PICCOLA POSTA - FLORIS SI FARA' PERDONARE DA BERTINOTTI? - MALATESTA E CEDERNA: STRONCO IL TUO LIBRO CON TANTE SCUSE - MORATTI, ASSUMI TRAP! - ALLAH, ALLAWI - "PUFFONE" RICCA: CARA SIGNORA FRANCA.
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, purtroppo credo di essermi perso gli ultimi 2 o 3 Ballarò, però ho visto quello di ieri. E appunto mi è parso di vedere Bertinotti. Forse per farsi perdonare per lo spazio negato sinora nel suo programma a Rifondazione, Floris ha invitato Bertinotti? Si voleva fare perdonare anche per il libro che ha scritto? Non so se anche nelle ultime puntate ha invitato qualcuno di Rifondazione. Chissà che non inviti le prossime puntate Occhetto o Giulietto Chiesa con qualcuno dei DS! Infine ti sei perso uno scoop! Floris e' padre! Non ho letto nulla a riguardo nel tuo sito, a meno che non mi sia sfuggito...
Anonimo
Lettera 2
Caro Dago, strane recensioni. Stefano Malatesta su Repubblica impiega due colonne (larghe) per dirci alcune cose sul libro "Il grande viaggio" di Giuseppe Cederna, tra cui: che Giuseppe è figlio di Antonio e nipote di Camilla; che il piccolo Cederna lo ha torturato per anni, da molto prima di cominciare a scrivere il libro, per chiedergli consigli preventivi, e così ha fatto con altri; che l'attacco è "pedante"; che la lingua è "mediana"; che il racconto dell'India è dilettantesco ("competenza non professionale"); stoccata finale sui "rinforzini" di Tognazzi in "Amici miei" (bastardodentro!); il tutto lasciando "intatte tutte le capacità di Cederna come narratore". Il dubbio è questo: un povero critico di successo deve per forza recensire il libro di un parente di amici, anche se sfogliandolo in libreria lo avrebbe con piacere accantonato e dimenticato? E se proprio deve, non può semplicemente stroncarlo in una colonna invece di inzepparlo di spiegazioni autoassolutorie sul perché lo deve recensire e perché non può che stroncarlo? Se fossimo al cinema si chiamerebbe "permanenza dell'immagine (dei parenti) sulla retina.
UMar
Lettera 3
Ogni giorno mi collego a DAGOSPIA, e tra le altre cose guardo la foto del giorno, potete spiegarmi con che criterio vengono scelte...mi spiego meglio: da alcuni giorni le foto maschili sono più che esplicite, quelle femminili molto "pudiche", non è che a sceglierle sia un g...
Pietro Bergamelli.
Lettera 4
Ricordate la nazionale italiana allenata da Zoff e finalista agli Europei del 2000.
Il giorno dopo aver perso la finale, l'incontinente Berlusconi, in una conferenza stampa, attaccò Zoff dandogli del "dilettante" e costringendolo alle dimissioni.
Perché, oggi, l'incontinente Berlusconi non rilascia nessun "pensiero" su Trapattoni?
Carlo
Lettera 5
perche' l'Inter e quindi il "mitico" moratti non si affrettano ad assumere come allenatore Trapattoni? Sarà presto disoccupato - causa europei 2004 - quindi disponibile per applicare le sue "fantastiche" teorie di gioco ad una squadra "fantastica" come l'Inter, Vieri incluso. Penso potrebbe essere una grande svolta per tutti loro.
Alex
Lettera 6
Strane notizie passate sotto silenzio. Il nuovo primo ministro dell'Iraq, Iyad Allawi, sarebbe stato dieci anni fa un terrorista. Allawi guidava un gruppo creato dalla CIA, lo Iraqi National Accord che fra il 1992 e il 1995 faceva attentati in Iraq per destabilizzare Saddam.
Gli attentati avrebbero compreso una bomba in un cinema e una bomba contro un autobus scolastico, con la morte di molti bambini. Interrogati in proposito, alcuni veterani della CIA hanno confermato, altri hanno negato, altri hanno confermato ma esprimendo dubbi che le bombe abbiano ucciso nessuno.
