LA MARCIA SU ROMA DI BONOLIS - "ER PENOMBRA" CHE ABBIAMO ATTRAVERSATO: "MEDIASET NON PUO' FARSI UMILIARE E RICATTARE DA UN SUO COLLABORATORE, CHE TRA L'ALTRO HA USATO UNO SPAZIO TV PER FINI PERSONALI'' - ROGNONI NON SI E' DIMESSO.

1 - CDR SPORT MEDIASET, NEL POMERIGGIO ASSEMBLEA DEI GIORNALISTI
(ANSA)
- Prosegue l'agitazione dei giornalisti di Sport-Mediaset, che in seguito agli sviluppi del caso Bonolis-'Serie A' terranno oggi pomeriggio un'assemblea di redazione. In un comunicato del cdr che, come anticipato, viene letto oggi nel corso dei tg Mediaset, e' detto che ''i giornalisti di Sport-Mediaset continuano lo stato d'agitazione sindacale, dopo le esternazioni di ieri del conduttore di 'serie A', secondo le quali il programma verra' spostato a Roma. Premesso che e' inaccettabile che l'azienda deleghi la comunicazione editoriale ad un conduttore televisivo, siamo ancora in attesa di un chiarimento formale su questo argomento''.

''Essendo Serie A un programma della testata giornalistica
Sport Mediaset - prosegue il comunicato -, il contratto di lavoro prevede che qualsiasi modifica del lavoro redazionale sia concordata con l'organismo sindacale di rappresentanza. Si configurerebbe dunque una violazione del contratto nazionale. In tal caso la redazione si riserva di tutelare i propri diritti con gli strumenti legali e sindacali che l'assemblea dei giornalisti riterra' necessari''. ''Considerati anche gli insulti in diretta tv ad un suo dirigente e nostro direttore - conclude il comunicato-, ribadiamo che un'azienda grande e seria come Mediaset non puo' farsi umiliare e ricattare da un suo collaboratore, che tra l'altro ha usato uno spazio televisivo per fini personali''.

2 - LINGUAGGIO DI STAMPO CAMORRISTICO
Alberto Guarnieri per "Il Messaggero"

Dicono che "Er Penombra", nel momento in cui Paolo Bonolis gli ha dedicato questo appellativo (che a Mediaset, c'è da scommettere, gli resterà come marchiato a fuoco) abbia scagliato il telefonino contro il muro. Ettore Rognoni, figlio del mitico conte Alberto che fondò il "Guerinsportivo", non sarà un mostro di simpatia, ma da qui a definirlo un personaggio che non va d'accordo nemmeno con se stesso, e farlo in diretta davanti a qualche milione di persone ce ne corre.

E la sua redazione ha reagito con decisione. Chi fosse Er Penombra lo ha rivelato al grande pubblico Sandro Piccinini, il conduttore di "Controcampo", che, scusandosi per l'"invasione di campo", si è preso la briga di rispondere a Bonolis in diretta, confermando lo stato di agitazione della redazione sportiva, annunciato ufficialmente da un comunicato.

Lasciata all'azienda la possibilità di sanare la situazione («da Mediaset non abbiamo avuto comunicazioni ufficiali»), Piccinini ha ricordato a Bonolis che «offendendo il nostro direttore ci ha offesi tutti» e, in contrappunto alla penombra, ha detto al conduttore che «forse troppa luce dà alla testa». Oggi il Cdr della testata sportiva Mediaset si riunisce e chiede di incontrare l'azienda.
Sul piatto scioperi e forse la possibilità di clamorose dimissioni. Intanto Mughini, sempre in diretta, ha rincarato la dose accusando Bonolis di dire «cose miserabili, con un linguaggio di stampo camorristico».



Rognoni non ama le luci della ribalta. Non come Bonolis, che non le ama solo quando non si parla bene di lui. Per questo il direttore dello sport Mediaset non dà interviste, e non fa comunicati. In questi giorni, di fronte agli attacchi non certo raffinati del manager di Bonolis Lucio Presta non ha reagito. Non lo ha fatto nemmeno quando è stato diffuso il pettegolezzo che Monica Vanali sarebbe stata raccomandata per sostituire Paolino in quanto sua fidanzata.

Questa volta però "Rognoni-penombra" sembra intenzionato a combattere a viso aperto. E sarà una battaglia dura. La prima reazione di Mediaset, diffusa prima dell'intervento di Piccinini, non è infatti certo di gradimento del direttore dello Sport. E infatti è stata ignorata in trasmissione. «"Serie A" prosegue con la conduzione di Paolo Bonolis e con il prezioso lavoro giornalistico di Sport Mediaset - dice la nota - Bonolis ha chiesto di poter trasferire lo studio da Milano a: Roma per un'ottimizzazione dei propri impegni professionali. In quanto alle dichiarazioni avvenute oggi nel corso di "Serie A", Mediaset prende le distanze da tutti i riferimenti indiretti alle persone che restano quindi opinioni personali».

Tutto qui. E sembra poco. E' quasi il meglio invece per un Bonolis che ha voluto far capire subito come andranno le cose in futuro. Ha invitato in trasmissione tutti i giornalisti invisi a Rognoni. Da Marino Bartoletti a Massimo De Luca, da Toni Damascelli ad Ivan Zazzaroni. Il "quartetto Cetra", come lo ha chiamato Bonolis, si è mosso per la verità assai bene. E se oggi gli ascolti daranno ragione al conduttore (come è facile, visto l'annuncio a sorpresa "centellinato") per Er Penombra non sarà facile mantenere la linea dura. E Monica Vanali dovrà attrezzarsi mestamente per prendere settimanalmente l'aereo per Roma.

Che finirà così - visto che un accordo siglato da Piersilvio Berlusconi è difficilmente modificabile - lo si potrebbe intuire già dalla mesta espressione mostrata ieri in diretta della giornalista, impietosamente inquadrata da un regista che certo tifa Bonolis. Ma chi decide per una volta di uscire dalla penombra non lo fa certo per arrendersi facilmente. La sensazione generale a Mediaset ieri sera intorno alla mezzanotte era che tutti si erano spinti troppo avanti. E le critiche in video di Piccinini contro alcune scelte giornalistiche di "Serie A" («Bonolis ha invitato il sindaco Albertini a far coppia col calciatore Albertini») facevano dire a un dirigente: «Ieri sera sembravamo la Rai di Santoro».


Dagospia 07 Novembre 2005