PICCOLA POSTA - SPECIALE DECAPITAZIONE - UN'ONDATA DI LETTERE È SEGUITA ALLA DECISIONE DI METTERE IN RETE IL VIDEO INTEGRALE - DA "GRAZIE" A "MI FATE SCHIFO", SI RAPPRESENTANO LE POSIZIONI PIÙ DIVERSE.
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, l'esecuzione di Nick Berg è uno di quegli avvenimenti che, nonostante tutto quello che abbiamo visto, riesce ancora a turbare i nostri sonni. Sono terribili, sono crudeli, sono fortissime sono al limite dello "snuff movie". Detto questo trovo ASSOLUTAMENTE giusta la pubblicazione delle foto. Non possiamo nasconderci, non possiamo mettere la testa sotto la sabbia dobbiamo renderci conto di quale livello di odio e incomprensione hanno raggiunto i rapporti tra l'occidente e l'Islam (o almeno parte dei due mondi). La prima reazione che ho avuto dopo averle viste è stata la pietà per la vittima, è stato pregare per lui, la seconda è stata porsi la domanda "Ma cosa hanno provato i mussulmani? Hanno gioito tutti?".
La ovvia e unica, risposta plausibile che mi sono dato è stata, "no, non tutti possono essere così crudeli".
Da tale consapevolezza non può che nascere la volontà di comprendere e di aprirsi agli altri, di capire il perché schegge impazzite arrivano a tanto.
Bravo Dago, hai fatto bene, è ovvio che riceverai delle critiche ma non ti curar di loro. Di fronte ad una società così ottusa da non essere in grado di accettare la provocazione di un'artista (Cattelan a Milano) non ti puoi aspettare d'altro...
Ma la crescita di tutti nasce dalla consapevolezza e dalla natura del male....non da altro...
Luca
Lettera 2
Caro Dago, non voglio commentare le immagini di orrore diffuse sul web o le motivazioni della pubblicazione, informo solo del fatto che il video completo della decapitazione è stato trasmesso ieri nell'edizione della notte del Tg1, con tutte le immagini di quando veniva tagliata la testa all'americano e mostrata poi come trofeo.
Non credo nell'oscurantismo, ma a volte si è chiesta maggior discrezione nella scelta di immagini da diffondere (di solito si prende come scusa il fatto che potrebbero essere viste da bambini lasciati soli davanti al video) e spesso a chiederla sono stati gli stessi personaggi che ora hanno scelto di divulgare questo scempio: vergogna e un po' di coerenza!
Diana
Lettera 3
Caro Dago, il "coraggioso" Liguori ha deciso di mettere sul sito le immagini del video dell'omicidio del povero Berg... mettendogli a fianco una pubblicità di una cazzo di casa vinicola!!
Alessandro
Lettera 4
Io, che sono giornalista, invece sono d'accordo con la pubblicazione del video perché le cose vanno sapute e l'ipocrisia dell'immagine "scioccante" detta in tv con l'occhio spalancato così come la censura preventiva non mi hanno mai convinta.
Credo, però, che sarebbe stato meglio impaginare le immagini sul sito senza foto pornosoft sotto.
Si tratta, pur sempre della morte di un uomo.
Luisa Ciuni
Lettera 5
Mi dispiace, non approvo la messa in rete di queste orrende foto e video.
L'accostamento poi con siti porno è veramente disgustoso.
Peccato perché il tuo sito e' proprio forte.
ANDREA
Lettera 6
Caro Dago, é notizia di ieri a Londra che il Segretario alla Difesa Geoff Hoon ha ufficialmente dichiarato che le famose foto dei soldati inglesi del Queen's Lancashire Regiment che torturavano dei prigionieri inglesi (foto che hanno fatto il giro del mondo insieme a quelle americane) pubblicate dal "Daily Mirror" erano dei falsi costruiti ad hoc. Hoon ha dichiarato che il "Mirror" dovrà adesso dare una valida spiegazione per quel falso e porgere delle scuse ufficiali.
L'imbroglio é stato scoperto dal "Ministry of Defence special Investigation Branch SIB" che ha anche identificato il carroarmato usato per le foto.
Il "Mirror" ha prontamente risposto che sono state ricostruite accurate scene secondo le notizie accertate che erano giunte al giornale per rendere meglio l'idea.
Resta però la convinzione, nell'opinione pubblica inglese, che i suoi soldati si siano macchiati di quell'infamia mentre in realtà non é stato accertato che fosse vero e gli interessati negano.
