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    MA TRUMP E CONTE HANNO DISCUSSO O NO DI 5G? – “GIUSEPPI” DICE DI NO, MA IL PUZZONE L’HA SBUGIARDATO: “HO PARLATO CON L’ITALIA E NON SEMBRA CHE VADA AVANTI SU HUAWEI” – LA POCHETTE CON LE UNGHIE SPERAVA DI FREGARE “THE DONALD” CON LA SUPERCAZZOLA DEL GOLDEN POWER. E SENZA RISPOSTE SUL 5G DAGLI USA NIENTE RAMOSCELLI D’ULIVO SU DAZI E LIBIA… – VIDEO


     
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    Ilario Lombardo e Paolo Mastrolilli per "la Stampa"

    giuseppe conte e donald trump al vertice nato di londra 2 giuseppe conte e donald trump al vertice nato di londra 2

     

    Basta un passaggio in macchina a creare un' incomprensione che rischia di mettere a repentaglio i rapporti tra due storici alleati? Nel breve tragitto da Buckingham Palace a Downing Street, nella serata di martedì, Donald Trump e Giuseppe Conte hanno parlato della campagna elettorale del presidente americano, del governo italiano, mentre il tycoon scherzava sui vetri della Trumpmobile : «Tocca pure... è indistruttibile» ha detto rivolto a Conte, seduto accanto a Emmanuel Macron e alla moglie Melania.

     

    giuseppe conte scrocca un passaggio nella limousine di trump giuseppe conte scrocca un passaggio nella limousine di trump

    Con il premier italiano hanno parlato di varie cose ma non di 5G cinese, secondo palazzo Chigi. E allora perché Trump ha detto di aver affrontato con l' Italia il nodo Huawei e che la sua impressione è che il governo Conte non andrà nella direzione di un accordo con il colosso delle telecomunicazioni di Pechino? Il primo a porsi la domanda è proprio Conte, costretto a smentire il presidente Usa: «Posso assicurarvi che non è un tema che abbiamo affrontato».

    conte xi jinping conte xi jinping

     

    Il presidente del Consiglio è però consapevole dell' accerchiamento in corso. Trump sostiene di aver parlato con altri Paesi e «tutti intendono procedere in questo senso». Per gli Stati Uniti è una questione di sicurezza globale. Ribadita, prima del vertice, da un' autorevole fonte dell' amministrazione: «È assolutamente certo che noi insisteremo affinché i nostri alleati della Nato utilizzino fornitori affidabili come provider delle loro reti 5G. Anche loro non vogliono permettere al Partito comunista cinese di succhiare i dati dei propri cittadini ed entrare nella loro rete.

     

    conte e macron scroccano un passaggio a trump 3 conte e macron scroccano un passaggio a trump 3 giuseppe conte scrocca un passaggio nella limousine di trump 1 giuseppe conte scrocca un passaggio nella limousine di trump 1

    Questa è una vera priorità per noi. E il presidente lo ribadirà». Tanto per chiarire quanto all' interno dell' Alleanza atlantica il tema sia cruciale, anche il segretario generale Jens Stoltenberg conferma "on the record" che i vari membri si sono impegnati a usare solo società senza ombre. E per gli americani chiaramente Huawei non lo è, perché, secondo Washington, è totalmente in mano al governo comunista di Pechino.

     

    LA GUERRA DI DONALD TRUMP A HUAWEI LA GUERRA DI DONALD TRUMP A HUAWEI

    La questione però non sembra risolta. Nonostante i tentativi della diplomazia di rattoppare le cose. Conte confessa di essere rimasto «spiazzato» dalla dichiarazione di Trump che a sorpresa tira in ballo l' Italia. Anche perché, spiega a margine, «ci aveva riempito di complimenti per la nostra normativa particolarmente avanzata sulla sicurezza nazionale».

    giuseppe conte e donald trump al vertice nato di londra 1 giuseppe conte e donald trump al vertice nato di londra 1

     

    La somma del golden power e del decreto sulla cyber security (annunciata a New York durante il summit Onu di settembre), secondo il capo del governo, costituisce una barriera sufficiente contro ogni possibile infiltrazione straniera. Ne parla a Trump durante l' incontro bilaterale suscitando - confermano entrambi gli staff - le congratulazioni del presidente Usa. Il problema però sta nell' interpretazione di quelle leggi. E il cortocircuito delle dichiarazioni del tycoon potrebbe avere origine proprio da una diversa lettura delle intenzioni italiane. 

     

    conte e macron scroccano un passaggio a trump 6 conte e macron scroccano un passaggio a trump 6 GIUSEPPE CONTE DONALD TRUMP GIUSEPPE CONTE DONALD TRUMP

    Conte ha confermato a Trump che la normativa è molto dura e, spiegano fonti di governo che lavorano sul dossier, lo proverebbe il fatto che Huawei sia assai contrariata perché in questo modo subirebbe una forte limitazione sul controllo dei dati e della rete. Agli occhi del presidente americano questo però significa che l' Italia non aprirà ai cinesi, proprio perché «non affidabili». Le stesse fonti italiane, invece, sostengono che «le gare si faranno e vedremo quale operatore vincerà. Ma noi non possiamo frenare sul 5G». L' incomprensione sta tutta qui, ma potrebbe trasformarsi in scontro se Roma alla fine scegliesse la tecnologia di Pechino.

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    Trump è un misto di imprevedibilità e di insidie, e costringe Conte a vestire i panni dell' avvocato della sovranità nazionale non solo sul 5G ma anche sulla web tax. Dall' Italia il ministro Pd degli Affari regionali Francesco Boccia assicura che si tirerà dritto e che le minacce di dazi ventilate dal capo della Casa Bianca sono «una reazione scomposta e ingiusta». Il presidente del Consiglio non può che allinearsi: «Con gli Stati Uniti siamo alleati da sempre e lo saremo anche in futuro. Ovviamente quando si parla di adottare un singolo provvedimento, possiamo confrontarci e scambiare opinioni, ma poi decide lo stato nell' ambito della propria sovranità».

     

    giuseppe conte scrocca un passaggio nella limousine di trump 2 giuseppe conte scrocca un passaggio nella limousine di trump 2

    E la possibile rappresaglia attraverso i dazi? «Certo non ci fa piacere». Da affinare meglio invece l' intesa sulla Libia, un terreno che Trump ha lasciato troppo scoperto per gli equilibri geopolitici americani e sul quale anche il governo italiano sembra in affanno. Senza entrare nel dettaglio del possibile utilizzo di mercenari russi nel Paese nordafricano, Conte conferma come questa sia «una fase in cui la Russia è particolarmente attiva». E perciò, aggiunge, «dobbiamo coordinarci di più»: a Trump chiede «un maggiore coinvolgimento e la convergenza su una soluzione politica che parta dal cessate il fuoco».

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