Estratto dell’articolo di Liana Milella per www.repubblica.it
SERGIO MATTARELLA FABIO PINELLI
[…] Fabio Pinelli […] Salvini ha scelto proprio lui per presiedere il Csm. E l’uomo assolve il suo compito…con disciplina. L’onore lasciamolo da parte. Per una ragione semplice, che balza evidente agli occhi seguendo i lavori e le decisioni di questo Consiglio superiore della magistratura. Dove il vice presidente Pinelli bacchetta chi […] farebbe politica strumentalmente, ma poi egli stesso, quatto quatto, veste obliquamente i panni del politico. Come quando usa il suo “potere di voto” che vale doppio se il risultato tende alla parità. Un potere che nel suo caso dovrebbe chiamarsi di “veto”.
CONCETTA EPIFANIO
Di Pinelli la newsletter Toghe ha già scritto. Per la sorpresa di sentirlo teorizzare che il Csm era diventato una “terza Camera”, perché i magistrati si arrogavano il diritto di leggere i provvedimenti del governo, di studiarli, di vederne non solo gli errori ma le possibili conseguenze nefaste, e di conseguenza di bocciarli. Diritto sacrosanto.
[…] Il suo potere invece Pinelli se lo prende tutto. E quando l’asse tra i laici del centrodestra – ben 7 su 10 rispetto ai 20 togati – e Magistratura indipendente, la corrente più conservatrice (cioè di destra pure lei) che conta ben 7 consiglieri, non si salda del tutto, allora Pinelli sfodera l’arma del suo “potere” di voto doppio. L’aveva fatto per la scelta del procuratore della Repubblica di Firenze. Proprio quel voto doppio fece vincere Filippo Spiezia contro Ettore Squillace Greco che aveva lavorato proprio in quella procura ed era già procuratore di Livorno, ma aveva la “colpa” di essere una toga rossa. Pinelli votò anche se nella sua precedente vita di avvocato, era stato il difensore di Alberto Bianchi, ex presidente della Fondazione Open, giusto sotto inchiesta. Avrebbe dovuto astenersi? I puristi delle regole direbbero di sì.
FABIO PINELLI E SERGIO MATTARELLA
Adesso lo ha rifatto. Si doveva votare il presidente della Corte d’Appello di Catanzaro. In lizza Concetta Epifanio e Gabriella Reillo, quest’ultima già presidentessa vicaria proprio di questa Corte, mentre la prima era presidente del tribunale dei Palmi. Sarebbe finita 15 pari, con i laici di centrodestra, Carbone di Iv, e tutta Magistratura indipendente per Epifanio, mentre le correnti di sinistra Area e Md, Unicost, i due togati indipendenti Mirenda e Fontana, i laici di Pd e M5S erano per la Reillo.
La presidente della Cassazione Cassano con Epifanio. Il procuratore generale Salvato con Reillo. Ha vinto la prima grazie proprio a Pinelli. Mentre c’è chi ricorda le chat di Palamara da cui risulta che proprio Concetta Epifanio anni fa chiese e ottenne un elicottero per consentire all’ex presidente dell’Anm e uomo forte del Csm per Unicost di volare sopra il paese natio del padre.
FILIPPO SPIEZIA
È così che Pinelli e il centrodestra gestiscono il Csm. Come quando tutta la pattuglia, giusto la settimana scorsa, non ha votato ma si è astenuta sulla nomina di Luca Tescaroli a procuratore di Prato. L’avevano già fatto per la sua conferma a procuratore aggiunto di Firenze. Adesso l’hanno ripetuto in plenum. […] E dunque questo Csm non può essere una “terza Camera” se critica le leggi del centrodestra, ma può diventarlo se usa il metro della politica nelle nomine. E se non bastano i numeri, allora Pinelli vota doppio. Certo al Colle, dove lo hanno criticato per la sua uscita sulla terza Camera, non saranno entusiasti.
FABIO PINELLI,VICEPRESIDENTE DEL CSM fabio pinelli foto di bacco carlo nordio sergio mattarella fabio pinelli