Ne verrà fuori sicuramente una regolare denuncia e procedimento contro il "Mirror" che, guarda caso, é il quotidiano favorito a Buckingham Palace.
Mi sembrava giusto darti la notizia visto che hai pubblicato un articolo in merito di Olghina di Robilant
Cesare Donati
Lettera 7
Quel che mi sorprende è che nessuno si sia accorto che siamo alla vigilia di una terza guerra mondiale che combatteremo per strada all'arma bianca. Contro kamikaze e pacchi esplosivi. Qui non c'entra nulla nè la destra, nè la sinistra, nè il centro. Solo una apertura a 360° della mente. Mi meraviglio come la morale esista solo da una parte. Quella dei qualunquisti, degli ipocriti e di coloro i quali per la morale sono disposti a perdere questa guerra. Io non vi seguirò.
Spero lo facciano anche altri.
Complimenti per la decisione di pubblicare integralmente il video della esecuzione.
Altro che torture psicologiche: quelli in carcere erano disposti a farsi saltare in aria e non in mezzo all'oceano ma vicino a tanta altra gente.
fdb
Lettera 8
Caro Roberto, ho appena visto sul tuo sito il filmato integrale della decapitazione, ti prego di toglierlo, è sconvolgente, lo so che su altri siti si posso vedere le immagini, ma almeno tu cerca di avere rispetto per i famigliari e amici di quel povero ragazzo.
Forse ci sarebbero delle ragioni ancora più importanti ma sono troppo sconvolto per quello che ho visto.
Luca
Lettera 9
Grazie. Avete dimostrato una volta di più di essere una vera fonte libera di informazione, alla faccia di tutti coloro i quali vorrebbero far passare gli italiani per ritardati mentali bisognosi di tutela.
Continuate così
Paolo
Lettera 10
Ritengo totalmente sbagliato il voler divulgare il video dello sgozzamento del prigioniero americano. Prescindo da valutazioni a carattere etico nonché dall'opportunità di mettere a disposizione immagini tanto crude ed efferate (è stato da voi come da altri correttamente segnalata la durezza delle immagini), ma reputo che ciò vada esattamente incontro alle aspettative di coloro i quali hanno compiuto l'omicidio, che non chiedono di meglio che la messa on-line nel mondo occidentale di tali immagini.
Filippo Terzaghi
Lettera 11
non capisco se e' una cosa buona oppure no mettere in rete quello scempio.
Piuttosto metterai in rete il nuovo filmato di Paris?
martino
Lettera 12
Caro Dago, grazie per il coraggio dimostrato nel mostrarci con chi abbiamo a che fare mostrando le orribili foto della decapitazione del cittadino statunitense Nik Berg.
Quelle foto parlano da sole, però mi piacerebbe proprio conoscere il parere in merito del segretario Fassino, uomo di grande moralità e sensibilità incomparabile, non strabica, ci si augura.
GAETANO
Lettera 13
Caro Dago, ho appena visto il brutale filmato dei tagliagole musulmani, che in nome di Allah sgozzano un ragazzo mostrandone la testa come un trofeo.
L'onda emotiva mi spinge naturalmente a pensare: "Sterminiamoli e facciamola finita!", in linea con il Fallaci-pensiero. Un attimo dopo mi trovo a valutare i motivi che spingono un vigliacco a decapitare un uomo legato o alcuni ragazzi con la barba ad esibire pezzi d'israeliano come trofei per le strade di Gaza.
Gli scopi non possono essere solo il terrore o la provocazione degli avversari. C'è altro. C'è l'arretratezza di una civiltà relegata dentro polverosi deserti e sottoposta alla crudezza di regole e governanti da medioevo. Il colonialismo militare ed economico dell'occidente non c'entra nulla. Il 'volemose bene' di tanti nostri politici e opinionisti è impossibile. E' in atto uno scontro di civiltà, come diceva qualche Cassandra. I cambi di regime e l'instaurazione di improbabili democrazie, per quanto condivisibili, si fondano su un presupposto troppo ambizioso e poco realistico: cioè che popolazioni culturalmente impreparate comprendano i valori della libertà e della democrazia. I terzomondisti mi linceranno per un'opinione così netta, ma questo non è tempo di bon ton.
