SUL CASO TELECOM (TITOLO IN FORTE CALO) INDAGA LA CONSOB - IL SANPAOLO E QUELLA QUOTA DEL LINGOTTO - FASTWEB: ESCLUSO SCAMBIO AZIONARIO CON VODAFONE - MODIANO: FONDO MANDARIN - KILLER FINANZIARI ALL'OPERA - CONSOB IN ALLERTA SUL CASO CARIPARMA.
1 - SUL CASO TELECOM INDAGA CONSOB
Fonte Tgfin (www.tgfin.it) - Il titolo Telecom Italia, in forte calo. Alle 15.04 perdeva il 2,15%, scambiato a 2.18 contro i 2.22 dell'apertura.
È sempre più bufera sul caso Telecom. Si accendono i toni dello scontro tra governo e il gruppo guidato da Tronchetti Provera. Le polemiche, partite dal piano di riassetto Telecom, si sono spostate poi su piano "top secret" che i membri dello staff del premier avrebbero inviato a Tronchetti, con uno studio accurato circa la separazione dell'intera rete Telecom. E ora sull'intera vicenda vuole indagare anche la Consob.
La commissione di vigilanza sulla Borsa, infatti, vorrebbe esaminare la vicenda in tutti i suoi aspetti: dall'esame della questione del controllo societario, all'andamento del titolo, all'operatività del gruppo.
Questo anche alla luce dei forti movimenti che le azioni della galassia Telecom stanno registrando sul mercato di Piazza Affari.
Oltre alla Consob anche l'Authority per le Comunicazioni vuole vederci chiaro. Il presidente Calabrò, nell'attesa di conoscere i dettagli dell'operazione, ha chiesto un'audizione formale con i vertici del gruppo Telecom. La separazione societaria della rete di accesso potrebbe infatti portare ad un alleggerimento della regolamentazione ex-ante.
2 - IL SANPAOLO E QUELLA QUOTA DEL LINGOTTO.
Da "MF-Milano Finanza" - Il 20 gennaio del 2006 il Sanpaolo Imi ha venduto a 7,7 euro per azione il 3,55% della Fiat, circa 38,8 milioni di titoli, eredità del prestito convertendo. E ha realizzato una plusvalenza di 12 milioni di euro. Nel frattempo la partecipazione storica dello 0,84% (circa 9,2 milioni di azioni in portafoglio attraverso Imi investimenti) è stata rivalutata al fair value per 26 milioni di euro, come spiega la relazione semestrale, ed è iscritta in bilancio per 95 milioni di euro. Se per ipotesi piazza San Carlo avesse collocato ieri sul mercato a 11,95 euro la quota residua (che è inserita nella posta «Attività finanziaria disponibile per la vendita») avrebbe incassato una plusvalenza di 14,9 milioni. Cioè quasi tre milioni di euro in più rispetto a gennaio, pur cedendo una partecipazione oltre quattro volte inferiore. A volte bisogna fare i conti con la fretta.
3 - ACCORDO VODAFONE-FASTWEB PER INTEGRAZIONE FISSO-MOBILE.
(Apcom) - Vodafone Italia e Fastweb hanno stretto un accordo commerciale per il lancio di 'Vodafone Casa-Fastweb' per l'integrazione dei servizi di telefonia fisso-mobile: si tratta di un'offerta che consente l'utilizzo da casa del telefonino per tutte le chiamate ai numeri fissi e mobili secondo il tariffario della telefonia fissa ed un modem adsl per l'accesso alla banda larga, attraverso l'utilizzo della rete in fibra ottica di Fastweb. Ad annunciare l'accordo questa mattina, a Milano, Pietro Guindani, a.d. di Vodafone Italia, e Stefano Parisi, a.d. di Fastweb. I due amministratori delegati hanno spiegato che ai clienti delle due società verrà offerto anche il pacchetto 'Vodafone Infinity Fastweb', un'offerta convergente per le chiamate tra i numeri mobili di Vodafone e quelli fissi di Fastweb. In futuro è in programma anche il lancio di prodotti destinati alla clientela business ed una serie di attività commerciali per i nuovi clienti entranti.
