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    ANCHE I NONNI FANNO “SEXTING”! SECONDO LE ULTIME RICERCHE UNO SU QUATTRO, TRA I 50 E I 75 ANNI, SPEDISCE O RICEVE VIDEO SEXY, TESTI ESPLICITI E FOTO NUDE - GLI 85ENNI FANNO SESSO OGNI MESE, E SENZA PROTEZIONE


     
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    Kali Holloway per “Alternet”

     

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    Il “sexting” non è solo roba per giovani. Il caso è scoppiato quando si è scoperto che il 69enne Steve Kroft, corrispondente di “60 Minutes”, aveva da tre anni una torrida relazione, aiutata da Viagra, con una afro-americana molto più giovane di lui. Non ha sconcertato il fatto che un anziano benestante si sia legato a una giovane donna, cosa frequentissima, ma che fosse un attivissimo “sexter”. Gli utenti di internet sono stati sorpresi all’idea che uno dell’età del nonno, potesse usare i loro stessi mezzi. Non è per niente strano se consideriamo le ultime ricerche, secondo cui il 50% degli americani adulti spedisce o riceve video sexy, testi espliciti, foto nude.

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    La nostra società e i media hanno de-sessualizzato le persone anziane, al punto che repelle pensarle intente a digitare “sext“. E’ completamente fuori dalla realtà. Lo fanno e molto. Già si poteva immaginare nel 2007, quando il “New England Journal of Health” ha riportato che il 73% di persone fra i 57 e i 64 anni, il 53% di quelle fra i 64 e i 75, e il 26% di quelle fra i 75 e 85 anni, aveva fatto sesso almeno una volta nell’ultimo anno. La maggior parte ha dichiarato di fare sesso due o tre volte al mese. Il 60% degli intervistati con meno di 75 anni ha risposto di fare anche sesso orale, così come un terzo di quelli che ha 85 anni. In conclusione, un quarto dei quasi novantenni trova modo di fare sesso mensilmente (e molti di loro non usano protezione).

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    Un recente studio della “Futures Company” ha confermato la tendenza, in aumento: il 97% di persone fra i 50 e i 75 anni va on line ogni giorno. Quattro su cinque partecipano ai social, seguono “Facebook” e “Twitter”. Uno su quattro conferma di spedire e ricevere foto e testi “molto personali”. I numeri continueranno a crescere, visto che “i baby boomers”, nati dopo la Seconda Guerra Mondiale, cercheranno un modo per convogliare le loro pulsioni sessuali, usando di volta in volta i nuovi mezzi a disposizione. E’ così, anche se non è la notizia tech che vi aspettavate.

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