Prima di mostrare la statua della libertà, sarebbe opportuno parlare agli iracheni del Rinascimento, di Siddharta e di Confucio, del secolo dei Lumi, del Romanticismo, dell'architettura neoclassica, di Lincoln, degli orrori di comunismo e fascismo, del femminismo, del terrorismo. Meglio sarebbe se potessero vivere direttamente sulla loro pelle tutti quegli 'ismi', per poi accogliere i tanks come fecero i romani a via dei Fori Imperiali, già via dell'Impero.
La democrazia a Bagdad rischia di diventare l'ennesima versione del libro di Vernes sui viaggi nel tempo. Nel frattempo non abbiamo molte scelte, o imitiamo il principe Vlad impalando pubblicamente alcuni immigrati nostrani presi a caso per ritorsione, come suggeriva Feltri su Libero, oppure combattiamo questa sporca guerra senza l'indignazione pelosa nei confronti dei fatti di Abu Grahib, che ha portato un ex ministro campano dal cognome doppio e un politico famoso soprattutto per la fronte spaziosissima (inutilmente avrebbe detto Craxi) a chiedere dimissioni a raffica nel governo italiano.
Purtroppo le popolazioni dei paesi islamici non hanno la forza e la cultura per ribellarsi a questi macellai e non saranno le utopie e la buona volontà di Gino Strada a permettere un viaggio in avanti nel tempo al miliardo di musulmani insabbiati in un'eterna era buia.
Fabio Venditti
Lettera 14
per cortesia Dago, leva le immagini della decapitazione...grazie..ti prego...
max
Lettera 15
Gentile sig. D'Agostino, mi piacerebbe ricordare a Paolo Liguori che l'Italia e i suoi alleati sono in Iraq in conseguenza di una menzogna colossale dell'amministrazione Bush, al fine non dichiarato di permettere ai petrolieri e alle industrie belliche americane, tra cui la Halliburton, di cui era amministratore delegato il vicepresidente Cheney, di fare affari.
Io so con chi ho a che fare: con un gruppo, una minoranza di americani e uno scodinzolante premier italiano, che hanno distrutto un paese con l'unico scopo di ricostruirlo, senza pensare neanche per un secondo al prezzo di sangue americano, inglese, spagnolo, italiano, iracheno che il delirio della guerra preventiva richiede ogni giorno, ogni ora.
Ho a che fare con bestie che decapitano ostaggi o gli sparano in testa, con bestie che pisciano sui prigionieri o che li tengono nudi al guinzaglio, con bestie che mettono bombe sui treni, con bestie che uccidono bambine irachene ai posti di blocco prendendo la mira.
Ma questa guerra, la più schifosa che ricordi, io non l'ho voluta: sarebbe ora che a pagare il prezzo fosse chi l'ha decisa e non chi l'ha subita.
Stefano, Frosinone
Lettera 16
Mi spiace che abbiate ricevuto mail di protesta per il video sull'omicidio di David Berg. La verità non ha mai fatto male a nessuno, se non a chi mastica balle tutti i giorni. Io, per parte mia, vi ringrazio, non tanto per avere dato a me la possibilità di vedere il video, quanto per averlo reso pubblico. Forse, come dite voi, la libera circolazione di queste immagini può aiutare veramente molte persone a capire, finalmente, con chi abbiamo a che fare; e magari anche a decongestionare l'italico traffico politico dagli umanitaristici sparaballe.
Giuseppe
Lettera 17
Carissimo Dago, vorrei dire anche io la mia riguardo l'orrore di questi giorni in IRAK. Premesso che le torture e gli abusi sono da condannare con veemenza, la decapitazione del cittadino americano ci da l'esatta dimensione di chi sono i "terroristi" e le "canaglie" che si oppongono aon il terrore appunto ad una transizione democratica di quel tormentato paese.
Basta un imam fanatico e qualche centinaio di esagitati armati fino ai denti per sottomettere e far vivere nel terrore migliaia di persone. In fondo, queste persone dimostrano che per loro la vita umana non ha alcun valore (quella degli altri e dei loro "martiri" mandati al macello), tranne ovviemente la loro.
Parecchi di questi esagitati li abbiamo in casa e continuiamo a sottovalutare il problema, come se non ci riguardasse. Inoltre, questa razza di essere viventi che non sono neanche bestie, sembra aver capito il lato debole della politica europea, cioè la paura mascherata da "tolleranza". La storia dovrebbe insegnare qualcosa ai politici di oggi che non ricordano come nacque e si alimentò il fenomeno nazismo, per nulla ostacolato dalle potenze europee dell'epoca, in cerca sempre del possibile dialogo. Certo, il dialogo con un pazzo che voleva sottomettere il mondo e che ha sterminato milioni di individui.