Interrogato in proposito, il portavoce di Allawi a Washington, Patrick Theros, si è rifiutato di rispondere. Sarebbe stata una buona domanda da fare ad Allawi nell'intervista apparsa ieri su Il Giornale: "Caro primo ministro, cosa dirà agli irakeni a proposito dell'autobus di bambini fatto scoppiare"?
La fonte di questa notizia è lo International Herald Tribune del 10 giugno. Negli stessi giorni la commissione parlamentare americana conferma che Saddam non c'entra in alcun modo con l'11/9 e non aveva alcun rapporto con al Qaeda.
In altra parole, dopo la guerra a un non terrorista che non aveva armi di distruzione di massa, l'Iraq viene consegnato a uno che forse terrorista lo era davvero.
Roberto Gentili
Lettera 7
Mi chiedo sempre più: spesso ma razza di mondo è questo? Un mondo dove il rispetto della vita è sommerso da teste grondanti di sangue, dove qualcuno fa il poliziotto del mondo e se ne sbatte delle conseguenze, dove i politici si gettano merda addosso a vicenda pur di giungere a mantenere il potere, dove tutti pensano che sculettare in tv sia il massimo dei valori umani e la più nobile delle carriere, dove l'ambiente va a pezzi ma non gli frega niente a nessuno, dove un governo fa di tutto per salvare un gioco di merda fatto di montati e buffoni plurimiliardari ed io sopravvivo con poco più di mille euro al mese.
fuck
oscar 13
Lettera 8
Caro Dago, guarda cosa non si è fatto a Bergamo per una manciata di voti in più.
Nella bianchissima e ormai ex-celodurista Bergamo, qualche aspirante consigliere comunale azzurro non lascia nulla di intentato per raccattare voti. Così tale Claudio Pelis prende carta e penna e invia una letterina a tutti i sacerdoti cittadini. "Sono cattolico, sono il fratello di don Tullio Pellis, che con Padre Angelo, Padre Fausto, Suor Giovanna ed Elvira costituiscono la meravigliosa famiglia in cui sono cresciuto". Nemmeno don Camillo era arrivato a tanto.
ECCO IL TESTO DELLA LETTERA
Stimato Reverendo, pur nell'imbarazzo di "contribuire" all'eccesso di corrispondenza da cui tutti siamo assaliti in questi giorni di campagna elettorale, sento il dovere di rivolgermi ad amici, parenti e conoscenti per segnalare la mia presenza, il 12 e 13 giugno prossimi, tra i candidati di Forza Italia al Consiglio Comunale di Bergamo.
Claudio Pelis
PS= il candidato Pelis al primo turno ha raccolto 129 voti.
Il testo completo su:
www.barsauro.blogspot.com
Lettera 9
Caro Dago, con profonda rabbia e indignazione mi sono trovato a constatare che il cantante Renato Zero - che ha fatto una discreta fortuna predicando premure per gli svantaggiati di ogni categoria umana - non sembra essersi troppo preoccupato dei disabili romani per i quali, nel suo concerto odierno all'Olimpico, non era riservata nessuna area (come normalmente si usa nei concerti) né agevolazioni d'alcun tipo.
Ora il cantante e i suoi organizzatori dovrebbero sapere che la categoria dei 'disabili' è afflitta da una vasta serie di disagi fisici di molteplice natura e diversa entità che attribuisce a tutti coloro che ne sono portatori una vulnerabilità fisica (nel caso di mia sorella - l'osteogenesi imperfetta - un qualsiasi urto, seppur minimo, può comportare una frattura dello scheletro) e una facilità all'affaticamento e, pertanto, è disumano pensare che costoro possano andare sugli spalti assieme a decine di migliaia d'altri spettatori o percorrere lunghe distanze all'interno dell'area del concerto.
