
Hai ragione, non so cosa sia la ludopatia perché faccio fatica anche a scommettere con mio figlio su chi arriva prima al muretto di corsa, però so cos’è la sindrome del beneficato. Tu aiuti qualcuno a trovare un lavoro, a far pace con la fidanzata, a pagare una rata del mutuo e quello, anziché provare riconoscenza e rimanerti amico, manifesta rancore come se la casa gliel’avessi fatta brillare o ti fossi ripassato la sua fidanzata. Pare che sia un meccanismo psicologico che scatta in chi vuole allontanare l’idea di aver avuto bisogno di aiuto. Chiudiamo la parentesi Crepet e veniamo a noi.
MARCO BALDINI
Raccontare i propri problemi al mondo può essere liberatorio e utile a far sentire meno solo chi vive lo stesso dramma. Ma abbi pazienza, dopo lustri in cui vai raccontando le stesse cose viene voglia di dire: “Abbiamo capito, hai sofferto di ludopatia, hai debiti e casini assortiti, però ora, anziché andare dalla Perego, magari vai a scaricare casse di frutta la mattina così paghi i creditori”.
MARCO BALDINI PERISCOPE
Qualche lavoro saltuario lo hai pure fatto. Fiorello ti ha preso in radio più volte, ha provato a farti tornare nel giro. Hai avuto una moglie, molti amici che ti prestavano soldi (Magalli,Linus e altri), ma un giorno sì e uno no sei tornato a raccontarci quanto fosse dura la vita dell’ex giocatore.
A Giuseppe Cruciani hai addirittura raccontato di aver meditato il suicidio, ma un barbone nel ruolo del rapinatore salvifico ti ha fermato perché, mentre tu volevi farla finita, lui voleva il tuo portafogli. Si è parlato di organizzare una colletta, ma tu non gradivi perché non vuoi la pietà e c’è chi sta peggio. Quindi non si capisce perché vai in tv, vinci 100 mila euro in un reality e li devolvi a L’Aquila. Generoso, ma forse prima vengono i creditori.
MARCO BALDINI PERISCOPE
Dici che tua moglie hai dovuto mollarla perché le rovinavi la vita, che Fiorello e il gentile lavoro che ti ha offerto in radio hai dovuto mollarlo perché non eri in grado di farlo come avresti voluto e insomma, ricomincia il giro degli sfoghi pubblici. Con una novità.
Dopo che t’ha ripreso con sé più volte di quanto non facciano certe mogli cornute col marito fedifrago, dopo averti sostenuto sebbene - per tua stessa ammissione - tu sia stato vittima ma anche carnefice di tanti amici e collaboratori a cui non hai mai restituito soldi, che magari a qualcuno servivano a dar da mangiare ai figli, nonostante Fiorello abbia avuto a che fare con la tua inaffidabilità tipica di chi soffre di dipendenze e manie compulsive, ora improvvisamente lo stronzo è proprio Fiorello.
marco baldini
Il tuo ultimo video su Periscope è l’esempio più lampante di quanto tu sia ormai vittima non tanto della ludopatia, quanto della sindrome del beneficato. Intanto, visto che ormai col mondo dello spettacolo hai chiuso , annunci di volerti togliere dei sassolini dalle scarpe, come a dire che, finché ti conveniva fare il paraculo, nelle Adidas ti tenevi pure i macigni.
Poi cominci a farneticare sulla pubblicità di Fiorello con Carlo Conti come se quella fosse roba che ti spetta, come se Carlo Conti t’avesse scippato il ruolo perché ormai tu e Fiorello siete pane e burro, siete lo yin e lo yang, siete Renzi e la Boschi. Poi inizia parlare di fantomatiche ragioni umane che t’avrebbero fatto decidere di interrompere i rapporti lavorativi con Fiorello, dandogli sottilmente dello stronzo e aggiungendo che per te i rapporti umani vengono prima delle questioni lavorative.
fiorello marco baldini
Immagino che i rapporti umani con tutti i tuoi creditori, alcuni dei quali disperati, ti siano stati altrettanto a cuore, in questi anni di follia. Infine aggiungi, come al solito, che è stata tutta colpa tua, ma che forse chi t’avrebbe potuto salvare non l’ha fatto.
Incipit vittimistico e finale accusatorio, un grande classico. Un finale che lascia intendere una cosa ben chiara: Fiorello ha fatto troppo poco. E magari, se ti accadesse qualcosa, ti avrebbe pure sulla coscienza. Ha osato fare il detective anni 80 per Wind con Conti anziché con te dopo che tu per giunta l’avevi amabilmente sfanculato in radio (cosa di cui dovresti essergli grato vista la bruttezza degli spot) e quindi è responsabile della tua caduta agli inferi. Insomma, la colpa è tua, però in fondo è degli altri.
Fiorello e Marco Baldini
E allora sai che c’è, Marco Baldini? Che magari sarebbe ora di affrontare i tuoi mostri con più discrezione e lucidità. E di ricordare che, se proprio non puoi sanare i tuoi debiti con i soldi o con il lavoro, forse potresti tentare con la gratitudine. E, se non ti riesce neanche questo, sì, è ancora colpa tua.
FIORELLO E MARCO BALDINI