"Con l'accordo di oggi - ha detto Guindani - diventiamo la prima compagnia mobile ad offrire anche un servizio di adsl, abbinato al servizio di telefonia mobile Vodafone Casa. La collaborazione con Fastweb testimonia che solo la competizione assicura innovazione". "Fastweb - ha aggiunto Parisi - presenta oggi con Vodafone un servizio integrato fisso-mobile che unisce i vantaggi delle migliori offerte dei due operatori dotati di reti avanzate.
Quest'accordo, primo nel suo genere rappresenta un completo passo avanti per i clienti".
4 - FASTWEB: ESCLUSO SCAMBIO AZIONARIO CON VODAFONE.
(Apcom) - E' escluso uno scambio azionario tra Fastweb e Vodafone Italia dopo l'accordo commerciale a lungo termine sottoscritto tra l'operatore mobile e Fastweb. Lo hanno confermato gli amministratori delegati delle due società, Stefano Parisi per Fastweb e Pietro Guindani per Vodafone a margine della presentazione dell'accordo. "Assolutamente: lo scambio azionario è escluso" ha detto Parisi. "Abbiamo già molto da fare insieme così - ha incalzato Guindani - con questo accordo intendiamo avviare un percorso di crescita comune solo su queste iniziative".
5 - MODIANO (SANPAOLO): NASCE FONDO MANDARIN PER MADE IN ITALY IN CINA.
(Apcom) - "La paura della Cina è finita" e il Fondo Mandarin ne è una testimonianza. Il direttore generale del San Paolo-Imi, Pietro Modiano, presenta a Canton il nuovo fondo di private equity per il made in Italy in Cina, che vede il gruppo San Paolo-Imi come principale investitore e sponsor italiano e la China Development Bank come principale investitore e sponsor cinese.
Il fondo "aiuterà le imprese italiane che vogliono venire in Cina e quelle cinesi che vogliono venire in Europa ed in Italia in particolare", ha detto Modiano, presentando l'iniziativa a Canton, nell'ambito della Terza fiera delle Pmi. Presente in sala anche l'a.d. di Banca Intesa, Corrado Passera, alla loro prima uscita in pubblico dopo l'annuncio del progetto di fusione tra i due gruppi italiani.
"Ci aspettiamo energia nuova, non solo capitali nuovi. L'Italia ha perso l'ondata di investimenti dagli Usa, quella di investimenti proveniente dai Paesi europei, non deve perdere il flusso di investimenti cinesi in Italia", ha aggiunto Modiano. Il Fondo Mandarin, ha proseguito ancora il direttore generale del San Paolo, "nasce fortunato, perché a San Paolo-Intesa fa capo una fetta molto grande delle piccole e medie imprese interessate al lavoro con la Cina". Il Fondo Mandarin è un fondo di private equity che ha l'obiettivo di rispondere alle imprese, italiane ed europee, che stanno considerando una delocalizzazione ma non vogliono mettere a rischio enormi patrimoni di lavoro, tecnologie e know how. Le dimensioni sono di circa 250 milioni di euro, l'investimento iniziale del San Paolo-Imi è di 75 milioni di euro con la sottoscrizione del 30% dell'ammontare complessivo del fondo, quota analoga a quella del principale investitore cinese, China Development Bank.
6 - FINCANTIERI: ACCORDO PER COSTRUZIONE 4 PATTUGLIATORI MARINA IRAQ.
(Apcom) - Fincantieri si è aggiudicata un ordine del valore di oltre 80 milioni di euro per la costruzione di quattro pattugliatori destinati alla Marina militare dell'Iraq.
Le navi, si legge in una nota, saranno consegnate entro la prima metà del 2009, con un intervallo di tre mesi tra l'una e l'altra.
Il contratto, prosegue la nota, "prevede la fornitura del relativo supporto logistico e dell'addestramento ed e' stato concluso anche grazie alla proficua collaborazione dei Ministeri italiani della difesa e degli affari esteri, attraverso l'ambasciata a Baghdad. Le unità, che costituiranno il nucleo centrale della flotta di pattugliamento della Marina irachena, avranno compiti assimilabili a quelli della nostra Guardia Costiera. Saranno destinate a compiere missioni di sorveglianza della zona economica esclusiva, condurre operazioni di ricerca e salvataggio, controllo del traffico marittimo, che prevede anche ispezioni a bordo delle navi in transito, e operazioni antincendio".
