CUTULI POST-MORTEM/3 - E COME LAPIDE, FICTION E PETTEGOLEZZI SULLA VITA PRIVATA. MA LASCIATELA IN PACE.

Norma Rangeri per il Manifesto
Magari è vero, come diceva l'altra sera Luisa Morgantini a Porta a Porta, che americani e inglesi, commentando ironicamente il modo («ne avete fatto una Lady D») con cui i media italiani hanno trattato la morte di Maria Grazia Cutuli, hanno manifestato una punta di razzismo. Ma sarebbe stato il caso di aggiungere, subito dopo, che noi gliene abbiamo offerto l'occasione. Per esempio scavando a piene mani e indulgendo nella vita privata della giovane giornalista siciliana, usando per lei parole come «seduzione» e «bellezza», sciorinando frasi tipo «tormentata ma senza nulla di mascolino» oppure osservando che «vestiva alla Prada», «era castana virata al biondo». Per esempio soffermandosi sulla sua storia sentimentale con un collega, fino al punto estremo, toccato da un giornale siciliano (quello più letto da amici e parenti) in cui ci si augurava che, almeno, lei e il suo amico, fossero morti mano nella mano.

Altro che fare i complimenti ai media «che hanno saputo cogliere l'emozione» come diceva Maria Latella, firma del Corriere della Sera, anche lei ospite del salotto di Vespa. Altro che «strumentalizzazione misera degli inglesi» come sottolineava Giovanna Melandri insieme al sottosegretario Margherita Boniver. Fosse morto un giornalista italiano non avremmo avuto tutta questa melassa, non avremmo indagato sulla sua vita sentimentale. Del resto basta ricordare la differenza con cui venne registrato l'assassinio in Cecenia del giornalista Antonio Russo, per avere un'idea di quanto abbia contato che in questo caso i media avessero una donna da raccontare.

E non c'entra l'impatto, il coinvolgimento e «l'importanza» tutta affatto diversa di questa guerra con quelle che l'hanno preceduta, c'entra il modo in cui la piccola provincia italiana ha reagito all'idea che «anche» una donna potesse subire lo stesso destino tragico toccato in sorte a tanti colleghi uomini. Centra lo sguardo maschile che non è sfuggito al recente congresso della Fnsi, dove, per iniziative delle delegate, se ne è parlato criticandone la disarmante arretratezza.


CUTULI POST-MORTEM/1
CUTULI POST-MORTEM/2


Dagospia.com 28 Novembre 2001