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    AMERICA FATTA A MAGLIE - CRONACHE DAL DELIRIO POLITICALLY CORRECT: ATTACCHI A THOMAS JEFFERSON, FATTA A PEZZI LA STATUA DEL FRANCESCANO BEATIFICATO DA BERGOGLIO, UN FAMOSO DIRETTORE DI ORCHESTRA INGLESE  CHE HA FATTO UNO SCHERZO  A UN AMICO  NERO  IMITANDO L'ACCENTO DEL SUD TIPICO, ED E’ STATO LICENZIATO


     
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    Maria Giovanna Maglie per Dagospia

     

    chelsea manning chelsea manning

    Cronache del delirio politically correct,che altro non e’ che una nuova forma di terrorismo, ed è uscita allo scoperto negli Stati Uniti. Avrei dato la palma della settimana alla decapitazione e vandalizzazione della statua dedicata al francescano appena beatificato da Bergoglio, non fosse che una ne fanno e cento ne pensano, e la palma è passata ad Harvard e alla gloriosa nomina a docente di alta politica di Chelsea Manning, già Bradley Manning, già traditore del proprio mestiere onorato di soldato dell'esercito americano per aver trafugato migliaia e migliaia di documenti delicati che riguardavano le vite di altri soldati,gia’ in carcere, transgender durante questo periodo, incredibilmente graziata da Barack Obama, e subito trasformata in Gran Maestro da quel postaccio che è diventata Harvard.

     

    Nelle grandi università, quelle costosissime, alle quali ancora si danna per mandare i figli buona parte della borghesia americana e anche di parte del resto del mondo, stanno succedendo cose da far rizzare la pelle.

    CHELSEA MANNING CHELSEA MANNING

     

    Una qualche rivolta c'è, l'ex direttore della CIA Michael Morell ha annunciato che si dimette da docente anziano, quello attuale, Mike Pompeo, ha annunciato che giovedì prossimo a una conferenza alla quale doveva partecipare non intende presentarsi, alcuni politici come il capogruppo della maggioranza alla Camera, Paul Ryan, hanno detto che si tratta di una scelta disgustosa e oltraggiosa, soprattutto su web molti militari e non solo scrivono di non riuscire a spiegarsi una decisione così tanto antipatriottica, antiamericana, anticulturale, La Manning insegnerà alla scuola di governo John Fitzgerald Kennedy evidentemente per arte del governare si intende l'arte di tradire. Ma l'annuncio ufficiale di Herbert non fa una piega nello spiegare che la signora si occuperà di ramificazioni sociali tecnologiche ed economiche dell'intelligenza artificiale, e scusate se è poco.

     

    BRADLEY MANNING BRADLEY MANNING

    Per primo se n'è andato Morel, che ha dichiarato che non può far più parte di una istituzione che “onora un criminale condannato, una spia di informazioni riservate”. “Esperti e massimi dirigenti dell'esercito hanno dichiarato pubblicamente che le informazioni rese note da Manning hanno messo a rischio vite di soldati americani, prosegue Morell, ritengo obbligo della mia coscienza oppormi a qualsiasi sforzo di giustificare attentati alla sicurezza nazionale”.

     

     

    Manning era stato rilasciato nel maggio scorso dopo 7 anni di prigione già scontati dei 35 anni a cui era stato condannato per furto di documenti e spionaggio mentre era in servizio a favore di Wikileaks. La grazia di Obama era arrivata solo parzialmente a sorpresa, ma devo dire che aveva anche ricevuto critiche feroci non solamente dai repubblicani del Congresso, anche da molti democratici. La libertà si vede che non basta a Manning, ed evidentemente furto spionaggio e tradimento sembrano ad Harvard virtù cardinali.

     

    MIKE POMPEO MIKE POMPEO

    Poi dice che sbaglia Donald Trump quando denuncia comportamenti pericolosi da tutte e due le parti, visto che esattamente un mese dopo i fatti e gli incidenti dell'Università della Virginia a Charlottesville, quando secondo la pubblica opinione politically correct colpevole avrebbe dovuto essere definita solo la parte cosiddetta dei suprematisti bianchi che non volevano lo sfregio la deposizione della statua del generale confederato Robert Lee, gli altri, quelli dell'altra parte, ovvero black lives matter, i militanti dei nuovi diritti neri che furono ricevuti anche alla Casa Bianca da Barack Obama, arrivano dello stesso posto, nella stessa zona e sfregiano nientemeno che la statua di Thomas Jefferson.

     

     Ora, Jefferson già in altri posti è stato contestato, ma Jefferson al pari di Abramo Lincoln rappresenta veramente il punto al quale nessuno pensava che si sarebbe arrivati. Fondatore di quell'università, padre fondatore del Paese, grande propugnatore di diritti e libertà civili, certamente possedeva schiavi, certamente con le schiave copulava e fece figli, rischia anche lui di cadere nel tritacarne della storietta riscritta dagli antifascisti del 2017. Come diceva Ennio Flaiano, ci sono due categorie di fascisti, i fascisti e gli antifascisti.

     

    Tra i pericoli del nuovo terrorismo politically  correct c'è quello della stupidità che si somma alla cieca ideologia.  Ne sa qualcosa  un famoso direttore di orchestra inglese  che ha fatto uno scherzo  a un amico  nero  imitando l'accento del Sud tipico, ed e’ stato licenziato.

     

    Lui si chiama Matthew Halls, era direttore artistico del Festival di Bach dell'Oregon, e mentre parlava con un vecchio amico, il cantante lirico Reginald Mobley, nero e del Sud, gli è venuta l'idea di imitare l'accento di quelle parti, e si sono fatti una bella risata. Se il nero ha riso perché conosce l'ironia e l'autoironia, non così è stato per una signora bianchissima che passava da quelle parti e molto si è sentita scandalizzata per l'episodio orribile razzista, lo ha denunciato ai dirigenti dell'Università dell'Oregon, i quali sono stati d'accordo e hanno licenziato in tronco Matthew Halls.

     

     A poco sono servite le proteste di Reginald Mobley, che ha tentato di spiegare che l'offeso avrebbe dovuto essere lui e che tale proprio non riusciva a sentirsi.

    thomas jefferson sally hemings thomas jefferson sally hemings

    Così per una grande università che si fregia di avere come docente un traditore della patria, un'altra ha fieramente cacciato direttore d'orchestra col torto di essere spiritoso. Chiamate un'ambulanza.

     

    Chiamate invece Papa Bergoglio per fargli sapere che nel giretto di nativi americani e ispanici ai quali dedica così tanto affetto e attenzione mentre non dimentica mai di stigmatizzare la politica razzista del presidente Trump, il missionario spagnolo che aveva appena canonizzato mentre era a Washington non piace, e’ considerato uno sterminatore, uno che ha evangelizzato per forza le povere popolazioni locali. Quindi sono entrati nella missione in California, hanno decapitato la sua statua e l'hanno ricoperta di scritte ingiuriose.

     

    Siamo nella Basilica della missione del Carmelo, nel cortile c'è la statua di San

     Junipero Serra, anzi c'era, perché ne resta ben poco. Quando ci fu la canonizzazione ci furono anche molte proteste di popolazione locale, dunque non è difficile risalire agli autori.

    Ce n'è per tutti, e i cattolici sono al centro del delirio del politically correct, inutile l'atteggiamento di appeasement del papa e dei cardinali da lui insediati negli Stati Uniti.

     

     

     

     

     

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