Evidentemente la storia viene sempre trascinata per i capelli e adattata a posizioni di comodo.
Ora vorrei dire ciò che in molti già pensano e che, senza voler fare il menagramo o l'indovino, noi privati cittadini sospettiamo. Sospettiamo, sempre da privati cittadini e del tutto ignari di cosa stia realmente succedendo, che i tre ostaggi italiani ancora in mano alle "bestie" possano essere uccisi il giorno 11 giugno, sempre di fronte alle telecamere, per modificare così anche in Italia il corso politico e intimidire chiunque voglia mettersi di traverso al terrorismo.
Spero e mi auguro che quelli che come me stanno pensando questo possano essere smentiti dai fatti e auguro agli ostaggi e alle loro famiglie di ricongiungersi prestissimo.
Ma siamo davvero sicuri che non siano appunto ostaggi politici con una tragica fine già segnata dal fine ultimo di destabilizzare l'Italia e l'Europa?
Sono un cittadino fiero di essere italiano e dei nostri soldati che hanno veramente nel loro cuore la nobile missione di aiutare i poveri iracheni a trovare una vita degna di essere vissuta. Basta chiederlo ai nostri soldati per capirlo.
Stefano Marezzato
Lettera 18
nel momento più difficile per i governi occidentali implicati direttamente nella sporca faccenda della tortura, ecco lì che spunta, con un tempismo che direi eccezionale (Bush incartato, Blair sull'orlo delle dimissioni per salvare il salvabile), il truce filmato, la decapitazione in diretta.
Ed ecco tutti dai perplessi agli incazzati neri sulle torture, incazzarsi ancora di più per l'inumana ferocia dei terroristi ed ecco la non certo inattesa pioggia di messaggi che suonano come "lo vedete come sono loro? che cosa sono quattro calci in culo (o qualche manganello nel culo) e una legatina al guinzaglio di fronte a quello che abbiamo appena visto"? Oppure, "per certa gente non ci deve essere pietà, vanno trattati come i cani"!
"Occhio per occhi ecc.." Insomma la tortura che ieri suscitava orrore, oggi è il minimo che i terroristi si devono aspettare. E i nostri valori? Quelli di cristiani intendo, quelli di occidentali e democratici, valori invocati ogni giorno come ragion sufficiente per rimanere in Iraq? Oggi non valgono più?
Mi veniva da pensare anche a come sono ben organizzati, in fatto di media, questi quattro scalzacani di terroristi, resistenti o chiamateli come vi pare. è incredibile come in un paese costantemente sotto le bombe, dove regnano l'anarchia e la violenza più assolute, questi se ne stiano tranquillamente a rapire, ammazzare, filmare e smanettare al computer per mandare tutto su internet e riuscire a diffonderlo in tutto il mondo alla velocità del fulmine: esperti PR, esperti comunicazione, esperti webmaster, una rete (internet) efficiente, esperti in videostreaming ecc...: ma vel'immaginate a bagdad?
Gustav der Löwe
Lettera 19
Dago, aiutami tu.
Ho passato anni a studiare la storia e a sentirmi ripetere che dagli errori del passato si impara. E' così che sono cresciuta con ottimismo, pensando che il mondo piano piano sarebbe stato sempre migliore. Un po' ho avuto ragione, ma solo un po'.
Siamo stati capaci di lottare e fare conquiste di civiltà, ma ho paura che non riusciremo mai a fuggire dai nostri istinti più bassi.
Questi istinti non li vedo solo nelle foto delle torture perpetrate dagli americani agli iracheni o dai video di morte degli iracheni contro gli americani.
Capiremo mai che è la guerra la vera fonte di tutto il casino? Che se non ci fosse guerra non ci sarebbero torturati o decapitati?
Che se accusiamo loro di essere barbari, noi, non siamo poi così diversi, perchè i problemi li risolviamo con le armi, quindi con la morte... come loro.
L'inciviltà sta in chi continua a dire loro ci fanno questo e allora noi gli facciamo il mazzo, loro ci fanno il mazzo e noi li castighiamo...
Capiremo prima o poi che così facendo, che così dicendo, che così pensando, ci sarà sempre più sangue a scorrere? e perchè no, un giorno o l'altro potrebbe essere il nostro.
A
Lettera 20
Spero solo che vi denuncino per il video della decapitazione! Vergogna, vergogna, vergogna, nemmeno rispetto per quel povero ragazzo pur di avere contatti da parte dei navigatori.
