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    TRIA VUOLE ANDARE VIA? - IL MINISTRO DEL TESORO AVREBBE MINACCIATO LE DIMISSIONI DOPO IL MURO DI SALVINI E DI MAIO SUL SUO NOME PER LA CDP (SCANNAPIECO) - TESISSIMI I RAPPORTI TRA SCANNAPIECO E PALERMO, CHE VUOLE SOFFIARGLI LE DELEGHE (O PROPRIO LA POLTRONA) - TRIA ARRIVA A PALAZZO CHIGI MA IL VERTICE SULLE NOMINE SALTA. IL CLIMA È COSÌ CONFUSO CHE PURE SALVINI CASCA DAL PERO: ''C'ERA UN VERTICE? NON LO SAPEVO''


     
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    1. TRIA NON MOLLA SU SCANNAPIECO

    Dagonota - Giovanni Tria oggi avrebbe minacciato le dimissioni davanti all'ennesimo muro sul nome di Scannapieco, il tecnico della Banca Europea degli Investimenti, come amministratore delegato della Cassa depositi e prestiti. Che peraltro corrisponde al suo profilo: un tecnico chiama un altro tecnico, e non potrebbe essere altrimenti.

    GIOVANNI TRIA GIOVANNI TRIA

     

    In tutto questo i rapporti tra Scannapieco e Fabrizio Palermo, il capo finanziario della Cdp che al momento diventerebbe direttore generale (ma sogna la poltrona più alta), non sono rosei (eufemismo), proprio per lo sgomitare del biondo manager che vuole per sé deleghe ''pesanti''.

     

    Ma Tria, così come Moavero Milanesi, è un ministro che non deve rispondere al duo giallo-verde, anzi i due si interfacciano con Mattarella attraverso il ''premier'' Giuseppe Conte.

     

     

    2. GOVERNO: MINISTRO TRIA A PALAZZO CHIGI 

    scannapieco scannapieco

    (ANSA) - Il ministro dell'Economia Giovanni Tria è stato a Palazzo Chigi. Tria avrebbe dovuto prendere parte alle 15 a un vertice convocato dal premier Giuseppe Conte con i vicepremier Di Maio e Salvini sulle nomine, ma la riunione è stata rinviata. Poco dopo le 15, a quanto si apprende, il ministro ha fatto comunque ingresso nella sede della presidenza del Consiglio. In serata partirà poi per il G20 in Argentina.

     

     

    3. SALVINI: ''NON SAPEVO CI FOSSE UN VERTICE SULLE NOMINE''

    Da www.repubblica.it

     

    "Vertice nomine? Non sapevo ci fosse". Le parole del vicepremier, Matteo Salvini, lasciano intendere meglio di qualunque altra cosa, l'impasse che stanno vivendo il governo e i due partiti che ne fanno parte sulle nomine dei vertici, direttore generale e amministratore delegato, della Cassa Depositi e Prestiti.  "Non sapevo che fosse stato convocato, non so neanche che sia stato sconvocato".

     

    salvini giorgetti salvini giorgetti

    Così Salvini ha risposto alla Camera a chi gli domandava del vertice sulle nomine che era stato indetto a Palazzo Chigi dal premier Giuseppe Conte e da Luigi Di Maio. E a chi gli chiedeva a quando sia stato rinviato, ha replicato: "Non sono io che li convoco, non sono io che li sconvoco". E ancora, alle domande sui nomi per Cdp, risponde: "Non seguo io il dossier".  Il 24 si risolve su Cassa depositi e prestiti? "Sì, anche se vi confesso che non seguo io le partite che sono in piedi". A chi gli chiede se Dario Scannapieco sia fuori gioco per Cdp, risponde: "Non seguo io la cosa, chiedetelo ad altri, su queste cose non posso essere di grande aiuto".

     

    FABRIZIO PALERMO FABRIZIO PALERMO

    A far saltare tutto, ieri, è stato il no di Lega e M5s alla nomina di Dario Scannapieco, vicepresidente di Bei, ad amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti. La prossima riunione dell'assemblea è stata fissata per il 24 luglio. Il nome di Scannapieco, inizialmente non sgradito a M5s, sarebbe promosso dalle Fondazioni e soprattutto caldeggiato dal ministro dell'Economia Giovanni Tria. La procedura per l'elezione è stata spiegata dal premier Conte: "Il ministro competente" (Tria, ndr) le propone a me, io ne parlo con i due vicepremier, poi decidiamo insieme. Se non c'è accordo sulla persona più competente, rinviamo per trovarne una migliore".

     

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