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    UNA STELLA (MICHELIN) SI E' SPENTA – GLI CHEF DELLA SCENA CAPITOLINA RICORDANO ALESSANDRO NARDUCCI, 29 ANNI, MORTO IN UN INCIDENTE STRADALE SUL LUNGOTEVERE – IL SUO TALENTO ERA NATO NELLE BORGATE FINO AD ARRIVARE A DUBAI NELLA CUCINA STELLATA DI HEINZ BECK – ERA RIUSCITO A OTTENERE UNA STELLA MICHELIN CON IL RISTORANTE “ACQUOLINA” – COLONNA: “ANDREMO AL FUNERALE CON LE DIVISE DA CHEF”


     
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    Laura Mari per "la Repubblica"

     

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    Serio, simpatico, umile. Alessandro Narducci, classe 1989, era un ragazzo romano che ha fatto della sua passione per la cucina una ragione di vita.

     

    Chef stellato del ristorante Acquolina, nei pressi di piazza del Popolo, Narducci nella notte tra giovedì e venerdì aveva partecipato alla manifestazione enogastronomica Vinòforum, nella zona della Farnesina, nella capitale. Verso le 23.30 di giovedì ha lasciato il festival assieme a una ragazza che lavorava nella sala del suo ristorante, la 25enne Giulia Puleia.

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    Poco dopo, intorno all' una di notte, il dramma. Lo chef stellato 29enne era sul suo scooter, un' Honda Sh, con Giulia. Mentre percorrevano il lungotevere Della Vittoria i due ragazzi si sono scontrati frontalmente con una Mercedes Classe A che proveniva dalla direzione opposta e che era forse impegnata in un sorpasso azzardato.

     

    Lo schianto è stato violentissimo. Alessandro e Giulia sono stati sbalzati a 20 metri di distanza e sono morti sul colpo, mentre il conducente della macchina, un romano di trent' anni, è stato trasportato in codice rosso al Policlinico Gemelli.

     

    La Procura di Roma ha intanto avviato un' indagine per omicidio stradale e ad occuparsi del fascicolo è il pm Pietro Polidori. Nei giorni scorsi in un altro incidente mortale, sulla via Cristoforo Colombo, aveva perso la vita la campionessa del nuoto sincronizzato, la 21enne Noemi Carrozza. E solo nel primo quadrimestre del 2018 gli incidenti mortali nella capitale sono stati 8.905, di cui 36 mortali per un totale di 82 morti.

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    Umile ma ambizioso, Narducci era nato nella periferia di Roma ed era conosciuto dai colleghi come un cuoco che si era fatto da solo.

     

    « La sua non era una famiglia di ristoratori, ma Alessandro con la sua caparbietà è riuscito ad emergere » sottolinea il pizzaiolo gourmet Pier Daniele Seu. Dopo aver mosso i primi passi nel ristorante romano Il Convivio, dello chef Angelo Troiani, Narducci ha proseguito la carriera a Dubai, nel ristorante dello chef Heinz Beck.

     

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    « Lo promossi sous chef - ricorda Beck - perché era serio, professionista e professionale. Una persona carina che trovava sempre tempo per tutti. Si mise a piangere quando lasciò il team e il ristorante».

     

    Una gavetta importante, quella negli Emirati Arabi, che lo aveva portato, al ritorno nella capitale, a lavorare di nuovo con Troiani. Nel 2016 Narducci fu chiamato a guidare la cucina del nuovo ristorante della famiglia del Convivio, Acquolina, dove il 29enne ha creato piatti ormai celebri, come il birra e nocciolino o la ricciola con la panzanella.

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    Con Acquolina Narducci ha conquistato l' ambita stella Michelin e un anno dopo ha traslocato con Acquolina all' interno del First Luxury Hotel, in via del Vantaggio. «Era un ragazzo pieno di talento, un cuoco eccezionale» ricorda Ramona D' Anello, moglie dello chef Riccardo Di Giacinto del ristorante All'oro.

     

    Appassionato di rime, Narducci aveva eliminato dal suo menu la distinzione tra antipasti, primi e secondi ed era famoso per una cucina ispirata alla memoria e alla convivialità. «Nonostante i grandi successi, Alessandro era rimasto con i piedi per terra » ricorda lo chef capitolino Arcangelo Dandini.

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    La sua morte ha lasciato i colleghi sconvolti. « Maledetto motorino, maledette strade di Roma » si rammarica la chef stellata Cristina Bowreman. « Saremo tutti al suo funerale » E, dice lo chef Antonello Colonna, «probabilmente andremo con la divisa da chef, come hanno fatto in Francia per ricordare il grande cuoco Paul Bocuse».

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