Le navi, conclude la nota, "derivano per evoluzione da quelli che la società ha sviluppato per la Guardia Costiera italiana (cinque unità della classe "Diciotti") e per le Forze Armate di Malta (una unità). Le unità verranno costruite sotto la sorveglianza del Registro Italiano Navale (Rina) secondo stringenti standard internazionali in tema di sicurezza e di rispetto dell'ambiente. Fincantieri curerà anche la fornitura di sistemi e componenti navali: apparati di propulsione e di generazione e sistema di stabilizzazione".
7 - MEDIOBANCA: CDA TERMINATO, SI E' PARLATO SOLO DI CONTI.
(Apcom) - E' terminato il consiglio di amministrazione di Mediobanca, con all'ordine del giorno l'esame del bilancio annuale 2005-2006. Durante la riunione, ha riferito un consigliere all'uscita della sede di piazzetta Cuccia, si è parlato soltanto dei dati dell'esercizio, mentre non si è discusso né di Generali, alla luce dell'annunciata fusione tra Intesa e San Paolo, né della quota Ferrari. Nel consiglio di Mediobanca Dieter Rampl, presidente del gruppo Unicredit-Hvb in sostituzione di Carlo Salvatori.
8 - ABETE (BNL): ACQUISIZIONE SPORTELLI INTESA-S.PAOLO NON ALL'ODG.
(Apcom) - L'acquisizione degli sportelli San Paolo-Intesa che i due istituti devono cedere dopo la fusione per motivi di antitrust "non è un tema all'ordine del giorno, oggi.
E' un tema a livello progettualistico di Intesa-San Paolo, qualunque nostra valutazione sarebbe ora fuori luogo per rispetto alle banche e comunque non è il momento". Così il presidente di Bnl, Luigi Abete, al termine dell'assemblea ordinaria e straordinaria dell'istituto romano, risponde a una domanda sul possibile interessamento da parte del gruppo ai 600 sportelli San Paolo-Intesa che i due istituti dovranno cedere dopo la fusione.
"In generale, se e quando accadrà - ha spiegato Abete - penso che sarà oggetto di valutazione. Penso che i progetti di sviluppo devono concentrarsi in aree ben definite dove siamo relativamente meno presenti".
9 - ABETE: FUSIONE CON BNP-PARIBAS VA SPLENDIDAMENTE.
(Apcom) - La fusione tra Bnl e Bnp-Paribas, dopo l'acquisizione del controllo da parte dell'istituto francese, "sta andando splendidamente, ognuno fa il suo mestiere. Bnp ha trovato in Bnl professionalità che ha apprezzato. Le prime file di Bnl sono state confermate, altrimenti le avrebbe sostituite".
Così il presidente di Bnl, Luigi Abete, al termine dell'assemblea ordinaria e straordinaria dell'istituto romano, che ormai fa parte del gruppo Bnp-Paribas, spiega l'andamento dell'integrazione con la banca francese.
"Con un aumento di capitale e l'operazione nel primo semestre - aggiunge Abete - abbiamo rafforzato ulteriormente i nostri ratios, adesso tra le banche italiane abbiamo il livello più alto di copertura di crediti in bonis". Secondo Abete "la qualità e il servizio di Bnl migliorerà dopo l'aggregazione".
10 - KILLER FINANZIARI ALL'OPERA
Francesco Carla' per FinanzaWorld.com - Sembra un romanzo di Martin Cruz Smith, lo scrittore di Gorky Park e di altri libri ambientati nella Russia del comunismo. Adesso c'e' Putin, ex KGB, ma le cose non sembrano poi cambiate troppo. Assassinato il numero due della Banca centrale russa, Andrei Kozlov, 41 anni, che stava ristrutturando il sistema bancario e che chiudeva banche malfamate una dopo l'altra. Mi viene in mente subito Giorgio Ambrosoli che si occupava del Banco Ambrosiano, coinvolti Sindona, Calvi e altri personaggi.
Assassinato anche lui, in Italia.
In Russia succede trent'anni dopo: la lotta per il potere finanziario passa attraverso il controllo delle societa' dell'energia (vedi vicende recenti) e attraverso le banche.
La Borsa russa e' stata la migliore nel 2005, ma le cose potrebbero cambiare, se i mercati finanziari globali continuassero a ricevere questi segnali di instabilita' e di violazione sistematica delle regole. Se comanda Barabba il capitale fugge.
11 - NINTENDO PUNTA ALL'ESAURIMENTO SONY.