Non avete pensato che quel video può scaricarlo anche un ragazzino?
Mi fate schifo
Dr. Mauro Gottardi
Dagospia 12 Maggio 2004
Lettera 1
Caro Dago, l'esecuzione di Nick Berg è uno di quegli avvenimenti che, nonostante tutto quello che abbiamo visto, riesce ancora a turbare i nostri sonni. Sono terribili, sono crudeli, sono fortissime sono al limite dello "snuff movie". Detto questo trovo ASSOLUTAMENTE giusta la pubblicazione delle foto. Non possiamo nasconderci, non possiamo mettere la testa sotto la sabbia dobbiamo renderci conto di quale livello di odio e incomprensione hanno raggiunto i rapporti tra l'occidente e l'Islam (o almeno parte dei due mondi). La prima reazione che ho avuto dopo averle viste è stata la pietà per la vittima, è stato pregare per lui, la seconda è stata porsi la domanda "Ma cosa hanno provato i mussulmani? Hanno gioito tutti?".
La ovvia e unica, risposta plausibile che mi sono dato è stata, "no, non tutti possono essere così crudeli".
Da tale consapevolezza non può che nascere la volontà di comprendere e di aprirsi agli altri, di capire il perché schegge impazzite arrivano a tanto.
Bravo Dago, hai fatto bene, è ovvio che riceverai delle critiche ma non ti curar di loro. Di fronte ad una società così ottusa da non essere in grado di accettare la provocazione di un'artista (Cattelan a Milano) non ti puoi aspettare d'altro...
Ma la crescita di tutti nasce dalla consapevolezza e dalla natura del male....non da altro...
Luca
Lettera 2
Caro Dago, non voglio commentare le immagini di orrore diffuse sul web o le motivazioni della pubblicazione, informo solo del fatto che il video completo della decapitazione è stato trasmesso ieri nell'edizione della notte del Tg1, con tutte le immagini di quando veniva tagliata la testa all'americano e mostrata poi come trofeo.
Non credo nell'oscurantismo, ma a volte si è chiesta maggior discrezione nella scelta di immagini da diffondere (di solito si prende come scusa il fatto che potrebbero essere viste da bambini lasciati soli davanti al video) e spesso a chiederla sono stati gli stessi personaggi che ora hanno scelto di divulgare questo scempio: vergogna e un po' di coerenza!
Diana
Lettera 3
Caro Dago, il "coraggioso" Liguori ha deciso di mettere sul sito le immagini del video dell'omicidio del povero Berg... mettendogli a fianco una pubblicità di una cazzo di casa vinicola!!
Alessandro
Lettera 4
Io, che sono giornalista, invece sono d'accordo con la pubblicazione del video perché le cose vanno sapute e l'ipocrisia dell'immagine "scioccante" detta in tv con l'occhio spalancato così come la censura preventiva non mi hanno mai convinta.
Credo, però, che sarebbe stato meglio impaginare le immagini sul sito senza foto pornosoft sotto.
Si tratta, pur sempre della morte di un uomo.
Luisa Ciuni
Lettera 5
Mi dispiace, non approvo la messa in rete di queste orrende foto e video.
L'accostamento poi con siti porno è veramente disgustoso.
Peccato perché il tuo sito e' proprio forte.
ANDREA
Lettera 6
Caro Dago, é notizia di ieri a Londra che il Segretario alla Difesa Geoff Hoon ha ufficialmente dichiarato che le famose foto dei soldati inglesi del Queen's Lancashire Regiment che torturavano dei prigionieri inglesi (foto che hanno fatto il giro del mondo insieme a quelle americane) pubblicate dal "Daily Mirror" erano dei falsi costruiti ad hoc. Hoon ha dichiarato che il "Mirror" dovrà adesso dare una valida spiegazione per quel falso e porgere delle scuse ufficiali.
L'imbroglio é stato scoperto dal "Ministry of Defence special Investigation Branch SIB" che ha anche identificato il carroarmato usato per le foto.
Il "Mirror" ha prontamente risposto che sono state ricostruite accurate scene secondo le notizie accertate che erano giunte al giornale per rendere meglio l'idea.
Resta però la convinzione, nell'opinione pubblica inglese, che i suoi soldati si siano macchiati di quell'infamia mentre in realtà non é stato accertato che fosse vero e gli interessati negano.
Ne verrà fuori sicuramente una regolare denuncia e procedimento contro il "Mirror" che, guarda caso, é il quotidiano favorito a Buckingham Palace.
