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    SI È MAI VISTA LA CAMPAGNA ELETTORALE DI UN PARTITO CHIUSA DA UN PRIMO MINISTRO STRANIERO? SI APRONO LE URNE IN BAVIERA: LA DISPERAZIONE DELLA CSU SI CAPISCE DAL FATTO CHE SODER E SEEHOFER HANNO CHIAMATO IL PREMIER AUSTRIACO KURZ ALLA FESTA FINALE DEL PARTITO. PUR DI FAR DIMENTICARE LA MERKEL E MOSTRARE IL PUGNO DURO CONTRO GLI IMMIGRATI, ERANO DISPOSTI A TUTTO. BASTERÀ?


     
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    1. GERMANIA: APERTI I SEGGI IN BAVIERA, 9,5 MILIONI ALLE URNE

    (ANSA-AP) - Si sono aperti stamani in Baviera le operazioni di voto per l'elezione del Parlamento locale, in una consultazione che secondo i sondaggi presenta molte incognite che si potrebbero ripercuotere sugli equilibri politici a livello nazionale. Circa 9,5 milioni di elettori sono chiamati alle urne. L'Unione dei Cristiano Socali (Csu), alleata di governo della cancelliera Angela Merkel, ha mantenuto la maggioranza assoluta in questa prospera regione del Paese negli ultimi 56 anni, con la sola eccezione di cinque. Ma le previsioni di voto indicano che potrebbe perdere tale posizione di predominio con un largo margine nella consultazione odierna.

    SEEHOFER KURZ SODER CHIUDONO LA CAMPAGNA CSU SEEHOFER KURZ SODER CHIUDONO LA CAMPAGNA CSU

     

     

    2. LA BAVIERA CHIAMA KURZ PER DIMENTICARE LA MERKEL

    Carlo Nicolato per ''Libero Quotidiano''

     

    Diciamo subito che in tredici anni ininterrotti di governo Angela Merkel ha sempre zittito coi fatti tutti gli uccelli del malaugurio che a intervalli regolari la davano per spacciata. Sulle sue capacità politiche e diplomatiche non si discute, la cancelliera sa sempre come cadere in piedi. Potrebbe succedere così anche in Baviera dove il voto di oggi in realtà non la riguarda direttamente ma di rimbalzo, per le ripercussioni politiche che il risultato avrà certamente anche a Berlino, la cui coalizione di governo è retta anche dalla Csu, versione bavarese della Cdu, condannata dai sondaggi a un bagno di sangue.

     

    Con il 33% che le assegnano perderà la maggioranza assoluta, questo è certo, ma bisognerà vedere poi se avrà i numeri sufficienti per formare un governo con i liberali dell' Fdp, o se addirittura Seehofer e compagni proveranno a farne uno con i Verdi, dati in grande ascesa (18%).

     

    LA CATASTROFE

    MAASSEN SEEHOFER MAASSEN SEEHOFER

    Nella peggiore delle ipotesi la Csu passerà all' opposizione a far significativamente compagnia ai reietti dell' AfD, dati come terza forza al 14%, mentre al governo del land ci penseranno i Verdi insieme ai socialdemocratici e ai liberali.

     

    Un' eventualità politicamente complicata ma che taglierebbe fuori il Partito che ha governato la Baviera dal dopoguerra a oggi, che non è mai sceso sotto il 43% e che alle ultime elezioni ha addirittura sfiorato il 48%. Per la Csu è in ogni caso una Caporetto, per la Merkel è invece la perdita definitiva del controllo del land più ricco che da solo rappresenta qualcosa come il 18% del Pil dell' intera Germania, pari grossomodo a un terzo di quello italiano.

     

    sebastian kurz horst seehofer 7 sebastian kurz horst seehofer 7

    Ma soprattutto è una sconfitta che ha il sapore di un' umiliazione politica, la drastica bocciatura di un esecutivo, formato appunto dall' alleanza Cdu, Csu, Spd, che fatica a governare non solo per gli opposti punti di vista e i continui litigi, ma per mancanza di idee e di reale rappresentatività.

     

    Per salvare il salvabile il ministro dell' Interno Seehofer ha cercato di smarcarsi il più possibile dalla sua cancelliera sulla questione più spinosa, quella degli immigrati, ci ha litigato fino ad arrivare ai limiti della rottura, ma non ha avuto il coraggio dello strappo finale. Il risultato è che tra la Csu e la Merkel, ma soprattutto tra la Baviera e la politica di Berlino si è scavato un fossato sempre più profondo che sta spingendo gli elettori ad abbandonare i partiti di governo e quelli che li rappresentano, Seehofer compreso.

     

    HORST SEEHOFER ANGELA MERKEL HORST SEEHOFER ANGELA MERKEL

    SI GUARDA A VIENNA

    Per correre ai ripari Markus Söder, l' attuale presidente bavarese e probabile successore per la guida del partito, non ha nemmeno invitato la Merkel al comizio di chiusura della campagna elettorale. D' altronde l' ultima volta che la cancelliera aveva tenuto un comizio a Monaco, nel settembre del 2017, era stata sonoramente fischiata. Al suo posto Söder ha significativamente invitato il premier austriaco Sebastian Kurtz, che non è nemmeno bavarese né tedesco, ma la cui alleanza in termini ideali e di voti vale di più di quella di un ingombrante prussiano.

    Markus Soder Markus Soder

     

    Dicono che il voto in Baviera potrebbe rappresentare il punto più basso finora toccato in 13 anni di governo dalla Merkel, l' inizio vero della sua parabola discendente. Ed effettivamente la scelta di presentarsi per il quarto mandato al fine di «unire la Germania contro le minacce nazi-populiste», questo disse la Merkel, ha avuto invece l' effetto opposto di spaccarla, di accentuare le divisioni, ricchi contro poveri, ovest contro est, cittadini contro immigrati.

     

    I bavaresi non solo criticano la politica pro immigrati del governo, ma sopportano sempre meno che a Berlino decidano per loro e che i soldi delle loro tasse vadano a finire nei land più poveri. L' arrivo degli immigrati non ha fatto che peggiorare la situazione, aumentando l' insofferenza e il senso di identità bavarese rispetto al resto della Germania. La stessa cosa con risentimenti opposti succede nei land dell' Est dove i cittadini si sentono traditi dal ricco Ovest. E anche qui l' immigrato viene visto come un pericoloso invasore.

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