G. Bal. per "Il Sole 24 Ore" - Dopo il boom della prima consolle gioco, "il Nintendo", e del successivo Game Boy la casa giapponese Nintendo non è più riuscita a ripetere l'exploit di vendite. Troppo forte la concorrenza della PlayStation (1 e 2) di Sony e quella di Microsoft con Xbox. Molteplici le critiche al GameCube da parte dei giocatori più accaniti: dalla definizione dei contenuti alla funzionalità dei joy stick.
L'avvicinarsi del Natale, però, ha riaperto la competizione tra i produttori. Sony lancerà la nuova Ps3 il 17 novembre con un prezzo consigliato di 499 dollari, Microsoft giocherà la sua battaglia sull'alta definizione dei contenuti e Nintendo? I nipponici giurano che per il nuovo Wii si sono concentrati esclusivamente sulla qualità dei giochi. Eppure ci sono una serie di movimenti che sollevano alcuni dubbi.
Ma competitiva o meno l'offerta di Nintendo sembra poggiare su una buona strategia commerciale: per il debutto di Wii il produttore nipponico ha scelto la data del 19 novembre, due giorni dopo il lancio della attesa Ps3 della Sony,che peraltro, a differenza di Wii, uscirà in edizione limitata. Il secondo punto di forza è il prezzo:249,99 dollari, la metà della concorrente. Insomma, Nintendo sembra puntare su chi non troverà nei negozi la consolle della Sony presumibilmente in esaurimento nella prima settimana di commercializzazione , o su chi, spaventato dal prezzo, sarà in cerca di un surrogato.
12 - CONSOB IN ALLERTA SUL CASO CARIPARMA.
R. Sa. per "Il Sole 24 Ore" - Il Credit Agricole intenderebbe condizionare il suo via libera all'integrazione Banca Intesa-Sanpaolo, con la quale perderà lo status di principale azionista di una grande banca italiana (Banca Intesa), ad una congrua buonuscita: l'acquisto di Cariparma e di una quota degli sportelli del Nord Italia della banca di Corrado Passera. Ma, al di là delle difficoltà di conciliare simili aspettative con gli interessi di altri soci forti del nuovo aggregato creditizio, c'è anche il fatto che i negoziati non potranno comunque concludersi "privatamente". Per definizione quella che il Credit Agricole sta avviando con Banca Intesa si configura come una tipica operazione con "parti correlate". Cioè, evitando il linguaggio degli addetti ai lavori, in potenziale conflitto d'interesse. Qualsiasi accordo dovesse essere raggiunto, i manager della banca dovranno dimostrare di non aver anteposto all'interesse sociale (e della generalità dei suoi azionisti) quello di un socio forte e riottoso.
Per questo - lo richiedono i regolamenti della Consob - dovrà essere assicurata una procedura trasparente e, tra l'altro, redatto uno specifico documento informativo da mettere a disposizione di tutti i soci almeno 15 giorni prima della conclusione dello "affare".
13 - PEREZ APRE L'OMBRELLO SOPRA UNION FENOSA.
Mi. C. per "Il Sole 24 Ore"
Il dinamico imprenditore Florentino Perez (presidente di Acs, società azionista di Abertis) avrebbe deciso di "blindare" il capitale di Union Fenosa in modo da evitare in futuro imbarazzanti Opa ostili, come sta accadendo in questi ultimi mesi nel caso di EndesaEon. Secondo indiscrezioni raccolte negli ambienti finanziari madrileni, Perez starebbe studiando una operazione che dovrebbe permettergli di portare la sua quota nel gruppo dall'attuale 35 al 41%. E di "aggiungere" un ulteriore 10% grazie all'aiuto di due soci amici costruttori: Manuel Jove (presidente di Fadesa) e Fernando Martin (Martinsa) che detengono un 5% ciascuno. Il tutto per arrivare al 51% del capitale di Fenosa e mettersi così al riparo da sgradite sorprese. Ricordiamo che l'Eni è da tempo socia nella società gasiera del gruppo Fenosa. Mentre Enel sta guardando con un certo interesse all'ipotizzato matrimonio Endesa Eon, in modo da rafforzarsi in Spagna, nel caso la fusione dovesse obbligare il nuovo gruppo a cedere degli interessanti asset. Il fronte energetico spagnolo, in questa sua febbre da consolidamento, appare comunque aperto a varie soluzioni. Non ultimo un matrimonio tra Iberdrola e Gas Natural, dopo che l'offerta di quest'ultimo gruppo su Endesa è miseramente fallita a causa dell'entrata in campo dei tedeschi di Eon.
