STROMBOLI, MON AMOUR - HABITUE' DELL'ISOLA, ASSENTE PER OVVII MOTIVI DI SECURITY, GIORGIO NAPOLITANO PARTECIPA VIA TELEFONO AL TRAMONTO-MUSICALE DI ALBERTO CONTRI - GASATI, GLI OSPITI SI AUTOTASSANO PER INVIARE AL QUIRINALE LE TAMMURIATE DEI DAMADAKA.

C'è chi le Eolie (oggi improvvisamente diventate di "isole del potere") le ha scoperte da tempo. A Filicudi i cugini Giovanni Minoli e Giovanna Melandri, a Salina Alberto La Volpe e Claudio Sabelli Fioretti, a Lipari Marcello e Anna Sorgi, a Stromboli Giorgio e Clio Napolitano.

(La vista mozzafiato)


Nella sua casa sulle pendici del vulcano, sepolta tra gli ulivi e con una vista mozzafiato, da molti anni l'ex consigliere Rai Alberto Contri, ora Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso e Amministratore Delegato di Rainet,

scodella ogni ferragosto al tramonto ad un gruppo selezionato di appassionati un concerto di musiche da lui scelte e illustrate agli invitati che ammirano in silenzio per due ore il piano-sequenza del sole che si tuffa in mare ascoltando la musica. Fra gli ospiti di questo rito, ogni estate non mancavano mai in prima fila sul terrazzo di Contri proprio Clio e Giorgio Napolitano.

(Paolo Ferrari e Alberto Contri alla luce delle pile curano la regia della serata)


Quest'anno, assenti per ovvii motivi di security il neo-Presidente e la First Lady, tra gli aficionados c'erano la scrittrice Lidia Ravera, la giornalista Marcella Ciarnelli, lo scenografo Angelo Poli, la pr Silla Simonini, l'architetto Mauro Severi, Lorenzo Pallesi, Elena e Roberto Levi, Renato Parascandolo, oltre all'enfant gatè della finanza italiana Gianluca Verzelli (Paribas), anche lui con casa a Stromboli da molti anni. Tutti seduti sui terrazzi, in giardino e persino sui tetti della vecchia casa eoliana.

(Gli ospiti sui tetti)


C'era anche il vicino di casa Paolo Ferrari, che si è prestato volentieri a leggere alcuni testi di Dayna Kurtz, Neil Young e Bruce Springsteen le cui canzoni erano nella scaletta dedicata al recupero della cultura "cajun" della vecchia New Orlèans.

(Un momento della tammurriata con i Damadakà)


Poiché tutti gli ospiti provenienti dalle varie regioni portano da sempre in omaggio qualcosa di cucinato in casa secondo le ricette di famiglia, la seconda parte del concerto si trasforma in un banchetto della cucina tradizionale italiana.molto più gradito dello stereotipato catering delle feste dei soliti potenti nottambuli e fracassoni in stile bullonaire.

(Un momento della tammurriata con i Damadakà)


Non potendo partecipare al rito lontano-dalla pazza-folla al quale era molto affezionato (gnam-gnam compreso), con gran sorpresa di tutti - in pieno concerto - il Presidente ha telefonato al padrone di casa per testimoniare la sua nostalgia per l'evento strombolano e per informarsi della scaletta musicale di quest'anno.

(Uno dei terrazzi con i silenziosi ascoltatori)


Musica interrotta, applausi entusiasti degli astanti.e una quantità di scommesse sul sicuro ritorno a Stromboli della coppia presidenziale l'anno venturo.

(Gli ospiti sui tetti)


La serata si è conclusa con un'altra sorpresa: una indiavolata tammuriata del gruppo di musica popolare "Damadakà" che hanno trascinato a ballare alcune ospiti partenopee ancora capaci di muovere i passi secondo i canoni dell'antica danza popolare. La freschezza del gruppo di giovani musicisti è talmente piaciuta, che gli ospiti hanno deciso seduta stante di autotassarsi per fare un regalo ai loro amici Napolitano: inviare al Quirinale i "Damadaka" per eseguire le loro tammurriate napoletane per la coppia presidenziale notoriamente affezionata alla città natale del Presidente.

(Alberto Contri illustra agli ospiti le musiche scelte per la serata)






Dagospia 16 Agosto 2006