POLITIKOM - L'ARRESTO DI CRESPI OSTACOLA OMBRETTA COLLI - IL LATO DEBOLE DEL MACHO CASINI - IN TAXI LA CAMPAGNA ELETTORALE DI MASTELLA - CIAMPI DIZIONARIO - PER IL DIRETTORE DEL WASHINGTON POST IL CAPO DEL GOVERNO ITALIANO SI CHIAMA BERTOLUCCI.

1 - Firmato l'avviso di garanzia per Antonio Fazio, governatore della Banca d'Italia. Il procuratore aggiunto Achille Toro ha apposto la propria firma al documento e ha convocato un ufficiale giudiziario per la notifica. Il reato per il quale procede la Procura della Repubblica di Roma è quello di abuso d'ufficio. L'avviso di garanzia per il Governatore della Banca d'Italia contiene la contestuale convocazione a comparire. La notifica dell'avviso di garanzia avviene nello studio del professor Franco Coppi, difensore del Governatore Antonio Fazio.

(Antonio Fazio -U.Pizzi)


2 - Da Il Velino - Da oggi, a Roma, la candidatura alle Primarie di Clemente Mastella viaggerà in taxi. La fotografia del segretario dei Popolari-Udeur con lo slogan "dritto al centro, la direzione giusta per il Paese" campeggerà sul retro dei copripoggiatesta di trecento autovetture gialle che in queste ultime due settimane hanno accettato di portare in giro per la città la candidatura di Mastella. L'iniziativa pubblicitaria è stata messa a punto da circa duecento professionisti romani - che nei giorni scorsi hanno costituito un Comitato per sostenere la campagna elettorale del leader del Campanile - e, presente lo stesso Mastella, verrà presentata questa sera a Valle Giulia - alle 19,30 - al Caffè delle Arti in via Antonio Gramsci 73.

(Clemente Mastella-U.Pizzi)


3 - Da Affari Italiani (www.affaritaliani.it) - Bionda, occhi verdi, vestita di nero, pantaloni e maglia attillati, giubbotto di pelle rosso e tacchi molto, molto alti. La nostra inviata, Sara
Rossi, scendeva le scale del palazzo Ducale di Venezia, anzi - ammette - "mi stavo catapultando giù a causa del tacco 10". Ma doveva braccare in tutti i modi il presidente della Camera e rubargli un paio di battute, dovere di ogni giornalista che si rispetti. E invece è stato Casini a fare la battuta a lei.

Il Presidente prende per il braccio la nostra inviata: "Eh.signorina stia attenta perché con questi tacchi e meglio che si attacchi a me". Il primo colpo è stato dato. Sara Rossi è imbarazzata, ma ha in mente il suo obbligo informativo. Continua a seguirlo insieme agli altri giornalisti, quasi tutti maschietti. La "dichiarazione" arriva in fondo alla scalinata, quando Casini inizia a "concedersi ai giornalisti". E tra legge elettorale, sistema
proporzionale, dialogo con la sinistra. ecco che arriva il colpo finale. Guarda la nostra Sara e poi: "Certo - rivolgendosi ai giornalisti maschi - se ci sono in giro colleghe così belle.". E' fatta, è una dichiarazione d'amore. Sara hai fatto colpo!

(La bella Sara Rossi)


4 - Intervistato per "Libero" da Anna Corradini Porta, Leo Downie, il direttore del "Washigton Post" confonde ripetutamente il nome di Berlusconi con quello di Bertolucci, il regista italiano conosciutissimo in America soprattutto dopo la messe di Oscar vinta dal suo "Ultimo Imperatore". Non male per uno dei quotidiani più autorevoli del mondo.

Vogliamo parlare della politica italiana e dei suoi vertici? Visti da oltreoceano come vi appaiono?
«Questo non saprei dirglielo. So che Bertolucci, il vostro presidente del consiglio, avrebbe bisogno di maggior autonomia, di un potere alla Blair o alla Thatcher. Solo con un potere forte si possono prendere decisioni forti».

II nostro presidente del consiglio è molto amico di Bush. Anche voi della stampa lo considerate tale?
«Bertolucci è certo un alleato leale sul quale il nostro presidente può contare. Per dire di più dovrei conoscerlo personalmente e ciò non è ancora accaduto».



Scusi direttore quando lei dice Bertolucci intende Berlusconi, l suppose?
«Berlusconi? Si certo, Berlusconi naturalmente. I'm sorry».

(Bernardo Bertolucci)


5 - L'Ansa racconta che "a pochi mesi dalla fine del Settennato di Carlo Azeglio Ciampi, arriva in libreria un dizionario delle parole-chiave usate in questi anni nei discorsi del presidente della Repubblica. Lo ha realizzato Dino Pesole, un giornalista del 'Sole 24 Ore' che segue Ciampi da quando era ministro del Tesoro. Il libro sara' distribuito nelle scuole romane con una
iniziativa del presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra ('Ciampi-Dizionario della democrazia', edizioni Sanpaolo, pp.313)".

6 - (Agi) - Il gruppo Ds di Palazzo Madama ha designato il senatore Luciano Modica a componente della commissione di Vigilanza Rai al posto del senatore Claudio Petruccioli, dimessosi dall'organismo bicamerale, di cui era presidente, dopo la nomina a presidente della Rai la scorsa estate.

(Claudio Petruccioli e Renzo Foa-U.Pizzi)


7 - Da Il Velino - Non si può certo dire che l'avvio della campagna elettorale per le elezioni del sindaco di Milano della già "Signora Provincia" Ombretta Colli sia cominciata sotto i migliori auspici. Dopo aver incassato la solidarietà (un poco pelosa) da parte dei suoi ex colleghi di FI, grandi manifestazioni di simpatia e attenzione da parte di entrambi gli schieramenti, è arrivata, inaspettatamente, la tegola che potrebbe compromettere la sua corsa alla poltrona di sindaco: l'arresto di Luigi Crespi, sondaggista e vero e proprio guru della campagna elettorale della Colli. L'accusa di bancarotta fraudolenta si riferisce a fatti e tempi ben lontani, ai tempi in cui Crespi ricopriva la carica di ad della Hdc-Datamedia e pare, questa l'accusa, aver distratto circa 12 milioni di euro dalle casse della società.

Balzato agli onori della cronaca nel 2001 per l'idea del famoso "contratto con gli italiani" suggerito e poi adottato dal premier Silvio Berlusconi nella campagna elettorale, Crespi vanta, tra le diverse amicizie, un rapporto stretto, anche lui lodigiano, con Beppe Fiorani, l'ex presidente della banca Popolare di Lodi. Negli ultimi tempi si è riciclato quale "stratega elettorale". In questa veste è apparso, non più tardi di lunedì scorso, sugli schermi di Telelombardia a fianco di Ombretta Colli. Presentato come il suo esperto e suggeritore della campagna elettorale, nella cura dell'immagine e delle azioni di comunicazioni, Crespi in quell'occasione era tornato, brevemente, al suo vecchio mestiere. Presentando un sondaggio che, secondo le sue stime, accreditava alla Colli un consenso tra i milanesi pari al dodici per cento. Per Luigi Crespi pare scontata la brusca interruzione della nuova attività. Per la "Signora Provincia", ancora una volta, un incidente di percorso che richiama alla memoria i mesi tribolati della sua campagna elettorale per le provinciali, dove scoppiò dirompente il caso "Gavio-Serravalle".

(Ombretta Colli-U.Pizzi)



Dagospia 03 Ottobre 2005