Dagospia 15 Settembre 2006
Fonte Tgfin (www.tgfin.it) - Il titolo Telecom Italia, in forte calo. Alle 15.04 perdeva il 2,15%, scambiato a 2.18 contro i 2.22 dell'apertura.
È sempre più bufera sul caso Telecom. Si accendono i toni dello scontro tra governo e il gruppo guidato da Tronchetti Provera. Le polemiche, partite dal piano di riassetto Telecom, si sono spostate poi su piano "top secret" che i membri dello staff del premier avrebbero inviato a Tronchetti, con uno studio accurato circa la separazione dell'intera rete Telecom. E ora sull'intera vicenda vuole indagare anche la Consob.
La commissione di vigilanza sulla Borsa, infatti, vorrebbe esaminare la vicenda in tutti i suoi aspetti: dall'esame della questione del controllo societario, all'andamento del titolo, all'operatività del gruppo.
Questo anche alla luce dei forti movimenti che le azioni della galassia Telecom stanno registrando sul mercato di Piazza Affari.
Oltre alla Consob anche l'Authority per le Comunicazioni vuole vederci chiaro. Il presidente Calabrò, nell'attesa di conoscere i dettagli dell'operazione, ha chiesto un'audizione formale con i vertici del gruppo Telecom. La separazione societaria della rete di accesso potrebbe infatti portare ad un alleggerimento della regolamentazione ex-ante.
2 - IL SANPAOLO E QUELLA QUOTA DEL LINGOTTO.
Da "MF-Milano Finanza" - Il 20 gennaio del 2006 il Sanpaolo Imi ha venduto a 7,7 euro per azione il 3,55% della Fiat, circa 38,8 milioni di titoli, eredità del prestito convertendo. E ha realizzato una plusvalenza di 12 milioni di euro. Nel frattempo la partecipazione storica dello 0,84% (circa 9,2 milioni di azioni in portafoglio attraverso Imi investimenti) è stata rivalutata al fair value per 26 milioni di euro, come spiega la relazione semestrale, ed è iscritta in bilancio per 95 milioni di euro. Se per ipotesi piazza San Carlo avesse collocato ieri sul mercato a 11,95 euro la quota residua (che è inserita nella posta «Attività finanziaria disponibile per la vendita») avrebbe incassato una plusvalenza di 14,9 milioni. Cioè quasi tre milioni di euro in più rispetto a gennaio, pur cedendo una partecipazione oltre quattro volte inferiore. A volte bisogna fare i conti con la fretta.
3 - ACCORDO VODAFONE-FASTWEB PER INTEGRAZIONE FISSO-MOBILE.
(Apcom) - Vodafone Italia e Fastweb hanno stretto un accordo commerciale per il lancio di 'Vodafone Casa-Fastweb' per l'integrazione dei servizi di telefonia fisso-mobile: si tratta di un'offerta che consente l'utilizzo da casa del telefonino per tutte le chiamate ai numeri fissi e mobili secondo il tariffario della telefonia fissa ed un modem adsl per l'accesso alla banda larga, attraverso l'utilizzo della rete in fibra ottica di Fastweb. Ad annunciare l'accordo questa mattina, a Milano, Pietro Guindani, a.d. di Vodafone Italia, e Stefano Parisi, a.d. di Fastweb. I due amministratori delegati hanno spiegato che ai clienti delle due società verrà offerto anche il pacchetto 'Vodafone Infinity Fastweb', un'offerta convergente per le chiamate tra i numeri mobili di Vodafone e quelli fissi di Fastweb. In futuro è in programma anche il lancio di prodotti destinati alla clientela business ed una serie di attività commerciali per i nuovi clienti entranti.
"Con l'accordo di oggi - ha detto Guindani - diventiamo la prima compagnia mobile ad offrire anche un servizio di adsl, abbinato al servizio di telefonia mobile Vodafone Casa. La collaborazione con Fastweb testimonia che solo la competizione assicura innovazione". "Fastweb - ha aggiunto Parisi - presenta oggi con Vodafone un servizio integrato fisso-mobile che unisce i vantaggi delle migliori offerte dei due operatori dotati di reti avanzate.
