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    INTRIGO INTERNAZIONALE - SULLA FIGLIA DELL'AMBASCIATORE NORDCOREANO, RIMPATRIATA CON LA FORZA COME VENDETTA CONTRO IL PADRE DISERTORE, INDAGA LA PROCURA DI ROMA: DOVRÀ VERIFICARE SE SI POSSA TRATTARE DI UNA "RENDITION" E CAPIRE SE CHI HA AGITO SI TROVI ANCORA SUL NOSTRO TERRITORIO - SALVINI: “NON C'ENTRO IO, MA GLI ESTERI” – CIRIELLI (FRATELLI D’ITALIA) PROTESTA: “IN ITALIA SI POSSONO SEQUESTRARE LE PERSONE PER RICATTARE I GENITORI E NON E' UN PROBLEMA DEL MINISTERO DEGLI INTERNI?”


     
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    Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera”

     

    Jo Song-gil Jo Song-gil

    Sulla figlia dell' ex ambasciatore nordcoreano, Jo Song-gil, riportata a Pyonyang, ora indaga la procura di Roma. Il procuratore aggiunto Francesco Caporale ha delegato la Digos di Roma a chiarire che cosa sia accaduto alla diciassettenne che, secondo Thae Yong-ho, ex funzionario dell' ambasciata ora riparato a Seul, è stata forzosamente riaccompagnata in patria: una ritorsione nei confronti dei suoi genitori in fuga per la libertà dal regime del dittatore Kim Jong-un. Sempre secondo Thae, la studentessa sarebbe stata in procinto di raggiungere i genitori, quando agenti della sicurezza di Pyongyang l' avrebbero prelevata e scortata contro la sua volontà nella Corea del Nord.

     

    Tesi smentita dall' ambasciata di Pyongyang - ma anche dalla Farnesina - che sostiene di aver accolto la sua richiesta di tornare dai nonni.

    jo song gil jo song gil

     

    La Procura di Roma dovrà verificare se si possa trattare di una sorta di «rendition».

    Ma dovrà poi fare i conti con eventuali coperture diplomatiche e capire se chi ha agito si trovi ancora sul nostro territorio o come sembra più probabilmente, sia tornato in patria. Si ricontrollano le immagini delle telecamere della zona dove abitava per accertare se possa essere accaduto qualcosa di strano, mentre il filmato nell' aeroporto di Fiumicino del giorno della partenza - il 14 novembre scorso - non mostrerebbe nulla di anomalo. Non è escluso che venga chiesto ufficialmente a Pyongyang di ascoltare la ragazza.

    kim jong un kim jong un

     

    Il ministro dell' Interno Matteo Salvini respinge le richieste di chiarimento giunte dai Cinque Stelle.«Non c' entro nulla, è una questione che riguarda il ministero degli Esteri. Chiedetelo a loro. È un problema di rapporti tra ambasciate. In Aula vado a riferire su quello che è di mia conoscenza e competenza. Non ne sapevo un' accidente, cosa vado a riferire?», ha detto ieri a Radio Anch' io. «Se c' è una ragazza che ha voluto tornare dai nonni nel suo Paese, ha preso un aereo di linea, arrivando tranquillamente in aeroporto e superando i controlli senza dire nulla - ha aggiunto - cosa c' entra il ministro dell' Interno?».

     

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    «Cioè in Italia si possono sequestrare le persone per ricattare i genitori e non e' un problema del ministero degli Interni? Io sono alli-bi-to», protesta Edmondo Cirielli (FdI). E aggiunge: «È una vergogna che si rapisca una ragazza per ricattare i genitori».

     

    Da Leu, Erasmo Palazzotto accusa: «La Farnesina si accontenta della ricostruzione dell' Ambasciata, Salvini gira la patata bollente a Moavero Milanesi. Ma è gravissimo che agenti dell' intelligence di un Paese straniero abbiano agito illegalmente senza che nessuno se ne sia accorto. Il governo chieda garanzie sull' incolumità della ragazza».

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