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    DALL'IMMUNITÀ DI GREGGE ALLE PECORE MORTE - ILARIA CAPUA: ''IL VACCINO SARÀ LENTO, BISOGNA FAR CIRCOLARE IL VIRUS MA LENTAMENTE, SENNO' INVECE DELL'IMMUNITÀ AVREMO LE PECORE MORTE - ENTRO DICEMBRE IL VACCINO. MA LE DOSI SARANNO INSUFFICIENTI PER TUTTI - TRUMP VA IN GIRO ADESSO PERCHÉ È PROTETTO DA UNA CURA POTENTISSIMA, CON IN PIÙ L'ANTIVIRALE, IL CORTISONE, E UNA TERAPIA DI SOSTEGNO'' (MANCA L'OVETTO SBATTUTO)


     
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    Viviana Mazza per il ''Corriere della Sera''

     

    ilaria capua ilaria capua

    Ilaria Capua ci apre la porta della villetta in un quartiere residenziale di Gainesville, dove vive con il marito e la figlia. Qui nel cuore di questo Stato in bilico, uno dei principali campi di battaglia nelle elezioni presidenziali, ha sede l'Università della Florida in cui lavora, un puntino blu (democratico) circondato da un mare rosso (Trumpland). I laboratori - spiega la virologa italiana - hanno rallentato il lavoro, impossibile rispettare il distanziamento.

     

     A un'ora da qui Trump ha tenuto uno dei suoi ultimi comizi, dove moltissimi partecipanti erano senza mascherina, in uno Stato dove il 20,5% della popolazione ha più di 65 anni. Trump aveva annunciato che il vaccino sarebbe arrivato entro le elezioni, ieri Fauci ha spiegato che potremmo sapere se è efficace entro dicembre. Capua dice di non sperare che arrivi a breve, e invita a ricordare - come ha fatto lo stesso virologo della Casa Bianca - che all'inizio le dosi saranno comunque insufficienti per tutti. Quanto ci vorrà e quali sono gli ostacoli?

     

    «Pensate al vaccino per l'influenza: lo sappiamo fare e distribuire, eppure non si trova. In questo momento di crisi non si riesce a fare l'upscaling delle dosi di vaccino anti-influenzale per produrne abbastanza. Ad oggi un vaccino per il Covid innanzitutto non c'è; secondo, non abbiamo certezza che quelli che sono in via di sviluppo siano efficaci; terzo, non sappiamo neanche se l'efficacia possa essere raggiunta con una dose o se ce ne vorranno di più, perché alcuni coronavirus sono dei pessimi immunogeni. Oltretutto, vi sono colli di bottiglia legati al fatto che le aziende che producono i vaccini hanno una pipeline, ovvero passaggi obbligati di produzione.

    meme su donald trump e il covid 5 meme su donald trump e il covid 5

     

    Un pasticcere che sforna 100 torte al giorno può arrivare a farne 500, ma non 5 milioni. Se il mondo può produrre per unità di tempo cento milioni di dosi, noi siamo comunque sette miliardi, ed è giusto che siano garantite le dosi per i lavoratori degli ospedali e i trasporti essenziali, perché se si fermano si ferma tutto di nuovo, ed ovviamente per le persone più fragili.

     

    Quando i vaccini saranno pronti e autorizzati, e si conosceranno le caratteristiche di efficacia e di sicurezza, dovranno essere somministrati in maniera organizzata. Io sono certa che così come molti Paesi hanno fatto piani per questo, l'Italia seguirà linee guida europee e internazionali. Ma è necessario che le persone capiscano che al primo giro non ce ne sarà abbastanza per tutti».

     

    Nel frattempo cosa bisogna fare?

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     «Tre cose: in primo luogo, arrivare all'immunità di gregge facendo girare il virus lentamente, perché, se gira troppo velocemente , invece dell'immunità di gregge avremo le pecore morte. Bisogna stare lontani e distanziarsi in modo che l'indice di contagio sia basso, mantenere sotto soglia la circolazione virale ed immunizzarsi piano piano. Poi il vaccino darà il suo contributo. Queste convergenze fanno si che si arriverà a un punto in cui l'infezione si sarà endemizzata. Nel momento in cui si crea questo equilibro tra virus circolante e anticorpi, il Covid appena entra in contatto con una persona viene bloccato. Fra qualche anno, diventerà - io mi auguro - il nuovo virus del raffreddore». Ora Trump è immune? «Lui va in giro adesso perché è protetto, i monoclonali che gli hanno fatto sono un farmaco protettivo oltre che terapeutico».

     

    Trump dice che «durerà per tutta la vita o forse per quattro mesi». «Gli hanno fatto una cura potentissima, con i monoclonali, in più l'antivirale, il cortisone, e una terapia di sostegno. Quell'anticorpo monoclonale, il Regeneron, è come un guanto da baseball o come un missile terra aria, gliene hanno fatti 8 grammi, una grossa dose. Si tratta di una molecola che non si riproduce nell'organismo, che dopo un paio di mesi si degrada, però lui secondo me è protetto da qua a gennaio». Trump ha detto che vuole velocizzarne l'approvazione dall'Fda, l'agenzia federale dei farmaci. «Ci vuole tempo, e tutte le carte devono stare a posto. Ma costa anche un occhio della testa, sull'ordine di centinaia migliaia di dollari».

    ilaria capua ilaria capua

     

     

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