Quest'accordo, primo nel suo genere rappresenta un completo passo avanti per i clienti".
4 - FASTWEB: ESCLUSO SCAMBIO AZIONARIO CON VODAFONE.
(Apcom) - E' escluso uno scambio azionario tra Fastweb e Vodafone Italia dopo l'accordo commerciale a lungo termine sottoscritto tra l'operatore mobile e Fastweb. Lo hanno confermato gli amministratori delegati delle due società, Stefano Parisi per Fastweb e Pietro Guindani per Vodafone a margine della presentazione dell'accordo. "Assolutamente: lo scambio azionario è escluso" ha detto Parisi. "Abbiamo già molto da fare insieme così - ha incalzato Guindani - con questo accordo intendiamo avviare un percorso di crescita comune solo su queste iniziative".
5 - MODIANO (SANPAOLO): NASCE FONDO MANDARIN PER MADE IN ITALY IN CINA.
(Apcom) - "La paura della Cina è finita" e il Fondo Mandarin ne è una testimonianza. Il direttore generale del San Paolo-Imi, Pietro Modiano, presenta a Canton il nuovo fondo di private equity per il made in Italy in Cina, che vede il gruppo San Paolo-Imi come principale investitore e sponsor italiano e la China Development Bank come principale investitore e sponsor cinese.
Il fondo "aiuterà le imprese italiane che vogliono venire in Cina e quelle cinesi che vogliono venire in Europa ed in Italia in particolare", ha detto Modiano, presentando l'iniziativa a Canton, nell'ambito della Terza fiera delle Pmi. Presente in sala anche l'a.d. di Banca Intesa, Corrado Passera, alla loro prima uscita in pubblico dopo l'annuncio del progetto di fusione tra i due gruppi italiani.
"Ci aspettiamo energia nuova, non solo capitali nuovi. L'Italia ha perso l'ondata di investimenti dagli Usa, quella di investimenti proveniente dai Paesi europei, non deve perdere il flusso di investimenti cinesi in Italia", ha aggiunto Modiano. Il Fondo Mandarin, ha proseguito ancora il direttore generale del San Paolo, "nasce fortunato, perché a San Paolo-Intesa fa capo una fetta molto grande delle piccole e medie imprese interessate al lavoro con la Cina". Il Fondo Mandarin è un fondo di private equity che ha l'obiettivo di rispondere alle imprese, italiane ed europee, che stanno considerando una delocalizzazione ma non vogliono mettere a rischio enormi patrimoni di lavoro, tecnologie e know how. Le dimensioni sono di circa 250 milioni di euro, l'investimento iniziale del San Paolo-Imi è di 75 milioni di euro con la sottoscrizione del 30% dell'ammontare complessivo del fondo, quota analoga a quella del principale investitore cinese, China Development Bank.
6 - FINCANTIERI: ACCORDO PER COSTRUZIONE 4 PATTUGLIATORI MARINA IRAQ.
(Apcom) - Fincantieri si è aggiudicata un ordine del valore di oltre 80 milioni di euro per la costruzione di quattro pattugliatori destinati alla Marina militare dell'Iraq.
Le navi, si legge in una nota, saranno consegnate entro la prima metà del 2009, con un intervallo di tre mesi tra l'una e l'altra.
Il contratto, prosegue la nota, "prevede la fornitura del relativo supporto logistico e dell'addestramento ed e' stato concluso anche grazie alla proficua collaborazione dei Ministeri italiani della difesa e degli affari esteri, attraverso l'ambasciata a Baghdad. Le unità, che costituiranno il nucleo centrale della flotta di pattugliamento della Marina irachena, avranno compiti assimilabili a quelli della nostra Guardia Costiera. Saranno destinate a compiere missioni di sorveglianza della zona economica esclusiva, condurre operazioni di ricerca e salvataggio, controllo del traffico marittimo, che prevede anche ispezioni a bordo delle navi in transito, e operazioni antincendio".
Le navi, conclude la nota, "derivano per evoluzione da quelli che la società ha sviluppato per la Guardia Costiera italiana (cinque unità della classe "Diciotti") e per le Forze Armate di Malta (una unità). Le unità verranno costruite sotto la sorveglianza del Registro Italiano Navale (Rina) secondo stringenti standard internazionali in tema di sicurezza e di rispetto dell'ambiente. Fincantieri curerà anche la fornitura di sistemi e componenti navali: apparati di propulsione e di generazione e sistema di stabilizzazione".
