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    A MALI ESTREMI, ESTREMI VACCINI - UNA BAMBINA DI 9 ANNI MUORE DI MORBILLO A ROMA. AVEVA UNA MALATTIA RARA: "ABBIAMO TENTATO DI TUTTO, SE AVESSE FATTO IL VACCINO FORSE CE L'AVREBBE FATTA" - E IN SARDEGNA IL PRIMO CASO DI TETANO DOPO 30 ANNI


     
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    Michele Bocci e Elvira Naselli per la Repubblica

     

     

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    Una bambina di 9 anni è morta ad aprile per le conseguenze del morbillo all'ospedale bambino gesù di roma ma il caso è stato registrato solo ora. la bambina soffriva di una cromosomopatia, una malattia genetica complessa. "era in una condizione di estrema fragilità - spiega a repubblica alberto villani, primario di pediatria all'ospedale pediatrico romano e presidente della sip, la società italiana di pediatria - ma se non avesse preso il morbillo forse non sarebbe morta. e infatti è purtroppo deceduta proprio per le conseguenze del morbillo, che ha innescato una insufficienza multiorgano. abbiamo tentato di tutto".

     

    I bambini con situazioni complesse sono anche quelli che vengono vaccinati meno, nonostante il loro rischio di ammalrsi sia di 4-5 volte maggiore rispetto ai bambini sani. "Molti bambini fragili per vari timori non vengono vaccinati - continua Villani - ma in realtà soltanto in rari casi di immunodeficienza il vaccino è sconsigliato: bambini oncologici, con patologie intestinali come Crohn o rettocolite ulcerosa, trattate con terapia immunosoppressiva, o altre malattie trattate allo stesso modo, quindi patologie reumatiche, asma grave, trapiantati. E nei casi di malattie immunitarie acquisite o complesse. Negli altri casi, con attenzione, si può procedere alla vaccinazione, che anzi è protettiva. La bimba morta era certamente in una condizione di fragilità, ma senza il morbillo probabilmente non sarebbe morta".

     

     

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    E dopo trent'anni è stato anche registrato il primo caso di tetano di un bambino all'ospedale di Oristano, dove è ricoverato da sabato un bimbo in vacanza in Sardegna. Circa 3 settimane fa si era fatto male cadendo dalla bicicletta nella città dove vive, in Lombardia.

     

    I medici del pronto soccorso avrebbero consigliato come di prassi la profilassi antitetanica, rifiutata dai genitori. Il bambino poi è andato in vacanza con la famiglia, ed ha sviluppato i primi sintomi. Così è arrivato all'ospedale San Martino di Oristano, dove è stata diagnosticata la malattia, che nessuno dei sanitari della pediatria aveva mai visto. Ad insospettire i medici alcuni sintomi, come la paralisi facciale, che non rispondevano alle terapie cortisoniche. 

     

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    "E' un caso di assoluta rarità",  ha spiegato il direttore dell'Unità Operativa di Pediatria Giovanni Zanda. "Il tetano è una malattia non contagiosa che si può considerare sostanzialmente scomparsa in Italia fra i bambini grazie alla vaccinazione antitetanica.

     

    Come ci hanno confermato dall'Istituto Superiore di Sanità e dall'ospedale Gaslini di Genova, specializzato nella cura dei pazienti pediatrici, non si registrano più casi di tetano fra i piccoli ormai da trent'anni- La vicenda ripropone però il tema della scelta da parte di alcuni genitori di non vaccinare i propri figli, esponendoli a rischi apparentemente banali, che potrebbero avere conseguenze molto pesanti e persino letali sulla salute dei propri figli".

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