ALITALIA: ALAZRAKI E LA CORDATA DEI 16 - TRIPI SOGNA L'IBM ITALIANA - CEDOLA RECORD PER BERLUSCONI (215 MLN) - «TACI O METTI I SOLDI», LA LEZIONE PINAULT - MARCHIONNE A CASSINO - HONOLULU AUTOGRILL - GOOGLE ASSUME CON L'ALGORITMO.

1 - ALAZRAKI: GUIDO UNA CORDATA DI 16 INVESTITORI PER ALITALIA.
(Ansa)
- Paolo Alazraki, che compare da giorni tra le indiscrezioni relative ai possibili candidati alla privatizzazione di Alitalia, ha confermato all'agenzia Bloomberg di essere alla guida di una cordata di investitori pronti a valutare la presentazione di una offerta per la quota di controllo della compagnia di bandiera che il Tesoro cede. Alazraki conferma anche di voler discutere con i sindacati di un piano di risanamento per Alitalia. L'uomo d'affari, presidente della societa' Real Dreams Italy, aggiunge che la cordata non ha ancora raccolto tutte le risorse finanziarie necessarie, ''ma quando ci sara' un piano industriale - dice - gli investitori si metteranno in fila''. La cordata, dice ancora Alazraki, puo' oggi contare su 16 investitori. Il nome di Alazraki, secondo indiscrezioni di stampa, era stato associato all'iniziativa dello studio legale Carnelutti che, a nome di un interessato alla privatizzazione rimasto nell'ombra, ha chiesto un incontro ai sindacati per un confronto sul piano da definire per risanamento e rilancio della compagnia. Lo stesso studio avrebbe poi ritirato l'invito spiegando di aver rinunciato all'incarico.

2 - AVION, BASSO COSTO PIÙ CARO DEL MONDO.
R.Fi. per "Il Sole 24 Ore"
- Nessuno ha capito bene dove sia stato individuato il punto d'incontro fra il comfort della business class e il modello "low cost" . Tuttavia, a metà strada fra un prezzo di prima classe e un servizio low cost, o fra un servizio business e un prezzo da charter, a Parigi è nata la prima compagnia aerea francese del «low cost di lusso». Si chiama Avion e ieri ha inaugurato la sua attività con un volo Parigi-New York. I primi riscontri non sembrano particolarmente incoraggianti: su un Boeing 757200, da 90 posti, hanno viaggiato ieri solo quaranta passeggeri.

Ma, certo, almeno saranno stati comodi. In ogni caso «è l'inizio di una grande avventura», ha dichiarato il presidente Marc Rochet: il programma della compagnia è di effettuare sei voli la settimana andata e ritorno tra la capitale francese e la metropoli americana, a prezzi compresi tra i 1.600 e i 3.000 euro. L'unico problema è che la compagnia dispone, al momento, di un solo aereo. Insomma, in caso di guasto al Boeing 757200 dell'Avion, i passeggeri potranno sperimentare per 3mila euro i vantaggi di un viaggio low cost.

3 - LUFTHANSA: DRESDNER KLEIWORT ALZA PRICE TARGET E CONFERMA RATING "BUY".
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
- Dresdner Kleinwort ha alzato oggi il target price su Lufthansa da 21,60 a 26 euro e ha confermato il rating di "buy" sul titolo. In una nota ai clienti, il broker ha alzato il target price dopo la vendita da parte di Lufthansa delle attivita' Thomas Cook. Secondo la banca, ulteriori dismissioni per un totale di 3 miliardi di euro potrebbero avvenire nel corso dei prossimi 18 mesi. Il consolidamento con Swiss Air nel 2007 dovrebbe inoltre permettere a Lufthansa di superare Air France come la prima compagnia aera del mondo in termini di vendite. A Francoforte il titolo Lufthansa e' fra i pochi in territorio positivo con un rialzo dello 0,19%.

4 - FININVEST: CEDOLA RECORD PER BERLUSCONI.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
- Il 2006 ha regalato a Silvio Berlusconi un record assoluto per le sue entrate personali. Nello scorso anno, infatti, l'assegno staccato dalle 4 holding di proprieta' diretta di Berlusconi che controllano il 61% di Fininvest e' stato di 215 milioni, il doppio di quello dell'anno precedente. Lo scrive Il Sole 24 Ore, spiegando che nel 2005 l'intero sistema formato dalle 7 casseforti che controllano il 100% di Fininvest ha distribuito alla famiglia 141 milioni a fronte di un utile di 171,9 milioni. La decisione di fare cassa, spiega il quotidiano, non ha prosciugato le riserve liquide delle holding del Cavaliere che possono ancora contare su 270 milioni depositati in banca.

