ESTER PASQUALONI
Da repubblica.it
È stato trovato morto, probabilmente suicida in un appartamento di Martinsicuro, l'uomo che ieri pomeriggio avrebbe accoltellato a morte l'oncologa Ester Pasqualoni, 53 anni, di Teramo. Secondo quanto appreso si chiamava Enrico Di Luca, aveva 69 anni ed era un ex investigatore privato. A quanto pare si sarebbe strangolato con una fascetta di plastica.
Sono ora in corso le verifiche da parte degli inquirenti, per stabilire se si tratta dello stalker che da qualche anno infastidiva la donna con minacce e appostamenti e che la dottoressa aveva denunciato due volte. Non si tratterebbe dunque di un omicidio collegato all'attività professionale della vittima.
ENRICO DI LUCA
Ester Pasqualoni è stata uccisa ieri nel parcheggio davanti all'ospedale Val Vibrata di Sant'Omero, dove lavorava come responsabile del day hospital oncologico. Si stava dirigendo verso il suo veicolo quando è stata aggredita dal killer, fuggito poi a bordo di un'auto, secondo alcuni testimoni. La dottoressa, originaria di Roseto degli Abruzzi, ha lasciato due figli di 14 e 16 anni. Stando a quanto riferito da un'amica della vittima, negli ultimi anni aveva denunciato due volte un uomo che la perseguitava, ma entrambe le denunce erano state archiviate.
"Abbiamo idea di chi possa essere l'omicida e lo stiamo cercando" aveva riferito un investigatore, "si tratta molto probabilmente di una persona che dava fastidio alla vittima". In mattinata inoltre era stata trovata a Martinsicuro un'auto, una Peugeot bianca, corrispondente alla descrizione dei testimoni che ieri avrebbero visto l'uomo allontanarsi dopo l'omicidio. All'interno sarebbero state trovate anche tracce di sangue.
ESTER E IL PRESUNTO STALKER KILLER
Intanto, a margine di un convegno alla Scuola superiore di polizia, il capo della polizia Franco Gabrielli ha definito "una grande sconfitta" la vicenda. "Purtroppo - ha aggiunto - questi comportamenti hanno una gamma di modalità che può portare anche a situazioni tragiche, ma non è che possiamo incarcerare tutti gli stalker". Il prefetto ha inoltre sottolineato l'importanza dello strumento della denuncia, auspicando anche una maggiore prevenzione "di natura culturale", che intervenga cioè sul contesto sociale in cui si sviluppano determinati comportamenti.
ABRUZZO DOTTORESSA UCCISA