7 - MEDIOBANCA: CDA TERMINATO, SI E' PARLATO SOLO DI CONTI.
(Apcom) - E' terminato il consiglio di amministrazione di Mediobanca, con all'ordine del giorno l'esame del bilancio annuale 2005-2006. Durante la riunione, ha riferito un consigliere all'uscita della sede di piazzetta Cuccia, si è parlato soltanto dei dati dell'esercizio, mentre non si è discusso né di Generali, alla luce dell'annunciata fusione tra Intesa e San Paolo, né della quota Ferrari. Nel consiglio di Mediobanca Dieter Rampl, presidente del gruppo Unicredit-Hvb in sostituzione di Carlo Salvatori.
8 - ABETE (BNL): ACQUISIZIONE SPORTELLI INTESA-S.PAOLO NON ALL'ODG.
(Apcom) - L'acquisizione degli sportelli San Paolo-Intesa che i due istituti devono cedere dopo la fusione per motivi di antitrust "non è un tema all'ordine del giorno, oggi.
E' un tema a livello progettualistico di Intesa-San Paolo, qualunque nostra valutazione sarebbe ora fuori luogo per rispetto alle banche e comunque non è il momento". Così il presidente di Bnl, Luigi Abete, al termine dell'assemblea ordinaria e straordinaria dell'istituto romano, risponde a una domanda sul possibile interessamento da parte del gruppo ai 600 sportelli San Paolo-Intesa che i due istituti dovranno cedere dopo la fusione.
"In generale, se e quando accadrà - ha spiegato Abete - penso che sarà oggetto di valutazione. Penso che i progetti di sviluppo devono concentrarsi in aree ben definite dove siamo relativamente meno presenti".
9 - ABETE: FUSIONE CON BNP-PARIBAS VA SPLENDIDAMENTE.
(Apcom) - La fusione tra Bnl e Bnp-Paribas, dopo l'acquisizione del controllo da parte dell'istituto francese, "sta andando splendidamente, ognuno fa il suo mestiere. Bnp ha trovato in Bnl professionalità che ha apprezzato. Le prime file di Bnl sono state confermate, altrimenti le avrebbe sostituite".
Così il presidente di Bnl, Luigi Abete, al termine dell'assemblea ordinaria e straordinaria dell'istituto romano, che ormai fa parte del gruppo Bnp-Paribas, spiega l'andamento dell'integrazione con la banca francese.
"Con un aumento di capitale e l'operazione nel primo semestre - aggiunge Abete - abbiamo rafforzato ulteriormente i nostri ratios, adesso tra le banche italiane abbiamo il livello più alto di copertura di crediti in bonis". Secondo Abete "la qualità e il servizio di Bnl migliorerà dopo l'aggregazione".
10 - KILLER FINANZIARI ALL'OPERA
Francesco Carla' per FinanzaWorld.com - Sembra un romanzo di Martin Cruz Smith, lo scrittore di Gorky Park e di altri libri ambientati nella Russia del comunismo. Adesso c'e' Putin, ex KGB, ma le cose non sembrano poi cambiate troppo. Assassinato il numero due della Banca centrale russa, Andrei Kozlov, 41 anni, che stava ristrutturando il sistema bancario e che chiudeva banche malfamate una dopo l'altra. Mi viene in mente subito Giorgio Ambrosoli che si occupava del Banco Ambrosiano, coinvolti Sindona, Calvi e altri personaggi.
Assassinato anche lui, in Italia.
In Russia succede trent'anni dopo: la lotta per il potere finanziario passa attraverso il controllo delle societa' dell'energia (vedi vicende recenti) e attraverso le banche.
La Borsa russa e' stata la migliore nel 2005, ma le cose potrebbero cambiare, se i mercati finanziari globali continuassero a ricevere questi segnali di instabilita' e di violazione sistematica delle regole. Se comanda Barabba il capitale fugge.
11 - NINTENDO PUNTA ALL'ESAURIMENTO SONY.
G. Bal. per "Il Sole 24 Ore" - Dopo il boom della prima consolle gioco, "il Nintendo", e del successivo Game Boy la casa giapponese Nintendo non è più riuscita a ripetere l'exploit di vendite. Troppo forte la concorrenza della PlayStation (1 e 2) di Sony e quella di Microsoft con Xbox. Molteplici le critiche al GameCube da parte dei giocatori più accaniti: dalla definizione dei contenuti alla funzionalità dei joy stick.