5 - TRIPI SOGNA IN GRANDE: VOGLIO UN'IBM ITALIANA..
Paolo Foschi per il "Corriere della Sera - Roma"
- Quando decise di diventare imprenditore, discusse a lungo con la moglie Vittoria, che giudicava una follia lasciare il superpagato posto da responsabile di Ibm per Europa, Africa e Medio Oriente. Ma lui, Alberto Tripi, classe 1940 (.) Voleva lavorare in proprio. E nel 1983 si licenziò (.) e insieme a Luigi Abete (.) e ad altri soci diede vita a Cos, azienda di servizi informatici(.) Una scommessa. Vinta, almeno a leggere i bilanci oggi. Gli altri azionisti sono stati liquidati. La famiglia Tripi controlla all'85% il gruppo Almaviva (che ha inglobato Cos), leader europeo per i servizi di call center e assistenza ai clienti, con 14 mila addetti e 400 ricercatori. (.) Il 2006 è stato l'anno della svolta. A dicembre Tripi ha infatti chiuso una lunghissima vertenza ereditata da Marco Tronchetti Provera: poco prima di Natale ha siglato l'accordo con i sindacati per la regolarizzazione dei precari di Atesia, società di call center rilevata da Telecom. Saranno tutti assunti, dopo mesi di durissimo braccio di ferro (.) «E l'apertura della filiale in Brasile - dice lui stesso - è stata fondamentale perché ci proietta su nuovi mercati. Entro il primo trimestre del 2007 contiamo di aprire una joint venture in Cina (.)
L'obiettivo è costruire una piccola Ibm italiana. «Abbiamo chiuso il 2006 con un fatturato intorno ai 760 milioni di euro e abbiamo un indebitamento molto basso (meno di 200 milioni compresi gli anticipi delle fatture, 30 milioni se si considera l'esposizione effettiva, ndr). Siamo in grado di valutare nuove acquisizioni per crescere ancora» (.) Riservato e poco incline a frequentare i salotti mondani, Tripi ha comunque relazioni importanti: nella vecchia sede a Palazzo Colonna, dove vive in affitto, ospitò «a titolo di amicizia personale» nel 1996 Romano Prodi e la squadra che piantava le radici dell'Ulivo. È considerato in ottimi rapporti con il costruttore ed editore Francesco Gaetano Caltagirone. Sì è invece incrinata la vecchia amicizia con Abete: due anni fa sono stati rivali nella corsa per la presidenza degli Industriali romani. Tripi, sostenuto da Tronchetti Provera, fu battuto dal banchiere, che invece aveva l'appoggio di Luca Montezemolo.

6 - «TACI O METTI I SOLDI» LA LEZIONE PINAULT SULLA SFIDA PER SUEZ.
Dal "Corriere della Sera" - L 'Autorité des Marchés Financiers francese alla fine ha messo alle strette anche François Pinault: taccia o metta i soldi sul piatto. La regola, ispirata agli odiati «anglosassoni», del resto si chiama proprio così: «Put up or shut up». Ieri l'Amf vi si è appellata per ingiungere a Pinault di annunciare entro martedì le proprie intenzioni riguardo a un'eventuale Opa su Suez. Se dirà che non intende lanciarla, non potrà farlo per sei mesi. Ma se proverà di nuovo a tenersi aperte tutte le opzioni, l'Amf fisserà per lui la data in cui Pinault dovrà precisare i termini dell'offerta stessa. Non si scappa, il mercato non può essere lasciato per settimane nell'incertezza e nella speculazione (non solo intellettuale) sull'avvenire di un titolo della rilevanza di Suez. Ora forse dunque Pinault si affretterà a trovare una cordata e i finanziamenti per l'assalto. Oppure semplicemente muoverà un dignitoso passo indietro. Intanto però l'Amf ha tolto spazio a qualunque forma di potenziale aggiotaggio.



7 - MARCHIONNE DOMANI A CASSINO.
(Agi)
- L'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, domani, a partire dalle 12,30 e per le successive quattro ore, accompagnato da un componente della famiglia Elkann, incontrera' nello stabilimento di Piedimonte San Germano la direzione aziendale e le maestranze. Un vero e proprio briefing a porte chiuse in attesa del lancio della nuova 'Bravo' prodotta proprio nello stabilimento ciociaro.

8 - AUTOGRILL RINNOVA CONCESSIONE CON AEROPORTO HONOLULU.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Autogrill, attraverso la controllata HmsHost, ha rinnovato la concessione per 18 punti di ristorazione all'aeroporto internazionale di Honolulu (Hawai). Contemporaneamente e' stata estesa la concessione nello scalo di Port Columbus (Ohio), dove Autogrill ristrutturera' i 10 punti vendita esistenti introducendo nuovi brand. Il gruppo, inoltre, si rafforzera' nello scalo di Portland in Oregon dove si e' aggiudicato un nuovo contratto per la gestione di 5 nuovi punti di ristorazione che si vanno ad aggiungere ai 2 gia' esistenti. Le tre operazioni dovrebbero generare un fatturato cumulato di oltre 450 milioni di dollari. Per quanto riguarda la concessione all'aeroporto di Honolulu, dove il gruppo e' gia' presente dal 1978, l'estensione proroga fino al 2014 il contratto che originariamente era in scadenza nel 2008. Le attivita' nello scalo delle Hawaii dovrebbero generare, nel periodo 2007-2014, un fatturato cumulato complessivo pari a oltre 300 milioni di dollari. Inoltre, il rafforzamento della presenza di Autogrill nello scalo internazionale di Portland in Oregon, dove il gruppo opera dal 2002, nei 10 anni di durata della concessione dovrebbe generare un fatturato cumulato di circa 45 milioni di dollari. All'interno dell'aeroporto internazionale di Port Columbus nell'Ohio, infine, dove HmsHost e' presente dal 1997, il rinnovo anticipato della concessione, estende il contratto fino al 2016, con un fatturato cumulato nel periodo 2007-2016 di circa 120 milioni di dollari.