Mi sembrava giusto darti la notizia visto che hai pubblicato un articolo in merito di Olghina di Robilant
Cesare Donati
Lettera 7
Quel che mi sorprende è che nessuno si sia accorto che siamo alla vigilia di una terza guerra mondiale che combatteremo per strada all'arma bianca. Contro kamikaze e pacchi esplosivi. Qui non c'entra nulla nè la destra, nè la sinistra, nè il centro. Solo una apertura a 360° della mente. Mi meraviglio come la morale esista solo da una parte. Quella dei qualunquisti, degli ipocriti e di coloro i quali per la morale sono disposti a perdere questa guerra. Io non vi seguirò.
Spero lo facciano anche altri.
Complimenti per la decisione di pubblicare integralmente il video della esecuzione.
Altro che torture psicologiche: quelli in carcere erano disposti a farsi saltare in aria e non in mezzo all'oceano ma vicino a tanta altra gente.
fdb
Lettera 8
Caro Roberto, ho appena visto sul tuo sito il filmato integrale della decapitazione, ti prego di toglierlo, è sconvolgente, lo so che su altri siti si posso vedere le immagini, ma almeno tu cerca di avere rispetto per i famigliari e amici di quel povero ragazzo.
Forse ci sarebbero delle ragioni ancora più importanti ma sono troppo sconvolto per quello che ho visto.
Luca
Lettera 9
Grazie. Avete dimostrato una volta di più di essere una vera fonte libera di informazione, alla faccia di tutti coloro i quali vorrebbero far passare gli italiani per ritardati mentali bisognosi di tutela.
Continuate così
Paolo
Lettera 10
Ritengo totalmente sbagliato il voler divulgare il video dello sgozzamento del prigioniero americano. Prescindo da valutazioni a carattere etico nonché dall'opportunità di mettere a disposizione immagini tanto crude ed efferate (è stato da voi come da altri correttamente segnalata la durezza delle immagini), ma reputo che ciò vada esattamente incontro alle aspettative di coloro i quali hanno compiuto l'omicidio, che non chiedono di meglio che la messa on-line nel mondo occidentale di tali immagini.
Filippo Terzaghi
Lettera 11
non capisco se e' una cosa buona oppure no mettere in rete quello scempio.
Piuttosto metterai in rete il nuovo filmato di Paris?
martino
Lettera 12
Caro Dago, grazie per il coraggio dimostrato nel mostrarci con chi abbiamo a che fare mostrando le orribili foto della decapitazione del cittadino statunitense Nik Berg.
Quelle foto parlano da sole, però mi piacerebbe proprio conoscere il parere in merito del segretario Fassino, uomo di grande moralità e sensibilità incomparabile, non strabica, ci si augura.
GAETANO
Lettera 13
Caro Dago, ho appena visto il brutale filmato dei tagliagole musulmani, che in nome di Allah sgozzano un ragazzo mostrandone la testa come un trofeo.
L'onda emotiva mi spinge naturalmente a pensare: "Sterminiamoli e facciamola finita!", in linea con il Fallaci-pensiero. Un attimo dopo mi trovo a valutare i motivi che spingono un vigliacco a decapitare un uomo legato o alcuni ragazzi con la barba ad esibire pezzi d'israeliano come trofei per le strade di Gaza.
Gli scopi non possono essere solo il terrore o la provocazione degli avversari. C'è altro. C'è l'arretratezza di una civiltà relegata dentro polverosi deserti e sottoposta alla crudezza di regole e governanti da medioevo. Il colonialismo militare ed economico dell'occidente non c'entra nulla. Il 'volemose bene' di tanti nostri politici e opinionisti è impossibile. E' in atto uno scontro di civiltà, come diceva qualche Cassandra. I cambi di regime e l'instaurazione di improbabili democrazie, per quanto condivisibili, si fondano su un presupposto troppo ambizioso e poco realistico: cioè che popolazioni culturalmente impreparate comprendano i valori della libertà e della democrazia. I terzomondisti mi linceranno per un'opinione così netta, ma questo non è tempo di bon ton.
Prima di mostrare la statua della libertà, sarebbe opportuno parlare agli iracheni del Rinascimento, di Siddharta e di Confucio, del secolo dei Lumi, del Romanticismo, dell'architettura neoclassica, di Lincoln, degli orrori di comunismo e fascismo, del femminismo, del terrorismo. Meglio sarebbe se potessero vivere direttamente sulla loro pelle tutti quegli 'ismi', per poi accogliere i tanks come fecero i romani a via dei Fori Imperiali, già via dell'Impero.