Nel concerto odierno nessun membro della "security" sapeva dire dove fosse esattamente l'area d'accesso per i disabili e le informazioni contrastanti hanno provocato una via crucis di molte decine di disabili (alcuni in carrozzina, altri con gravi menomazioni fisiche) che percorrevano avanti e indietro l'intero stadio senza sapere dove appoggiarsi e - comunque - le aree che sembravano destinate ai portatori di handicap (quelle segnate da un cartello) erano già affollate da migliaia di fans esagitatissimi (ovvio che, chi è in carrozzina, con un muro di persone in piedi non può vedere il concerto e rischia la sua incolumità).
Normalmente - nei concerti organizzati da persone con senso della civiltà - vengono allestite delle pedane dove i disabili possono essere protetti e fruire dell'evento; nonché vengono previste delle agevolazioni come l'avvicinamento dei mezzi di trasporto. Nel caso del concerto all'Olimpico di Renato Zero, tutto questo non c'era o - se c'era - nessuno degli addetti ai lavori sapeva dire dove fosse (del resto, ho cercato disperatamente qualcuno dell'organizzazione ma, a quanto pare, non c'era nessuno).
Spero che pubblichiate questa mia lamentela al fine di preavvisare i portatori di handicap ed i loro accompagnatori delle condizioni a cui vanno incontro scegliendo d'andare a vedere Renato Zero all'Olimpico (e forse anche in altri stadi). Questa lettera si rivolge anche all'assessore Gianni Borgna, col chiaro intento di dirgli che i fatti della vita non sono solo canzonette e che gli spettacoli che hanno luogo in città devono essere, quantomeno, concepiti con un fondamento di solidarietà (se proprio non si riesce a farli con civiltà).
Massimo Piesco
Lettera 10
Sono Piero "Puffone" Ricca. In allegato il testo della lettera aperta da me rivolta a Franca Ciampi, relativa all'accusa di brogli elettorali lanciata dal presidente del Consiglio. Chiedo alla Signora Franca di intervenire presso il Presidente per sanzionare pubblicamente, nella sua qualità di rappresentante dell'unita nazionale, un tale comportamento, che rischia di inquinare il momento fondamentale della vita democratica.
Un caro saluto.
Piero Ricca
Milano, 24 giugno 2004
Cara Signora Franca,
l'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri ha messo in dubbio la regolarità delle elezioni europee e amministrative del 12 e 13 giugno scorso.
Si è detto in sostanza vittima di brogli elettorali nel corso di un comizio svoltosi a Sesto San Giovanni lunedì 21 giugno, alla presenza del Ministro della Giustizia e, tra gli altri, di un parlamentare condannato per corruzione.
La devozione che porto a Lei e al Caro Presidente Ciampi mi muove a segnalarLe questo episodio che ritengo particolarmente grave, poiché rischia di inquinare il momento fondamentale della vita democratica, qual è il riconoscimento dell'esito di libere e regolari elezioni.
Già nel 1996 l'attuale Presidente del Consiglio, dopo aver perso le elezioni politiche, motivò la sconfitta accusando gli avversari di brogli elettorali. Ricordo di aver atteso invano che un'Autorità sopra le parti potesse portare una parola di verità su quell'accusa. Ma non accadde nulla e quell'accusa fu assorbita dal chiacchiericcio e poi scivolò via nel silenzio.
Oggi la faccenda è ancora più grave perché questa accusa, per ora immotivata, proviene da uno dei pulpiti istituzionali più alti della Repubblica Italiana, dalla voce del Presidente del Consiglio in carica.
Mi chiedo se sia accettabile che a seminare questi dubbi, a produrre queste lacerazioni sia il massimo rappresentante del Potere Esecutivo, e in particolare un personaggio come l'attuale Presidente del Consiglio che, quando le vince, considera le elezioni un lavacro che rende immuni perfino dalla responsabilità penale; se invece le perde ne contesta arbitrariamente la regolarità.
Mi piacerebbe molto che il Presidente Ciampi intervenisse ricordando a tutti gli italiani che in una Democrazia degna di questo nome chi svolge funzioni pubbliche non può comportarsi in questo modo.
