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    "VAR? VIDEO ASSISTED REAL" - POLEMICHE AD AMSTERDAM PER LA PRIMA RETE ANNULLATA DALLA MOVIOLA IN CAMPO NELLA STORIA DELLA CHAMPIONS - PAPERA DI COURTOIS MA IL VAR SALVA IL REAL CHE BATTE L'AJAX E IPOTECA I QUARTI - L'EX MADRIDISTA SCHUSTER ATTACCA: "GOL REGOLARE, NON C'E' FUORIGIOCO, NON C'E' FALLO SUL PORTIERE, NON C'E' NULLA" - IL TOTTENHAM A VALANGA SUL BORUSSIA DORTMUND - VIDEO


     
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    ajax real benzema ajax real benzema

     Marco Guidi per gazzetta.it

    Le grandi squadre sono così. Soffrono, amministrano, reagiscono, colpiscono. E alla fine vincono. Ajax-Real Madrid, andata degli ottavi di finale di Champions, si potrebbe brevemente riassumere così, ma sarebbe un'ingiustizia per i giovani Lancieri. Per un'ora, infatti, è il calcio olandese a riempire gli occhi di tutti per intensità, coraggio e coralità. Uno spettacolo. Ma non abbastanza per fermare i campioni d'Europa. Finisce 2-1 per la squadra di Solari, uscita definitivamente dalla crisi e già più vicina ai quarti di finale. L'Ajax però dà l'impressione di aver sfornato un altro carico di pezzi pregiati, come a inizio anni Duemila con la generazione degli Ibrahimovic, Sneijder, Van der Vaart e compagnia. Stavolta i nomi sono De Jong, Van de Beek, De Ligt, Neres... Aspettare per credere.

     

    CHE RITMO — Ten Hag rinuncia al centravanti, Huntelaar e Dolberg vanno in panchina. Nel Real continua il momento no di Marcelo, cui viene preferito Reguilon, come nel derby con l'Atletico. Torna titolare Bale, escluso Vazquez. Varane dà forfait, c'è Nacho in mezzo alla difesa con Sergio Ramos. La Johann Cruijff Arena è caldissima, ma per un minuto cala il silenzio: l'omaggio a Emiliano Sala, attaccante argentino morto in volo sulla Manica è commovente. Poi a prendere la parola è il calcio. Quello dell'Ajax, organizzato, aggressivo e veloce, con l'indemoniato Van de Beek sugli scudi. Si muove tra difesa e mediana del Real, il 21enne al servizio di Ten Hag: non lo prendono mai e lui sradica palloni a tutti. I Lancieri hanno un ritmo forsennato. L'approccio spagnolo, invece, assomiglia a quello di un pugile esperto che cerca di far sfuriare l'avversario più giovane senza riportare eccessivi danni in avvio. Per 5' il Real non esce letteralmente dalla propria metà campo.

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    La prima volta che lo fa, però, trova subito spazi interessanti: Bale al 7' saggia i riflessi di Onana, bravo a bloccare in due tempi, dopo un contropiede condotto da Modric. La risposta dei padroni di casa è in un diagonale di Mazraoui da buona posizione, su accelerazione di Tadic, con palla sporcata da Vinicius sul fondo. L'Ajax ha il baricentro altissimo, ma si espone molto alle ripartenze ospiti: Vinicius al 14' obbliga Onana alla deviazione in corner. Il brasiliano, a dispetto dell'età, è uno dei pochi (con il solito Modric) tra i blancos a non soffrire la pressione olandese. Che continua martellante, seppur con qualche piccola pausa in più. Al 26' Sergio Ramos perde il duello con Tadic, che calcia cadendo: Courtois battuto, ma la palla sbatte sul palo.

     

     

    GRAZIE VAR — Dieci minuti dopo, il portiere belga salva su Ziyech, ma sul corner successivo la combina grossa: perde palla sul colpo di testa di De Ligt e viene beffato dal tap in di Tagliafico. Uno a zero? No, perché dagli ottavi c'è il VAR: Tadic ostacola Courtois ed è in leggero offside sul colpo di testa di Tagliafico. Gol annullato. Il Real si salva, ma arriva al gong dell'intervallo barcollando sotto i colpi dei Lancieri: nel recupero Courtois respinge la punizione di Schone.

     

    CINISMO — Una magia di Modric di tacco apre il secondo tempo: è il 51', Carvajal poi centra per Benzema, ma Onana inchioda a terra la stoccata del francese. Sul ribaltamento di fronte, palla sontuosa di Van de Beek per Neres che scappa veloce, ma con il suo piede debole (il destro) fa il solletico a Courtois. È la classica sliding door, perché Vinicius al 60' si accende, fa fuori mezza difesa di casa e offre a Benzema la palla del vantaggio. Il francese ringrazia spedendola all'incrocio col destro. Il killer istinct del grande attaccante, il cinismo della grande squadra. La Johann Cruijff Arena incassa il colpo e l'Ajax per qualche minuto perde la trebisonda.

     

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    REAZIONE E CONTROREAZIONE — Ma i ragazzini di Ten Hag hanno carattere. Il tecnico inserisce Dolberg per dare peso all'attacco e passato lo smarrimento, Neres sfonda a sinistra e pesca Ziyech sul dischetto del rigore: piatto di "riveriana" memoria a prendere in controtempo Courtois e pareggio. Manca un quarto d'ora, troppo per mollare gli ormeggi. Il Real lo sa, Solari si gioca la carta Asensio e riporta la bilancia della partita dalla sua. All'87', su cross di Carvajal, Onana va a vuoto e l'ex Maiorca è ben appostato per il 2-1. Seguito dal cartellino giallo tattico del furbo Sergio Ramos: era diffidato, salterà il ritorno. Meglio che portarsi il conteggio dei gialli al turno successivo. Lo aveva già fatto una volta, proprio qui ad Amsterdam. Dove il Real ha sempre vinto e non smette di farlo, anche perché Dolberg si mangia al 93' la palla del 2-2.

