L'ULTIMA BEFFA DI KIT CAT - PER VEDERE UN BLUFF DA 100 EURO, IL DIRETTORE SILURATO DA BERLUSCONI COSTRINGE PIERTIRCHIO A METTERE SUL PIATTO 61,5 MILIONI (16,5 IN PIU' DELL'OFFERTA BASE) - MA MEDIASET DEVE FARE TOP-SHARE PER VENDERE UN ALTRO 20% ENTRO L'AN

Il CdA Rai aveva già deciso di non partecipare all'asta dei diritti sportivi che permettono di mandare in onda "90esimo Minuto" e "Stadio Sprint": i gol delle partite non valevano la candela di 45 milioni di euro; per un piattino di lenticchie, portiamoci a casa la Coppa Italia, i diritti radiofonici (per quello che valgono: non c'è radiolina locale che non trasmetta le partite) e la Serie B. In assoluta segretezza, su indicazione di Antonio Marano, responsabile dei diritti sportivi, e con l'esplicito assenso di Kit Cat, che si vuole togliere uno sfizio prima di togliere il disturbo, si architetta il tiro mancino. Partecipiamo all'asta, certo, cercheremo di mantenere gli highlights, sicuro.

Una beffa che si traduce con un'offerta da 100 euro. Un bluff che costringe Piertirchio Berlusconi - già scottato dallo scippo Rai sui diritti della Champions - a mettere in busta chiusa la cifra astronomica di 61,5 milioni di euro - 16,5 in più dell'offerta base. Così Canale 5 si cucinerà il suo "90esimo Minuto" per la gioia di Ilaria D'Amico e lo scorno di Paoletta Ferrari.



Però l'operazione Mediaset deve essere soppesata anche da un altro punto di vista. La furia di strappare Bonolis, spegnere "Affari Tuoi" (per questo è stato arruolato Meocci), e buttare milioni per i diritti sportivi ha a valle un piano che deve portare le reti del Biscione al massimo dei risultati di ascolto.

Entro il 2005 - secondo fonti ben informate - Berlusconi metterà sul mercato, cioè in mani amiche e sodali, un altro 20 per cento al fine di trasformare Mediaset in una public company, come più volte ha prefigurato Confalonieri. Dopodichè, le vie di Arcore diventeranno telefoniche...


Dagospia 30 Luglio 2005