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    MAL D’ASIA PER ROCCO SIFFREDI:LA VIOLENZA SULLE DONNE NON C’ENTRA UN CAZZO. E’ LEI CHE HA DECISO DI FARLO PER OTTENERE UNA PARTE. POVERINE QUELLE CHE DENUNCIANO ADESSO? POVERINE STO CAZZO, SE SEI IN HOTEL E NON HAI LE CATENE, PUOI DIRE: BRUTTO STRONZO IL TUO FILM TE LO METTI NEL CULO. E TE NE VAI" - MIA MOGLIE HA DETTO CHE A WEINSTEIN AVREBBE…"


     
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    ROCCO SIFFREDI ROCCO SIFFREDI

    Da “la Zanzara - Radio 24”

     

    “Sono d’accordo con Libero, non capisco perché ci ha messo 20 anni per uscire fuori, perché Asia Argento fa la vittima. Funziona da mille anni che chi fa il cinema tradizionale è abituato a fare questo. Vi potrei fare mille altri nomi di persone che hanno fatto casting hard per fare una parte in cui devono recitare, parlare. Mi fa schifo voler fare vittimismo dopo vent’anni. Perché parlare le violenze sulle donne che non c’entra un cazzo, è una strumentalizzazione. Sei tu che hai deciso di farlo per ottenere una parte. Ma di che parliamo…”. 

    asia argento in bmonkey asia argento in bmonkey

     

    Così Rocco Siffredi a La Zanzara su Radio 24 sul caso Asia Argento-Weinstein. “Di Weinstein – continua Siffredi - è pieno il mondo del cinema e non solo. E ora arrivano queste poverine che dicono di aver sofferto…Poverine cosa? Poverine ‘sto cazzo. Quando decidi di non andarci, di mollare e andare via,  il potere finisce. E’ solo un interscambio, punto. Mica ha deciso di trattenere a forza le persone, bloccarle in una camera. Sei in un grande hotel a cinque stelle, trattata come una super star e non hai il coraggio di dire: brutto stronzo il tuo film te lo metti nel culo e non lo faccio!!”.

    ROCCO SIFFREDI ROCCO SIFFREDI

     

    “Mia moglie mi ha detto – dice ancora - che al posto di Asia a Weinstein avrebbe staccato l’uccello a morsi con la bocca e glielo avrebbe sputato in faccia. Ma basta con le stronzate di una ragazza maggiorenne con un’esperienza di vita, la madre attrice, il papà regista famosa, conosce il set, che ha avuto paura e si è messa paura di fronte al produttore di Hollywood. E non una sola volta, ma più volte. E’ recidiva la signorina. Forse c’è un processo penale, e forse c’è l’idea di farsi pagare, incassare dei soldi. Sei stata tu a decidere di farlo per essere sicura di avere una parte”. Dice che vuole andare via dall’Italia: “Tratta gli italiani da deficienti e da coglioni.

     

    Non puoi decidere di scopare con un maiale e poi farla pesare agli italiani, che giustamente dicono: ti è piaciuto fare l’attrice in quel film, allora va bene così”. Sei d’accordo con chi dice che si è trattato di un do ut des, insomma di prostituzione?:  “Sì, è proprio così, giustissimo.

     

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    Ognuno di noi ha un prezzo, ce lo dobbiamo sempre ricordare”. “A Weinstein – continua Siffredi – piace molto la figa e utilizza il potere, che è la massima espressione di perversione. Non c’è niente che ti fa arrapare di più di decidere su una persona: mi succhi il cazzo se hai voglia di avere quella parte. Sai in quante glielo hanno succhiato a Weinstein?  E comunque Asia mi ha sempre fatto molto arrapare. Lei voleva dirigere un film porno e dovevo fare l’attore, poi ci ha ripensato”.

    ASIA ARGENTO DITO MEDIO ASIA ARGENTO DITO MEDIO

     

    “Asia – prosegue - non era obbligata a farlo, sai quante donne vanno a lavorare e a pulire per terra. Perché ci è andata? Ha deciso da adulta, consenziente, ha deciso quello che voleva fare. Di Weinstein è pieno il mondo del cinema e non solo. Poverine cosa? Poverine ‘sto cazzo. Quando decidi di non andarci il potere finisce”.

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