Silvia Bizio per "la Repubblica"
LIBERACE TROPPO GAY jpegLiberaceL'attesissimo film di Steven Soderbergh sul pianista/cantante/showman Liberace, con Michael Douglas, non uscirà nei cinema americani. Si vedrà invece sulla tv via cavo Hbo. Un intervento provvidenziale, perché Behind the candelabra rischiava l'oscuramento. Nonostante la popolarità del regista, del protagonista e di Matt Damon nel ruolo dell'amante di Liberace, Scott Thorson, il film è stato rifiutato da tutti gli studios di Hollywood. Motivo? Troppo gay. Perché il film, tratto dall'autobiografia di Liberace, ruota attorno alla relazione durata sei anni tra l'eccentrico musicista di origine italiana (una leggenda in America) e il suo boyfriend.
LIBERACE«Nessuno voleva farlo» dice Soderbergh «Dicevano che era troppo gay. E questo dopo il successo di un film come Brokeback mountain. Incomprensibile. Per di più il mio film è anche leggero e divertente. Sono caduto dalle nuvole. Una sorta di censura che non ha senso. Hollywood e le sue dinamiche continuano a sorprendermi».
Sodebergh si dichiara comunque contento di aver potuto realizzare il suo progetto su Liberace con la Hbo. «Loro ti finanziano e ti lasciano in pace a fare il tuo lavoro. Alla fine credo che lo vedrà più gente su Hbo che al cinema. Gli studios non sapevano come venderlo. Avevano paura di scottarsi con questa patata ritenuta troppo bollente».
LIBERA CEMatt Damon definisce il film «un'esperienza speciale. Posso dire che sarà qualcosa che nessuno ha visto prima, un prodotto davvero originale. Cioè se fosse una storia su un uomo e una donna avrebbe un sapore romantico di quelli che piacciono oggi, alla
Muccino. Ma in questo film si parla di due uomini e il risultato è sorprendente. Douglas è eccezionale nel ruolo di Liberace. La relazione col mio personaggio è bella, tragica, buffa. Non m'importa che il film esca in tv, l'importante è che si dia un'opportunità a un film molto interessante».
«Secondo me gli studios di Hollywood hanno provato imbarazzo con Liberace proprio perché ero io a interpretarlo» azzarda Michael Douglas, in ripresa dopo la sua battaglia col cancro. «Se Soderbergh avesse scritturato un attore meno conosciuto, o un caratterista, probabilmente avrebbe trovato la via del grande schermo, anzi, di sicuro. Ma Michael Douglas effeminato e gay? Il solo pensiero mette in imbarazzo.
Steven SoderberghLa mia è solo un'ipotesi, basata anche sulla considerazione che a Hollywood ci sono molti gay in ruoli decisionali, la maggior parte dei quali non hanno mai fatto outing, e probabilmente si sentono in difficoltà a vedermi come uno di loro. Per me questo è stato uno dei ruoli più intensi della mia carriera. Pazienza per l'Oscar... Concorrerò all'Emmy, mica faccio lo snob» conclude Douglas.