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    FENOMEN-ARU! UN UOMO SOLO AL COMANDO DEL TOUR: IL SUO NOME E’ FABIO ARU - NELLA TAPPA PIU’ CORTA LO ATTACCANO TUTTI, "IL CAVALIERE DEI 4 MORI" RESISTE MA PERDE, DOPO CATALDO, L’ALTRO COMPAGNO DI SQUADRA FUGLSANG – LANDA RECUPERA 1,46”:”IL TOUR LO VINCE FROOME. O ALTRIMENTI, IO…” - VIDEO


     
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    Pier Augusto Stagi per “il Giornale”

     

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    Un uomo solo è al comando, la sua maglia è di color giallo, e il suo nome è Fabio Aru.

    Resiste con forza e determinazione il Cavaliere dei Quattro Mori. Testa dura Fabio, ma soprattutto gambe agili e forti, che rispondono colpo su colpo, anche ieri, in una tappa tutt' altro che semplice, tutt' altro che banale. «Non è stata una giornata facile ha detto alla fine la maglia gialla -, ma sono riuscito a difendermi come volevo. È un giorno in più in cima alla classifica e un giorno in meno verso Parigi», dice il ragazzo di Villacidro.

     

    Un uomo solo è al comando, nel senso che il capitano dell' Astana è costretto a fare per tre tutto da sé. Dario Cataldo, uomo di fiducia del sardo, è a casa con un polso rotto. Il danese Jakub Fuglsang, la seconda punta del team che fino all' altro ieri ricopriva la quinta posizione in classifica generale, anche lui ieri pomeriggio ha dovuto alzare bandiera bianca sempre per via di quelle due microfratture al polso che non gli consentono di stringere il manubrio con la mano. «Ho provato fino alla fine, ma il dolore era davvero insopportabile», ha detto il danese stremato dalla sofferenza di una tappa breve, ma carogna senza un metro di pianura.

     

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    Un uomo solo è al comando, è un italiano, ma ieri a fare festa nel giorno dei francesi è uno di loro: un francese, Warren Barguil. In maglia a pois, il transalpino della Sunweb va a vincere la tappa nel giorno della festa nazionale e aggiunge valore al suo grande Tour de France.

     

    Si sapeva che una tappa di 101 km con tre salite di prima categoria avrebbe creato diversi problemi e così è stato. E Aru è stato bravissimo a gestire una situazione complicata, visto che fin dalla prima salita il sardo si è trovato senza compagni di squadra, senza punti di appoggio o riferimento..

     

    Mille attacchi in partenza finché in salita sono partiti da lontano Landa e Contador, presto inseguiti da Quintana, Barguil e Kwiatkowski. Ma va detto che se Aru era da solo, anche la Ag2r e la stessa Sky sono apparse meno solide che in altre occasioni.

     

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    Sull' ultima salita, davvero molto dura, Quintana e Barguil si sono avvicinati al duo di testa, mentre il gruppo maglia gialla accusava un ritardo che è arrivato fino a 2'45". Froome ha provato ad attaccare Aru una volta in salita e due volte in discesa. Bardet ha tentato solo un allungo in discesa, ma poi si è sempre mantenuto nelle posizioni di rincalzo. Uran ci ha provato in discesa anche lui, così come gli altri hanno provato a mettere pressione al corridore sardo, che però ha risposto con apparente facilità, senza mai dare l' impressione di essere a disagio.

     

    Alla fine, si presenta sul traguardo un quartetto con Barguil che batte nettamente in volata Quintana, Contador e un Landa che ha lavorato alla grande per tutto il giorno. Il basco ora rientra in classifica: 5° a 1'09 dalla maglia gialla di Fabio. Un uomo solo al comando: non avrà grandi compagni di squadra per la salita, ma lui ha la maglia gialla sulle spalle. Dicono che a solo indossarla faccia miracoli.

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