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    UN SASSUOLO NELLO SCARPINO DI SPALLETTI – L'INTER STECCA LA PRIMA: UN RIGORE DI BERARDI CONDANNA I NERAZZURRI – DELUDONO LAUTARO E ICARDI, MALISSIMO DALBERT - SPALLETTI: "ABBIAMO PRESO QUALCHE RIPARTENZA DI TROPPO. SU UN CAMPO DEL GENERE..."


     
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    Vincenzo D’Angelo per gazzetta.it

    sassuolo inter sassuolo inter

    Anno nuovo, vecchi problemi. L'Inter stecca la prima perdendo 1-0 in casa di un Sassuolo più in palla, più quadrato, più ordinato. Ma al di là del risultato (1-0) è la poca lucidità offensiva a colpire. Tolta una clamorosa occasione sprecata da Icardi (alto da pochi passi) l'unica parata di Consigli arriva al 90', quando il portiere del Sassuolo si supera per dire di no a De Vrij. Male Lautaro, malissimo Dalbert. Decide un rigore di Berardi che con De Zerbi può tornare a essere decisivo come ai tempi di Eusebio Di Francesco.

     

    SASSUOLO SPRINT — Ti aspetti un avvio a tinte nerazzurre, e invece è il Sassuolo che prende subito in mano il pallino del gioco. Fraseggio nello stretto, fitti triangoli in mezzo al campo, uscita dalla difesa con personalità: la mano di De Zerbi è già evidente. Al 4' Boateng – da falso nove – trova di esterno un bel corridoio per Bourabia, che a tu per tu con Handanovic preferisce la conclusione rasoterra al servizio al centro per Berardi, trovando il riflesso di piede del portiere interista. Il primo squillo nerazzurro arriva con un destro debole da fuori di capitan Icardi (14').

     

    ICARDI ICARDI

    Poi al 21' l’Inter sfiora il vantaggio: Lautaro batte veloce una punizione nella sua metà campo pescando Asamoah, il ghanese in verticale trova Icardi che salta Ferrari in velocità ma sul diagonale Consigli si rifugia in angolo. Il Sassuolo passa al 27': break di Di Francesco che fa venti metri palla al piede, finta il tiro dal limite e poi una volta in area viene messo giù da Miranda. Dal dischetto Berardi calcia centrale, Handanovic tocca ma non riesce a salvare. La reazione dell'Inter sta tutta in una conclusione di Icardi – ancora da fuori – di poco a lato e in una protesta per una spintarella di Magnanelli su Asamoah che Mariani però non reputa da rigore.

     

    POCHE IDEE — Spalletti lascia negli spogliatoi Dalbert, abbassando Asamoah a terzino e inserendo alto Perisic, che dopo appena due minuti ha subito una grossa occasione ma spara alto al volo in girata. Poi è l'altro croato Brozovic (12') a provare dalla distanza, senza inquadrare la porta. Il Sassuolo cala d'intensità e allora l'Inter inizia a trovare prateria da attaccare. Al 15' ripartenza Vecino-Politano, con l'ex di turno che si accentra e calcia a giro, ma la conclusione è larga di poco. La fatica inizia a farsi sentire: squadre più lunghe e capovolgimenti di fronte frequenti. Magnanelli è il faro neroverde, da lui passa ogni trama offensiva. E Boateng è bravissimo nel giocare di fisico e creare gli spazi per gli esterni. Al 20' proprio una girata volante dell'ex Milan – su cross di Lirola – finisce sul palo esterno. Sul capovolgimento di fronte Perisic trova bene Icardi che da pochi passi spara incredibilmente alto. La verve dell'Inter si spegne però col passare dei minuti: al 40' Politano sfrutta male una sponda di Icardi, calciando debolmente a lato. Spalletti le prova tutte e chiude con Politano, Keita, Karamoh e Perisic in appoggio a Icardi. Ma l'occasionissima arriva al 90' con un colpo di testa di De Vrij, con Consigli straordinario a murare di istinto. Finisce così, tra la delusione del popolo nerazzurro e la gioia di De Zerbi: con lui il Sassuolo può tornare a stupire.

    lautaro martinez lautaro martinez

     

    SPALLETTI

    Da www.fcinter1908.it

    spalletti spalletti

    Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Inter: “A fine partita ci sono sempre delle cose da dirsi, è tutto a posto con l’arbitro. Loro hanno fatto una buona partita, sono stati bravi ad agire in contropiede, scelgono il momento di venirti a pressare perché la partita la devi fare te e perdere palloni in un campo del genere è più facile. Se devi fare la partita è più influente la condizione del campo. Le assenze non hanno influito niente, le partite le vincono e le perdono quelli che giocano, non quelli che non ci sono. Dalbert? In qualche lettura non è stato tempestivo, però poi ha fatto la sua partita. Può fare meglio sotto l’aspetto della spinta, ma se un terzino qualche volta non si fa trovare pronto non credo dipenda da questo il risultato di una partita. La squadra ha giocato la partita che doveva fare per lunghi tratti, abbiamo solo preso qualche ripartenza di troppo ed era difficile contro il blocco davanti all’area trovare spazi per giocare tra le linee. Dopo lo svantaggio è stato chiaramente tutto più complicato”.

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