Con profonda osservanza,
Piero Ricca
Dagospia 25 Giugno 2004
Lettera 1
Caro Dago, purtroppo credo di essermi perso gli ultimi 2 o 3 Ballarò, però ho visto quello di ieri. E appunto mi è parso di vedere Bertinotti. Forse per farsi perdonare per lo spazio negato sinora nel suo programma a Rifondazione, Floris ha invitato Bertinotti? Si voleva fare perdonare anche per il libro che ha scritto? Non so se anche nelle ultime puntate ha invitato qualcuno di Rifondazione. Chissà che non inviti le prossime puntate Occhetto o Giulietto Chiesa con qualcuno dei DS! Infine ti sei perso uno scoop! Floris e' padre! Non ho letto nulla a riguardo nel tuo sito, a meno che non mi sia sfuggito...
Anonimo
Lettera 2
Caro Dago, strane recensioni. Stefano Malatesta su Repubblica impiega due colonne (larghe) per dirci alcune cose sul libro "Il grande viaggio" di Giuseppe Cederna, tra cui: che Giuseppe è figlio di Antonio e nipote di Camilla; che il piccolo Cederna lo ha torturato per anni, da molto prima di cominciare a scrivere il libro, per chiedergli consigli preventivi, e così ha fatto con altri; che l'attacco è "pedante"; che la lingua è "mediana"; che il racconto dell'India è dilettantesco ("competenza non professionale"); stoccata finale sui "rinforzini" di Tognazzi in "Amici miei" (bastardodentro!); il tutto lasciando "intatte tutte le capacità di Cederna come narratore". Il dubbio è questo: un povero critico di successo deve per forza recensire il libro di un parente di amici, anche se sfogliandolo in libreria lo avrebbe con piacere accantonato e dimenticato? E se proprio deve, non può semplicemente stroncarlo in una colonna invece di inzepparlo di spiegazioni autoassolutorie sul perché lo deve recensire e perché non può che stroncarlo? Se fossimo al cinema si chiamerebbe "permanenza dell'immagine (dei parenti) sulla retina.
UMar
Lettera 3
Ogni giorno mi collego a DAGOSPIA, e tra le altre cose guardo la foto del giorno, potete spiegarmi con che criterio vengono scelte...mi spiego meglio: da alcuni giorni le foto maschili sono più che esplicite, quelle femminili molto "pudiche", non è che a sceglierle sia un g...
Pietro Bergamelli.
Lettera 4
Ricordate la nazionale italiana allenata da Zoff e finalista agli Europei del 2000.
Il giorno dopo aver perso la finale, l'incontinente Berlusconi, in una conferenza stampa, attaccò Zoff dandogli del "dilettante" e costringendolo alle dimissioni.
Perché, oggi, l'incontinente Berlusconi non rilascia nessun "pensiero" su Trapattoni?
Carlo
Lettera 5
perche' l'Inter e quindi il "mitico" moratti non si affrettano ad assumere come allenatore Trapattoni? Sarà presto disoccupato - causa europei 2004 - quindi disponibile per applicare le sue "fantastiche" teorie di gioco ad una squadra "fantastica" come l'Inter, Vieri incluso. Penso potrebbe essere una grande svolta per tutti loro.
Alex
Lettera 6
Strane notizie passate sotto silenzio. Il nuovo primo ministro dell'Iraq, Iyad Allawi, sarebbe stato dieci anni fa un terrorista. Allawi guidava un gruppo creato dalla CIA, lo Iraqi National Accord che fra il 1992 e il 1995 faceva attentati in Iraq per destabilizzare Saddam.
Gli attentati avrebbero compreso una bomba in un cinema e una bomba contro un autobus scolastico, con la morte di molti bambini. Interrogati in proposito, alcuni veterani della CIA hanno confermato, altri hanno negato, altri hanno confermato ma esprimendo dubbi che le bombe abbiano ucciso nessuno.
