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    TAR-TASSATI FOREVER - VOLETE CUMULARE I CONTRIBUTI VERSATI A ISTITUTI PREVIDENZIALI DIVERSI? DOVETE PAGARE 65 EURO PER OGNI PRATICA! - L’ADEPP, L’ASSOCIAZIONE CHE RIUNISCE GLI ENTI PRIVATI, SI SCAGLIA CONTRO L’INPS E BOERI - ECCO PERCHE’


     
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    Attilio Barbieri per “Libero Quotidiano”

     

    INPS BOERI INPS BOERI

    L’ultima legge di Bilancio del governo Gentiloni, approvata alla fine dello scorso anno, ha introdotto la possibilità di fare il cumulo fra i contributi versati a istituti previdenziali diversi, pubblici o privati che siano. La norma però stenta a decollare per un insieme di motivi. Non ultimo quella che l’Adepp, Associazione che riunisce gli enti previdenziali privati, definisce la «tassa Boeri». Un contributo di 65 euro per ogni pratica di cumulo.

     

    Le casse dei professionisti hanno firmato ieri - inviandole via posta elettronica certificata all’Inps - le convenzioni sul cumulo, «rimuovendo l’ultimo ostacolo formale al pagamento degli assegni a chi ha già fatto domanda», fa sapere l’Adepp. «Con quest’atto - spiega l’Associazione guidata da Alberto Oliveti, «le Casse intendono togliere ogni alibi all’Istituto pubblico, che da mesi sta ritardando l’adempimento di una legge».

     

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    L’Adepp ricorda che in base alle convenzioni, le Casse private si devono far carico delle quote di pensione di propria competenza e degli stessi oneri già previsti per le pensioni in totalizzazione. «Le condizioni cioè sono identiche a quelle previste dalla convenzione già esistente con l’Inps e in vigore dal 2007».

     

    Alle obiezioni avanzate dal presidente Inps, Tito Boeri («appare del tutto ingiustificato che debba essere l’Istituto previdenziale pubblico, finanziato con i costi dei contribuenti, a farsi carico di un costo che è, oggettivamente, di competenza di tutti gli enti coinvolti nella procedura»), le Casse rispondono che si tratta di pretese senza fondamento. A seguito dell’estensione del cumulo alle casse professionali, dicono in sostanza, lo Stato ha riconosciuto all’Inps un maggior finanziamento che, a regime, raggiungerà gli 89 milioni di euro l’anno.

     

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    «Queste risorse sono finanziate con le tasse pagate da tutti i contribuenti italiani, compresi i professionisti e le loro Casse. Sarebbe inaccettabile imporre ai nostri iscritti di pagare lo stesso costo due volte», dichiara il presidente dell'Adepp Alberto Oliveti. In attesa di capire come si risolva il rimpallo di competenze, le domande di cumulo presentate dai professionisti crescono.

     

    L’Inps ne ha ricevute fino alla scorsa settimana circa 5mila,le casse private qualche centinaio. Intanto dal Fondo monetario internazionale arriva un nuovo invito a ridurre la spesa per le pensioni. In uno studio curato dagli economisti Michal Andrle, Shafik Hebous, Alvar Kangur e Mehdi Raissi, l’Fmi suggerisce misure volte a tagliare drasticamente la spesa.

     

    Ad esempio l’abolizione della tredicesima per tutti o il ricalcolo delle rendite future con criteri più restrittivi degli attuali. L’esatto contrario di quanto previsto dai vincitori delle elezioni delle ultime elezioni, Lega e M5S, che hanno promesso l’abolizione della riforma Fornero, con l’ammorbidimento dei paletti introdotti dalla professoressa torinese.

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