DALLA CALIFORNIA COL BISTURI: "L'ESPRESSO" RIVELA IL PREMIER-LIFTING
COSSIGA SULLA BIGA: "LE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE SARANNO DI FATTO UN
REFERENDUM SUL QUESITO: "STAVA MEGLIO PRIMA O STA MEGLIO ADESSO?".

(Fonte ASCA) Col titolo ''California lifting'' il settimanale 'L'Espresso' rivela i particolari dell'operazione di lifting a cui si e' sottoposto Silvio Berlusconi. Operazione che non avrebbe riguardato solo il ritocco alle palpebrema l'intero volto e il collo per togliere le rughe. ''L'intervento -scrive 'L'Espresso'- era stato fissato per il 27 dicembre, alla clinica privata Ars Medica di Gravesano, paese di bassa collina pochi chilometri a nord di Lugano, dove il Cavaliere aveva prenotato piu' di meta' del secondo piano per garantirsi la massima privacy ed evitare imbarazzi. Poi c'e' stato un ripensamento. Forse un dubbio dell'ultimo momento, altre 24 ore per considerare se era davvero il caso di rischiare di essere percepito - sono parole del 'New York Times' - non piu' come un 'self-made man' ma come un 'remade man', un uomo rifatto.

Forse e' stato il timore di una possibile fuga di notizie. Ma il 28, una mattinata di pioggia, il presidente del Consiglio si e' detto pronto a occupare la stanza ovattata dalle grandi finestre con vista sulle cime imbiancate di neve''. ''E adesso, dopo tante ipotesi fantasiose, 'L'espresso' -prosegue il settimanale- e' in grado di confermare: Silvio Berlusconi si e' sottoposto poco prima di Capodanno a un'operazione di chirurgia estetica che e' andata ben al di la' di un ritocco alle palpebre degli occhi. Gia' che c'era, infatti, il premier ha fatto una scelta radicale e ha chiesto anche il lifting al volto e un bel ritocco alle rughe del collo.

A fare l'operazione non sono stati ne' Angelo Villa, il chirurgo milanese che prima se ne era attribuito il merito e poi aveva smentito tutto, ne' Daniel Marchac, il luminare parigino che ha una certa dimestichezza con l'entourage del Cavaliere. E' stato invece un team arrivato dalla California, guidato da Bryant Toth, che per l'occasione si e' portato dietro un secondo chirurgo, un anestesista, un'infermiera e una ferrista convenuti apposta a Lugano. Dove li attendeva, nella massima riservatezza, il ticinese Giorgio Bronz, specialista di chirurgia plastica e ricostruttiva dell'Ars Medica Clinic.

La clinica di Gravesano, specializzata in ortopedia (ha curato nazionali di sci e calciatori di serie A) e con un qualificato reparto di chirurgia plastica (si sono sottoposti a ritocchi personaggi dello spettacolo come Michelle Hunziker, Luca Barbareschi e Rita Pavone) e' di proprieta' italiana, come la vicina Clinica Sant'Anna di Sorengo. Il Gruppo ospedaliero Ars Medica, amministratore delegato Ermanno Sarra, figlio del fondatore (i Sarra sono romani) controlla, oltre ai due gioielli della sanita' privata ticinese che occupano 400 dipendenti, altre tre cliniche private a Roma, Formia e nelle Marche''.



''Toth, che non ha risposto alla nostra richiesta di un commento -prosegue il racconto dell'Espresso-, non e' noto nel suo ambiente come uno che si occupa di lifting e liposuzioni di persone celebri. Piu' che in quella estetica e' specializzato in chirurgia ricostruttiva cranio-facciale e oltre che nel suo studio privato opera all'ospedale dei bambini di Oakland, al di la' della baia di San Francisco. Di recente ha partecipato a vari convegni medici in Italia ed e' stato in una di queste occasioni che sarebbe entrato in contatto con Berlusconi. Assieme, come e' consuetudine in questi casi, hanno discusso vari particolari del volto. Ci sono stati elettrocardiogrammi, analisi di laboratorio. Quindi, verificato che la tempra del primo ministro era in grado di affrontare l'intervento stabilito, e' stata fissata la data''.

''Il 27 dicembre -scrive il settimanale- c'e' stato appunto l'incontro a Lugano, dove Toth si e' presentato, oltre che con il suo team tecnico, con un secondo chirurgo, Renato Calabria (che interpellato risponde: 'No comment'). Nato a Bolzano, studi alla Ucla e una pratica a Beverly Hills, il nome di Calabria e' stato riportato su vari giornali per essere il chirurgo che avrebbe messo le mani su personaggi come Rod Stewart, Sharon Stone e Lilly Tomlin. Il giorno dopo, quello dell'operazione, il team californiano ha segnato con le matite i punti dove eseguire i tagli e il premier italiano si e' sottoposto a cinque ore di bisturi, aghi e suture.

All'intervento sono seguiti due giorni di degenza. O tre, secondo un'altra fonte svizzera (la direzione dell'Ars Medica 'non smentisce e non conferma'). Poi, a bordo di un convoglio di auto, Berlusconi e' partito alla volta di Milano da dove dopo una breve tappa e' salito sul suo jet privato con destinazione la villa di Porto Rotondo, convinto che si sarebbe ripresentato in pubblico a breve. Per un uomo noto a tutti e con i capelli radi nascondere i punti e altre tracce di un intervento come il suo non e' facile. Inoltre, a complicare la convalescenza di Berlusconi ci sarebbe stato un rigonfiamento dei muscoli che avrebbe ridotto la mobilita' di uno dei due occhi ritoccati''.


"STAVA MEGLIO PRIMA O STA MEGLIO ADESSO?"
Ritornando da Barcellona, il senatore a vita Francesco Cossiga, tutto allegro per le eccezionali accoglienze riservategli, non solo dai suoi amici democristiani della CIU, la potente federazione nazionalista della Catalogna, ma anche da esponenti delle nuove coalizioni della sinistra catalana, vedendo quanto l'opposizione di centro-sinistra si interessi ai tempi, forme e modalità del lifting del Cavaliere, abbia scherzosamente osservato con Dagospia: "Se continuano così sta a vedere che le prossime elezioni europee saranno di fatto un referendum sul quesito: "Stava meglio prima o sta meglio adesso?". E con questo l'Italia sarà salva.


Dagosia 21 Gennaio 2004