La democrazia a Bagdad rischia di diventare l'ennesima versione del libro di Vernes sui viaggi nel tempo. Nel frattempo non abbiamo molte scelte, o imitiamo il principe Vlad impalando pubblicamente alcuni immigrati nostrani presi a caso per ritorsione, come suggeriva Feltri su Libero, oppure combattiamo questa sporca guerra senza l'indignazione pelosa nei confronti dei fatti di Abu Grahib, che ha portato un ex ministro campano dal cognome doppio e un politico famoso soprattutto per la fronte spaziosissima (inutilmente avrebbe detto Craxi) a chiedere dimissioni a raffica nel governo italiano.
Purtroppo le popolazioni dei paesi islamici non hanno la forza e la cultura per ribellarsi a questi macellai e non saranno le utopie e la buona volontà di Gino Strada a permettere un viaggio in avanti nel tempo al miliardo di musulmani insabbiati in un'eterna era buia.
Fabio Venditti
Lettera 14
per cortesia Dago, leva le immagini della decapitazione...grazie..ti prego...
max
Lettera 15
Gentile sig. D'Agostino, mi piacerebbe ricordare a Paolo Liguori che l'Italia e i suoi alleati sono in Iraq in conseguenza di una menzogna colossale dell'amministrazione Bush, al fine non dichiarato di permettere ai petrolieri e alle industrie belliche americane, tra cui la Halliburton, di cui era amministratore delegato il vicepresidente Cheney, di fare affari.
Io so con chi ho a che fare: con un gruppo, una minoranza di americani e uno scodinzolante premier italiano, che hanno distrutto un paese con l'unico scopo di ricostruirlo, senza pensare neanche per un secondo al prezzo di sangue americano, inglese, spagnolo, italiano, iracheno che il delirio della guerra preventiva richiede ogni giorno, ogni ora.
Ho a che fare con bestie che decapitano ostaggi o gli sparano in testa, con bestie che pisciano sui prigionieri o che li tengono nudi al guinzaglio, con bestie che mettono bombe sui treni, con bestie che uccidono bambine irachene ai posti di blocco prendendo la mira.
Ma questa guerra, la più schifosa che ricordi, io non l'ho voluta: sarebbe ora che a pagare il prezzo fosse chi l'ha decisa e non chi l'ha subita.
Stefano, Frosinone
Lettera 16
Mi spiace che abbiate ricevuto mail di protesta per il video sull'omicidio di David Berg. La verità non ha mai fatto male a nessuno, se non a chi mastica balle tutti i giorni. Io, per parte mia, vi ringrazio, non tanto per avere dato a me la possibilità di vedere il video, quanto per averlo reso pubblico. Forse, come dite voi, la libera circolazione di queste immagini può aiutare veramente molte persone a capire, finalmente, con chi abbiamo a che fare; e magari anche a decongestionare l'italico traffico politico dagli umanitaristici sparaballe.
Giuseppe
Lettera 17
Carissimo Dago, vorrei dire anche io la mia riguardo l'orrore di questi giorni in IRAK. Premesso che le torture e gli abusi sono da condannare con veemenza, la decapitazione del cittadino americano ci da l'esatta dimensione di chi sono i "terroristi" e le "canaglie" che si oppongono aon il terrore appunto ad una transizione democratica di quel tormentato paese.
Basta un imam fanatico e qualche centinaio di esagitati armati fino ai denti per sottomettere e far vivere nel terrore migliaia di persone. In fondo, queste persone dimostrano che per loro la vita umana non ha alcun valore (quella degli altri e dei loro "martiri" mandati al macello), tranne ovviemente la loro.
Parecchi di questi esagitati li abbiamo in casa e continuiamo a sottovalutare il problema, come se non ci riguardasse. Inoltre, questa razza di essere viventi che non sono neanche bestie, sembra aver capito il lato debole della politica europea, cioè la paura mascherata da "tolleranza". La storia dovrebbe insegnare qualcosa ai politici di oggi che non ricordano come nacque e si alimentò il fenomeno nazismo, per nulla ostacolato dalle potenze europee dell'epoca, in cerca sempre del possibile dialogo. Certo, il dialogo con un pazzo che voleva sottomettere il mondo e che ha sterminato milioni di individui.
Evidentemente la storia viene sempre trascinata per i capelli e adattata a posizioni di comodo.