L'avvicinarsi del Natale, però, ha riaperto la competizione tra i produttori. Sony lancerà la nuova Ps3 il 17 novembre con un prezzo consigliato di 499 dollari, Microsoft giocherà la sua battaglia sull'alta definizione dei contenuti e Nintendo? I nipponici giurano che per il nuovo Wii si sono concentrati esclusivamente sulla qualità dei giochi. Eppure ci sono una serie di movimenti che sollevano alcuni dubbi.
Ma competitiva o meno l'offerta di Nintendo sembra poggiare su una buona strategia commerciale: per il debutto di Wii il produttore nipponico ha scelto la data del 19 novembre, due giorni dopo il lancio della attesa Ps3 della Sony,che peraltro, a differenza di Wii, uscirà in edizione limitata. Il secondo punto di forza è il prezzo:249,99 dollari, la metà della concorrente. Insomma, Nintendo sembra puntare su chi non troverà nei negozi la consolle della Sony presumibilmente in esaurimento nella prima settimana di commercializzazione , o su chi, spaventato dal prezzo, sarà in cerca di un surrogato.
12 - CONSOB IN ALLERTA SUL CASO CARIPARMA.
R. Sa. per "Il Sole 24 Ore" - Il Credit Agricole intenderebbe condizionare il suo via libera all'integrazione Banca Intesa-Sanpaolo, con la quale perderà lo status di principale azionista di una grande banca italiana (Banca Intesa), ad una congrua buonuscita: l'acquisto di Cariparma e di una quota degli sportelli del Nord Italia della banca di Corrado Passera. Ma, al di là delle difficoltà di conciliare simili aspettative con gli interessi di altri soci forti del nuovo aggregato creditizio, c'è anche il fatto che i negoziati non potranno comunque concludersi "privatamente". Per definizione quella che il Credit Agricole sta avviando con Banca Intesa si configura come una tipica operazione con "parti correlate". Cioè, evitando il linguaggio degli addetti ai lavori, in potenziale conflitto d'interesse. Qualsiasi accordo dovesse essere raggiunto, i manager della banca dovranno dimostrare di non aver anteposto all'interesse sociale (e della generalità dei suoi azionisti) quello di un socio forte e riottoso.
Per questo - lo richiedono i regolamenti della Consob - dovrà essere assicurata una procedura trasparente e, tra l'altro, redatto uno specifico documento informativo da mettere a disposizione di tutti i soci almeno 15 giorni prima della conclusione dello "affare".
13 - PEREZ APRE L'OMBRELLO SOPRA UNION FENOSA.
Mi. C. per "Il Sole 24 Ore"
Il dinamico imprenditore Florentino Perez (presidente di Acs, società azionista di Abertis) avrebbe deciso di "blindare" il capitale di Union Fenosa in modo da evitare in futuro imbarazzanti Opa ostili, come sta accadendo in questi ultimi mesi nel caso di EndesaEon. Secondo indiscrezioni raccolte negli ambienti finanziari madrileni, Perez starebbe studiando una operazione che dovrebbe permettergli di portare la sua quota nel gruppo dall'attuale 35 al 41%. E di "aggiungere" un ulteriore 10% grazie all'aiuto di due soci amici costruttori: Manuel Jove (presidente di Fadesa) e Fernando Martin (Martinsa) che detengono un 5% ciascuno. Il tutto per arrivare al 51% del capitale di Fenosa e mettersi così al riparo da sgradite sorprese. Ricordiamo che l'Eni è da tempo socia nella società gasiera del gruppo Fenosa. Mentre Enel sta guardando con un certo interesse all'ipotizzato matrimonio Endesa Eon, in modo da rafforzarsi in Spagna, nel caso la fusione dovesse obbligare il nuovo gruppo a cedere degli interessanti asset. Il fronte energetico spagnolo, in questa sua febbre da consolidamento, appare comunque aperto a varie soluzioni. Non ultimo un matrimonio tra Iberdrola e Gas Natural, dopo che l'offerta di quest'ultimo gruppo su Endesa è miseramente fallita a causa dell'entrata in campo dei tedeschi di Eon.
Dagospia 15 Settembre 2006