benetton

UNITED COLORS OF OFFSHORE – I BENETTON PAGANO LE TASSE IN ITALIA? SOLO DAL 2012, QUANDO PATTEGGIARONO CON IL FISCO DI BEFERA, POI STIPENDIATO DAL GRUPPO, IL TRASFERIMENTO DELLA SEDE DELLA HOLDING “SINTONIA” DAL LUSSEMBURGO IN ITALIA – LA FAMIGLIA HA PAGATO 12 MILIONI IN CAMBIO DELLA RINUNCIA DELLO STATO A CONTESTARE GLI UTILI TENUTI ALL'ESTERO – IL MISTERO DELLE SOCIETÀ CON IL MARCHIO TRA PANAMA E CARAIBI

Paolo Biondani e Leo Sisti per “l’Espresso”

 

autostrade benetton

Le società offshore con il marchio di famiglia tra Panama e Caraibi. E un' inchiesta fiscale, tenuta riservata, sui profitti autostradali spostati per dieci anni dall' Italia in Lussemburgo.

Sono i segreti esteri del gruppo Benetton, ora rivelati da una serie di documenti scoperti dall' Espresso.

 

TOSCANI BENETTON 4

Dopo il tragico crollo del ponte di Genova, quando il vicepremier Luigi Di Maio ha accusato gli imprenditori veneti di arricchirsi con i pedaggi e portare i soldi all' estero, il gruppo Benetton ha risposto che è falso: la piramide societaria con cui controlla Autostrade per l' Italia, infatti, è tutta tricolore e paga le tasse nel nostro Paese.

 

QUEL CHE RESTA DEL PONTE MORANDI VISTO DAL QUARTIERE DEL CAMPASSO A GENOVA

Fino al 2012 però la catena di comando portava all' estero, a una società-capogruppo lussemburghese, la holding Sintonia. Il suo trasloco in Italia fu spiegato dall' azienda con motivazioni puramente economiche: «La decisione è maturata a seguito della recessione globale iniziata nel 2008 che non ha consentito alla società di raggiungere l' obiettivo iniziale di attrarre nuovi investitori esteri».

 

fratelli benetton

Ora però emerge che il rimpatrio di Sintonia è stato provocato da un' indagine fiscale. La Guardia di Finanza di Milano ha ipotizzato, come per altri grandi gruppi, un caso di "estero-vestizione" per il decennio 2001-2011: la holding lussemburghese, secondo l' accusa, era una società di comodo creata per minimizzare le tasse sugli utili prodotti in Italia.

 

BENETTON TOSCANI

L' indagine si è chiusa nel 2012 con una sorta di patteggiamento: l' Agenzia delle entrate ha rinunciato a contestare i conteggi degli utili dichiarati in Lussemburgo, quantificati da Sintonia in 50 milioni di euro; in cambio, il gruppo Benetton ha pagato 12 milioni e ha trasferito la holding dal Lussemburgo a Milano.

i meme sui benetton e il crollo del ponte di genova

 

In quegli anni, peraltro, ad abbattere gli utili tassabili era soprattutto il peccato originale delle privatizzazioni all' italiana: anche Autostrade, come Telecom, è stata comprata a debito, attraverso una società-veicolo poi assorbita, con tutto il suo passivo, nella stessa azienda ceduta dallo Stato.

 

Dal 2001 al 2017, quindi, la società italiana ha incassato pedaggi per oltre 43 miliardi di euro, ma ha bruciato più di 7 miliardi (un sesto di tutti i redditi lordi) per ripagare i debiti bancari degli acquirenti privati. Dal 2012 comunque il gruppo Benetton, che oggi ha come capofila la società di famiglia Edizione srl di Ponzano Veneto, ha sempre pagato tutte le tasse in Italia.

 

il ponte di genova e le case sottostanti

Nelle carte riservate dei paradisi fiscali, rivelate dal consorzio giornalistico Icij di cui fa parte l' Espresso, compaiono però altre società estere con il marchio Benetton. Ad Aruba, un' isola dei Caraibi sotto sovranità olandese, c' è una costellazione di offshore con la stessa denominazione del gruppo italiano e delle sue più celebri linee di abbigliamento.

ponte morandi a genova

 

"United Colors of Aruba NV Benetton" e "United Colors of Aruba" risultano attive fin dal 1990. Gli atti registrati ai Caraibi non rivelano i nomi degli azionisti, ma solo l' amministratore, Victor Nataf, che gestisce anche la "Undercolours Aruba" e altre compagnie con sigla italiana, come "Farfalla Nv". Il marchio veneto spunta anche in altre società di Aruba, gestite da un dirigente diverso, John Gerard Eman. Si chiamano "Keshet Alliance Nv Benetton" e "Keshet Alliance Nv Benetton Kids", sono state create nel 2012 e risultano anch' esse tuttora attive.

 

luciano giuliana gilberto benetton

Il gruppo Benetton ha risposto alle domande dell' Espresso spiegando che tutte quelle offshore anonime sono dei rivenditori esterni. «Nessuna delle società elencate appartiene al gruppo Benetton. Si tratta di società costituite in loco dagli agenti o clienti che nei vari paesi acquistano e rivendono la merce con il marchio United Colors of Benetton.

 

luciano giuliana gilberto benetton

Il modello Benetton si è sempre basato su una rete di agenti indipendenti e autonomi che lavorano in 120 paesi. La maggior parte dei clienti, rivenditori o agenti utilizza per le proprie società nomi che includono in un modo o nell' altro un riferimento a Benetton».

 

le macerie dopo il crollo del ponte morandi a genova

La stessa risposta vale per la Mediterranean Fashiontrade Limited, creata nel 2009, attraverso lo studio Mossack Fonseca di Panama, per gestire «tutte le vendite di prodotti Benetton in Grecia e a Cipro». Questa offshore ha sede nell' isola di Man, ma fa capo a una tesoreria anonima, Figesta, collocata nelle isole Seychelles.

gilberto benetton

 

Anche qui il titolare è misterioso: a rappresentarlo è un avvocato greco. Tocca quindi al gruppo italiano chiarire che la offshore di Man «appartiene all' ex agente Benetton per la Grecia, Sgombopoulos, ed è il veicolo da lui utilizzato per la gestione del proprio business: su questo soggetto il gruppo ha già subito una indagine penale, conclusasi con l' archiviazione». Risultato: «il gruppo Benetton da anni non ha più un agente in Grecia».

luciano benetton

 

Diverso è il caso della Bristol Consulting Corp, creata il 25 settembre 2001 alle Isole Vergini Britanniche dalla filiale svizzera di Mossack Fonseca: come primo e unico amministratore è registrato Mauro Benetton.

 

La Bristol è stata chiusa tra novembre 2002 e aprile 2003, negli stessi mesi del famoso scudo fiscale di Berlusconi e Tremonti. L' azienda di Treviso oggi conferma che la Bristol faceva capo a quell' esponente della famiglia, ma precisa che era una sua società personale, che «non ha mai avuto alcun rapporto con il gruppo Benetton».

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