Interrogato in proposito, il portavoce di Allawi a Washington, Patrick Theros, si è rifiutato di rispondere. Sarebbe stata una buona domanda da fare ad Allawi nell'intervista apparsa ieri su Il Giornale: "Caro primo ministro, cosa dirà agli irakeni a proposito dell'autobus di bambini fatto scoppiare"?
La fonte di questa notizia è lo International Herald Tribune del 10 giugno. Negli stessi giorni la commissione parlamentare americana conferma che Saddam non c'entra in alcun modo con l'11/9 e non aveva alcun rapporto con al Qaeda.
In altra parole, dopo la guerra a un non terrorista che non aveva armi di distruzione di massa, l'Iraq viene consegnato a uno che forse terrorista lo era davvero.
Roberto Gentili
Lettera 7
Mi chiedo sempre più: spesso ma razza di mondo è questo? Un mondo dove il rispetto della vita è sommerso da teste grondanti di sangue, dove qualcuno fa il poliziotto del mondo e se ne sbatte delle conseguenze, dove i politici si gettano merda addosso a vicenda pur di giungere a mantenere il potere, dove tutti pensano che sculettare in tv sia il massimo dei valori umani e la più nobile delle carriere, dove l'ambiente va a pezzi ma non gli frega niente a nessuno, dove un governo fa di tutto per salvare un gioco di merda fatto di montati e buffoni plurimiliardari ed io sopravvivo con poco più di mille euro al mese.
fuck
oscar 13
Lettera 8
Caro Dago, guarda cosa non si è fatto a Bergamo per una manciata di voti in più.
Nella bianchissima e ormai ex-celodurista Bergamo, qualche aspirante consigliere comunale azzurro non lascia nulla di intentato per raccattare voti. Così tale Claudio Pelis prende carta e penna e invia una letterina a tutti i sacerdoti cittadini. "Sono cattolico, sono il fratello di don Tullio Pellis, che con Padre Angelo, Padre Fausto, Suor Giovanna ed Elvira costituiscono la meravigliosa famiglia in cui sono cresciuto". Nemmeno don Camillo era arrivato a tanto.
ECCO IL TESTO DELLA LETTERA
Stimato Reverendo, pur nell'imbarazzo di "contribuire" all'eccesso di corrispondenza da cui tutti siamo assaliti in questi giorni di campagna elettorale, sento il dovere di rivolgermi ad amici, parenti e conoscenti per segnalare la mia presenza, il 12 e 13 giugno prossimi, tra i candidati di Forza Italia al Consiglio Comunale di Bergamo.
Claudio Pelis
PS= il candidato Pelis al primo turno ha raccolto 129 voti.
Il testo completo su:
www.barsauro.blogspot.com
Lettera 9
Caro Dago, con profonda rabbia e indignazione mi sono trovato a constatare che il cantante Renato Zero - che ha fatto una discreta fortuna predicando premure per gli svantaggiati di ogni categoria umana - non sembra essersi troppo preoccupato dei disabili romani per i quali, nel suo concerto odierno all'Olimpico, non era riservata nessuna area (come normalmente si usa nei concerti) né agevolazioni d'alcun tipo.
Ora il cantante e i suoi organizzatori dovrebbero sapere che la categoria dei 'disabili' è afflitta da una vasta serie di disagi fisici di molteplice natura e diversa entità che attribuisce a tutti coloro che ne sono portatori una vulnerabilità fisica (nel caso di mia sorella - l'osteogenesi imperfetta - un qualsiasi urto, seppur minimo, può comportare una frattura dello scheletro) e una facilità all'affaticamento e, pertanto, è disumano pensare che costoro possano andare sugli spalti assieme a decine di migliaia d'altri spettatori o percorrere lunghe distanze all'interno dell'area del concerto.