9 - HOME DEPOT, UN DOLCE ADDIO.
Ettore Livini per "la Repubblica"
- Licenziato in tronco. Ma lo stesso molto, molto felice. Robert Nardelli, da ieri ex numero uno della grande catena Usa Home Depot, ha iniziato l´anno con il botto. Un po´ se lo aspettava. Da mesi i grandi investitori istituzionali Usa l´avevano messo nel mirino. L´accusa? Guadagnava troppo (225 milioni in sei anni) soprattutto in proporzione ai risultati che garantiva. Durante la sua gestione, Home Depot ha perso quote di mercato e ha visto i suoi titoli scivolare del 9%. E ora si appresta a chiudere l´anno con il peggior bilancio dal ´97. Cifre inoppugnabili. Tanto che alla fine il pressing dei grandi soci ha dato i suoi risultati e Nardelli è stato costretto a lasciare l´azienda. Una vittoria della democrazia azionaria. Una vittoria di Pirro, però. L´ex numero uno di Home Depot, che di soldi (almeno quando si tratta dei suoi) ne mastica, si era preparato la strada per un addio coi fiocchi. Firmata la lettera di dimissioni, si è presentato subito all´ufficio del personale: tra arretrati, liquidazione e stock-option è riuscito a rendere meno amara la sua uscita di scena con un ultimo assegno di 210 milioni.

10 - GOOGLE ASSUME CON L'ALGORITMO.
M.Val. per "Il Sole 24 Ore"
- Il segreto di Google, per assumere, sarà racchiuso in un algoritmo. Una formula dove gli aspiranti dipendenti immettono le informazioni personali più disparate (mai stabilito un record mondiale? Mai generato profitti come accompagnatore di cani?) e che potrà elaborare oltre centomila domande di lavoro ricevute ogni mese dal re dei motori di ricerca con l'obiettivo di battere la concorrenza nella caccia ai talenti migliori e più nascosti. Un obiettivo tutt'altro che secondario:la carenza di tecnici e ingegneri ha scatenato feroci duelli tra i colossi tecnologici e di Internet.

E Google,che ha raddoppiato i dipendenti ogni anno negli ultimi tre anni, ancora una volta ha scelto una strada insolita almeno per Silicon Valley: un sistema automatico più vicino ai test attitudinali usati da grandi aziende e università che ai colloqui personalizzati tipici delle società innovative. Interviste e curricula tradizionali, però, sono oggi considerati da Google fallimentari nel prevedere la performance dentro la propria cultura caotica e creativa. Meglio un questionario on-line e un labirinto analitico creato dai matematici aziendali che dia al candidato un punteggio da zero a cento nella scala dell'ideale Google-dipendente.

11 - IL PLATINO DI POTANIN VALE PIÙ DI UN DISCO.
R.Fi. per "Il Sole 24 Ore"
- Non si sa se è stata più la singolare remunerazione di 3,5 milioni di euro, per ben 75 minuti di lavoro, o la modalità del pagamento: in contanti. Ma è certo la prestazione del cantante George Michael alla "corte" dell'oligarca russo Vladimir Potanin conferma alcune particolarità del mercato moscovita. La prima riguarda l'industria del platino e del palladio, quella che ha fatto diventare Potanin il nono uomo più ricco del Paese. La richiesta dei due minerali, sospinta dalla domanda delle aziende automobilistiche che lo usano per le marmitte catalitiche,ha infatti spinto quest'anno il platino a toccare il record di 1390 dollari l'oncia e il palladio quello di 404 dollari. Prezzi che restano elevati, prefigurando nuove feste in casa Potanin.

La seconda considerazione è che le ricadute dell'industria mineraria e petrolifera russa stanno trainando i ricavidelle aziende del lusso europee sopra ogni previsione.E stravaganza dopo stravaganza, bracciale dopo concerto, vestito dopo anello, solo il mercato russo del lusso viene valutato oggi oltre 2,3 miliardi di euro.A cui si aggiungono i "capricci" che i nuovi ricchi di Mosca soddisfano nelle vie del lusso, fra Londra e Milano, Parigi e Madrid.


Dagospia 04 Gennaio 2007