Ora vorrei dire ciò che in molti già pensano e che, senza voler fare il menagramo o l'indovino, noi privati cittadini sospettiamo. Sospettiamo, sempre da privati cittadini e del tutto ignari di cosa stia realmente succedendo, che i tre ostaggi italiani ancora in mano alle "bestie" possano essere uccisi il giorno 11 giugno, sempre di fronte alle telecamere, per modificare così anche in Italia il corso politico e intimidire chiunque voglia mettersi di traverso al terrorismo.
Spero e mi auguro che quelli che come me stanno pensando questo possano essere smentiti dai fatti e auguro agli ostaggi e alle loro famiglie di ricongiungersi prestissimo.
Ma siamo davvero sicuri che non siano appunto ostaggi politici con una tragica fine già segnata dal fine ultimo di destabilizzare l'Italia e l'Europa?
Sono un cittadino fiero di essere italiano e dei nostri soldati che hanno veramente nel loro cuore la nobile missione di aiutare i poveri iracheni a trovare una vita degna di essere vissuta. Basta chiederlo ai nostri soldati per capirlo.
Stefano Marezzato
Lettera 18
nel momento più difficile per i governi occidentali implicati direttamente nella sporca faccenda della tortura, ecco lì che spunta, con un tempismo che direi eccezionale (Bush incartato, Blair sull'orlo delle dimissioni per salvare il salvabile), il truce filmato, la decapitazione in diretta.
Ed ecco tutti dai perplessi agli incazzati neri sulle torture, incazzarsi ancora di più per l'inumana ferocia dei terroristi ed ecco la non certo inattesa pioggia di messaggi che suonano come "lo vedete come sono loro? che cosa sono quattro calci in culo (o qualche manganello nel culo) e una legatina al guinzaglio di fronte a quello che abbiamo appena visto"? Oppure, "per certa gente non ci deve essere pietà, vanno trattati come i cani"!
"Occhio per occhi ecc.." Insomma la tortura che ieri suscitava orrore, oggi è il minimo che i terroristi si devono aspettare. E i nostri valori? Quelli di cristiani intendo, quelli di occidentali e democratici, valori invocati ogni giorno come ragion sufficiente per rimanere in Iraq? Oggi non valgono più?
Mi veniva da pensare anche a come sono ben organizzati, in fatto di media, questi quattro scalzacani di terroristi, resistenti o chiamateli come vi pare. è incredibile come in un paese costantemente sotto le bombe, dove regnano l'anarchia e la violenza più assolute, questi se ne stiano tranquillamente a rapire, ammazzare, filmare e smanettare al computer per mandare tutto su internet e riuscire a diffonderlo in tutto il mondo alla velocità del fulmine: esperti PR, esperti comunicazione, esperti webmaster, una rete (internet) efficiente, esperti in videostreaming ecc...: ma vel'immaginate a bagdad?
Gustav der Löwe
Lettera 19
Dago, aiutami tu.
Ho passato anni a studiare la storia e a sentirmi ripetere che dagli errori del passato si impara. E' così che sono cresciuta con ottimismo, pensando che il mondo piano piano sarebbe stato sempre migliore. Un po' ho avuto ragione, ma solo un po'.
Siamo stati capaci di lottare e fare conquiste di civiltà, ma ho paura che non riusciremo mai a fuggire dai nostri istinti più bassi.
Questi istinti non li vedo solo nelle foto delle torture perpetrate dagli americani agli iracheni o dai video di morte degli iracheni contro gli americani.
Capiremo mai che è la guerra la vera fonte di tutto il casino? Che se non ci fosse guerra non ci sarebbero torturati o decapitati?
Che se accusiamo loro di essere barbari, noi, non siamo poi così diversi, perchè i problemi li risolviamo con le armi, quindi con la morte... come loro.
L'inciviltà sta in chi continua a dire loro ci fanno questo e allora noi gli facciamo il mazzo, loro ci fanno il mazzo e noi li castighiamo...
Capiremo prima o poi che così facendo, che così dicendo, che così pensando, ci sarà sempre più sangue a scorrere? e perchè no, un giorno o l'altro potrebbe essere il nostro.
A
Lettera 20
Spero solo che vi denuncino per il video della decapitazione! Vergogna, vergogna, vergogna, nemmeno rispetto per quel povero ragazzo pur di avere contatti da parte dei navigatori.
Non avete pensato che quel video può scaricarlo anche un ragazzino?
Mi fate schifo
Dr. Mauro Gottardi
Dagospia 12 Maggio 2004