Nel concerto odierno nessun membro della "security" sapeva dire dove fosse esattamente l'area d'accesso per i disabili e le informazioni contrastanti hanno provocato una via crucis di molte decine di disabili (alcuni in carrozzina, altri con gravi menomazioni fisiche) che percorrevano avanti e indietro l'intero stadio senza sapere dove appoggiarsi e - comunque - le aree che sembravano destinate ai portatori di handicap (quelle segnate da un cartello) erano già affollate da migliaia di fans esagitatissimi (ovvio che, chi è in carrozzina, con un muro di persone in piedi non può vedere il concerto e rischia la sua incolumità).
Normalmente - nei concerti organizzati da persone con senso della civiltà - vengono allestite delle pedane dove i disabili possono essere protetti e fruire dell'evento; nonché vengono previste delle agevolazioni come l'avvicinamento dei mezzi di trasporto. Nel caso del concerto all'Olimpico di Renato Zero, tutto questo non c'era o - se c'era - nessuno degli addetti ai lavori sapeva dire dove fosse (del resto, ho cercato disperatamente qualcuno dell'organizzazione ma, a quanto pare, non c'era nessuno).
Spero che pubblichiate questa mia lamentela al fine di preavvisare i portatori di handicap ed i loro accompagnatori delle condizioni a cui vanno incontro scegliendo d'andare a vedere Renato Zero all'Olimpico (e forse anche in altri stadi). Questa lettera si rivolge anche all'assessore Gianni Borgna, col chiaro intento di dirgli che i fatti della vita non sono solo canzonette e che gli spettacoli che hanno luogo in città devono essere, quantomeno, concepiti con un fondamento di solidarietà (se proprio non si riesce a farli con civiltà).
Massimo Piesco
Lettera 10
Sono Piero "Puffone" Ricca. In allegato il testo della lettera aperta da me rivolta a Franca Ciampi, relativa all'accusa di brogli elettorali lanciata dal presidente del Consiglio. Chiedo alla Signora Franca di intervenire presso il Presidente per sanzionare pubblicamente, nella sua qualità di rappresentante dell'unita nazionale, un tale comportamento, che rischia di inquinare il momento fondamentale della vita democratica.
Un caro saluto.
Piero Ricca
Milano, 24 giugno 2004
Cara Signora Franca,
l'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri ha messo in dubbio la regolarità delle elezioni europee e amministrative del 12 e 13 giugno scorso.
Si è detto in sostanza vittima di brogli elettorali nel corso di un comizio svoltosi a Sesto San Giovanni lunedì 21 giugno, alla presenza del Ministro della Giustizia e, tra gli altri, di un parlamentare condannato per corruzione.
La devozione che porto a Lei e al Caro Presidente Ciampi mi muove a segnalarLe questo episodio che ritengo particolarmente grave, poiché rischia di inquinare il momento fondamentale della vita democratica, qual è il riconoscimento dell'esito di libere e regolari elezioni.
Già nel 1996 l'attuale Presidente del Consiglio, dopo aver perso le elezioni politiche, motivò la sconfitta accusando gli avversari di brogli elettorali. Ricordo di aver atteso invano che un'Autorità sopra le parti potesse portare una parola di verità su quell'accusa. Ma non accadde nulla e quell'accusa fu assorbita dal chiacchiericcio e poi scivolò via nel silenzio.
Oggi la faccenda è ancora più grave perché questa accusa, per ora immotivata, proviene da uno dei pulpiti istituzionali più alti della Repubblica Italiana, dalla voce del Presidente del Consiglio in carica.
Mi chiedo se sia accettabile che a seminare questi dubbi, a produrre queste lacerazioni sia il massimo rappresentante del Potere Esecutivo, e in particolare un personaggio come l'attuale Presidente del Consiglio che, quando le vince, considera le elezioni un lavacro che rende immuni perfino dalla responsabilità penale; se invece le perde ne contesta arbitrariamente la regolarità.
Mi piacerebbe molto che il Presidente Ciampi intervenisse ricordando a tutti gli italiani che in una Democrazia degna di questo nome chi svolge funzioni pubbliche non può comportarsi in questo modo.
Con profonda osservanza,
Piero Ricca
Dagospia 25 Giugno 2004