     

    2. "VAR? VIDEO ASSISTED REAL"

    Da www.ilposticipo.it

    Alla Johan Cruijff Arena si scrive la storia. E non solo perchè si gioca un ottavo di finale di Champions, ma perchè arriva la prima rete annullata con la VAR nella storia della competizione. Tagliafico approfitta di un’uscita sciagurata di Courtois e realizza quella che sarebbe la rete del vantaggio dell’Ajax. I Lancieri esultano, ma nessuno ha fatto i conti con il signor Skomina. Lo sloveno, che nel suo campionato la VAR ancora non sa neanche cosa sia, fa cenno che andrà a rivedere. E nelle immagini pizzica un fuorigioco di Tadic, che non tocca il pallone, ma dà fastidio al portiere del Real. Check e rete annullata.

     

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    E siccome tutto il mondo è paese, le polemiche non possono non cominciare. Anche perchè, fa notare più di qualcuno, la prima decisione importante della VAR nella storia, va a favore della squadra che nell’immaginario collettivo è sempre una delle grandi favorite dagli arbitri. Ed è subito…Video Assisted Real. Sui social i tifosi dell’Ajax (ma non solo) si sono scatenati contro la decisione di Skomina e il risultato di una rapida ricerca social è decisamente esilarante. Il protagonista principale, neanche a dirlo, è Florentino Perez, che tutti quanti ritengono…l’uomo dietro lo schermo! Così come la smentisce l’ex del Real Schuster, che sulle frequenze di Onda Cero chiosa: “Quello annullato a Tagliafico è un gol grosso come una casa. Non c’è fuorigioco, non c’è fallo su Courtois, non c’è niente”. Insomma, la VAR fa decisamente la storia. Per qualcuno, però, non è esattamente una cosa positva…

     

     

    3. TOTTENHAM-DORTMUND 3-0

     

    Adriano Seu per gazzetta.it

     

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    Serata da incorniciare per Pochettino e i suoi Spurs, capaci di liquidare il Borussia Dortmund con un rotondo 3-0 che avvicina tremendamente l’obiettivo dei quarti di finale. In realtà a Wembley regna l’equilibrio fino alla ripresa, quando un lampo di Son spiana la strada al Tottenham. Privo delle sue stelle, Pochettino ha nuovamente pescato il jolly con il sudcoreano, che conferma il momento strepitoso con il quarto centro nelle ultime quattro partite (il 16° stagionale in 32 presenze). Vertonghen e Llorente chiudono i conti nei minuti finali, obbligando il Borussia a un autentico miracolo nella sfida di ritorno in Germania.

     

    SANCHO E PULISIC — Gli schieramenti scelti da Favre e Pochettino rivelano tutti i dilemmi e l’emergenza dei due tecnici: senza Kane, Alli, Dier, Davies e Rose da una parte, e Reus, Alcacer, Weigl e Piszczek dall’altra, a entrambi non è rimasto che fare di necessità virtù. Per Pochettino ha voluto dire puntare su una mediana molto muscolare e una folta difesa. Per Favre ha significato invece spostare Gotze in posizione di “falso 9”, ma con una trequarti tutta estro e qualità nei piedi di Pulisic e Sancho. Sono stati loro infatti a ispirare ogni azione offensiva di un Borussia corto, compatto e impegnato a spingere lungo le corsie laterali, soprattutto a destra sull’asse Achraf-Sancho.

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    È lì che gli inglesi si sono dimostrati più vulnerabili, perché le sovrapposizioni del marocchino unite agli strappi e agli spunti di Sancho hanno mandato facilmente in tilt la difesa avversaria. Dal fronte destro dei tedeschi sono nate le migliori occasioni, con un tiro di Witsel da fuori e un colpo di testa di Zagadou (su centro di Sancho) respinto a fatica da Lloris. Solo una sforbiciata a lato di un soffio invece per gli Spurs nei primi 45’ nonostante un possesso palla vicino al 65%.

     

    IMBARCATA TEDESCA — In generale meglio il Borussia Dortmund, capace quantomeno di produrre sporadiche fiammate. Ma a inizio ripresa ecco la svolta, generata dalla prima sbavatura difensiva degli ospiti: palla persa da Achraf, centro di Vertonghen e destro al volo di Son che non ha lasciato scampo a Burki. Un macigno per il Borussia, scioltosi con il passare dei minuti senza riuscire ad abbozzare una reazione. Anzi, il Tottenham ha potuto giostrare a piacimento, limitandosi a presidiare la propria metà campo con un possesso pausato e improvvise ripartenze.

     

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    Nel frattempo, con Gotze e Pulisic in debito d’ossigeno e Dahoud non pervenuto, i tedeschi hanno abbassato il baricentro consegnandosi all’avversario. Che prima ha graziato Burki con una clamorosa dormita di Eriksen in contropiede, poi ha nuovamente colpito con Vertonghen, lesto a sorprendere la difesa del Borussia su un centro di Aurier. Clamorosa la sbandata finale dei gialloneri, che invece di limitare i danni negli ultimi minuti si sono fatti infilare ancora all’86’ da un colpo di testa del nuovo entrato Llorente, autore di un colpo che vale come una sentenza.

     

     

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