WSJ: FIAT CEDE DIVISIONE AUTO? - JP MORGAN E CREDIT SUISSE TAGLIANO TARGET PRICE DI CAPITALIA - ING PREVEDE ROBUSTI RISULTATI PER TELECOM - ARNAULT IN LIZZA PER ENDEMOL - L'AMICIZIA PER TAMOIL SULLE MAGLIE JUVENTINE - UNIPOL: TONINI CONDANNATO A 8 MESI.

1 - MONTEZEMOLO: ECONOMIA ITALIANA CRESCE, MA TROPPO POCO.
(Adnkronos) - "Comunque anche in senso assoluto cresciamo troppo poco". Cosi Luca Cordero di Montezemolo, Presidente di Confindustria, in una lettera scritta al direttore del Gazzettino, Roberto Papetti pubblicata oggi dal quotidiano. "Dopo un lungo periodo di bassa crescita- scrive Montezemolo - e dopo aver toccato l'indice zero nel 2005, l'economia italiana ha invertito la tendenza. Nel 2006 ha fatto segnare un aumento che ruota attorno al 2%. Oggi possiamo dire che come imprenditori, pur tra mille difficolta', abbiamo fatto la nostra parte. Abbiamo lavorato bene perche' dietro a questi risultati ci sono tantissime aziende dinamiche che investono, che crescono, che esportano, che guardano con attenzione ai loro clienti e che dunque producono beni e servizi che soddisfano i bisogni dei mercati. Ma forse - sottolinea Montezemolo -le buone notizie finiscono qui perche' una analisi attenta dei dati mostra non pochi elementi di preoccupazione". "In una fase molto positiva dell'economia internazionale cresciamo meno dei nostri principali competitori europei e non parlo di Cina, India, Stati Uniti. E comunque cresciamo troppo poco".

2 - WSJ: CON RAFFORZAMENTO PARTECIPAZIONI, POSSIBILE CESSIONE FIAT AUTO.
(Asca) - Il rafforzamento di Fiat Partecipazioni, la holding che controlla la divisione auto del gruppo, potrebbe essere un segnale dell'intenzione di vendere la divisione auto. Questa l'ipotesi formulata oggi dal Wall Street Journal Europe, secondo il quale l'aumento di capitale da 6 miliardi di euro di Fiat Partecipazioni potrebbe essere proprio il preludio della cessione di Fiat Automobile. Il rafforzamento di Fiat Partecipazioni, che emerge dalla relazione annuale di bilancio pubblicata venerdi' scorso sul sito del Lingotto - scrive il quotidiano - , ''potrebbe essere un segnale che il gruppo prevede di cedere la divisione auto in fase di rilancio entro il prossimo anno''.

3 - L'AMICIZIA PER TAMOIL SULLE MAGLIE JUVENTINE.
G.D. per "Il Sole 24 Ore"
- Dare un valore all'amicizia negli affari è difficile. E può costare caro. Si prenda il caso della Juventus e della libica Tamoil. Con la condanna della Juve alla serie B, il 6 settembre scorso la società di Tripoli ha stracciato il contratto di sponsorizzazione del 25 marzo 2005,che prevedeva il pagamento di 20,4 milioni di euro a campionato per cinque anni (fino al 30 giugno 2010), poi di 26 milioni per i cinque anni successivi. Oilinvest aveva versato anche 18 milioni una tantum. Vani i tentativi della Juve di fare un nuovo accordo per quattro anni. Il 21 dicembre l'annuncio della separazione. Tuttavia «Juventus e Oilinvest hanno convenuto amichevolmente che fino al termine della stagione 2006-2007 la squadra continuerà ad indossare la maglia recante il marchio Tamoil».Che significa «amichevolmente »? Lo spiega la relazione trimestrale approvata il 13 febbraio dal cda Juventus: «L'impatto economico negativo sull'esercizio in corso in termini di minori ricavi sarà di circa 8 milioni».

4 - UNIPOL, EMILIO TONINI CONDANNATO A 8 MESI PER AGGIOTAGGIO.
(Adnkronos)
- L'ex direttore generale della Fondazione Mps Emilio Tonini, ora presidente della banca agricola mantovana, e' stato condannato oggi dal gup di Milano Alessandra Cerreti ad una pena di 8 mesi e ad un risarcimento di 50 mila euro alla Consob nell'ambito del procedimento che lo ha visto imputato per aggiotaggio manipolativo di Unipol. Il dirigente e' stato giudicato con rito abbreviato. Insieme a lui anche la Fondazione Mps, imputata come persona giuridica del procedimento, e' stata condannata ad una pena pecuniaria di 10.300 euro. Pena patteggiata, invece, per il trader Davide Gatti, condannato a 6 mesi.

5 - JP MORGAN E CREDIT SUISSE TAGLIANO TARGET PRICE DI CAPITALIA.
(Apcom)
- Capitalia peggior titolo delle blue chip, in calo dello 0,4% a quota 6,83 euro, complice anche il taglio del target price da parte di due importanti case d'affari. Oggi gli analisti di JP Morgan hanno abbassato il prezzo obiettivo sul titolo da 7,7 a 7,6 euro, confermando il rating "neutral", a causa dell'incertezza strategica che grava sull'istituto romano. "Rimaniamo convinti che Capitalia sia uno degli asset più attraenti in Europa (in particolare modo per una potenziale acquisizione), e all'interno di uno scenario di M&A vediamo nel titolo un significativo valore potenziale.
Tuttavia, dopo i recenti eventi, la nostra impressione è che ci vorrà del tempo perchè la situazione si dipani". Anche Credit Suisse ha rivisto al ribasso il target price sul titolo Capitalia da 6,9 a 6,75 euro, confermando il rating "underperform". Dopo gli avvenimenti della scorsa settimana, scrivono gli analisti in un report odierno, la strategia della banca relativa alla crescita esterna "ora sembra più che mai opaca, lo status quo è l'opzione più probabile nel breve termine". Goldman Sachs ha confermato invece il proprio target price sul titolo a 7,5 euro ma nel suo report odierno scrive: "pensiamo che i conflitti interni del management lasciano il mercato confuso circa la leadership futura e la strategia della banca e il titolo esposto al rischio di un newsflow incerto nell'immediato fururo".

6 - ING CONFERMA "BUY" E PREVEDE ROBUSTI RISULTATI PER TELECOM.
(Asca) - Ing conferma la raccomandazione buy su Telecom Italia e prevede risultati robusti per il quarto trimestre 2006 trainati da Tim, Tim Brasil e la banda larga in Europa. Il broker preferisce le ordinarie rispetto alle risp in quanto ritiene che il titolo potrebbe quotare un premio sulle ipotesi di m&a. In particolare Ing sostiene che oltre a Telefonica, altri gruppi potrebbero essere interessati a rilevare una quota in Olimpia. Sui conti del quarto trimestre, Ing prevede che una riduzione degli oneri per ristrutturazione dovrebbe far accelerare i margini.

7 - GENERALI, SERGIO BALBINOT ADVISOR ECONOMIA PROVINCIA CINA GUANGDONG.
(Ansa)
- L'ad di Assicurazioni Generali Sergio Balbinot fara' parte del consiglio esecutivo della provincia cinese di Guangdong e sara' l'unico manager italiano di una ristretta cerchia di imprenditori chiamati a formulare suggerimenti al governatore Huang Huahua. Lo si apprende da fonti finanziarie, secondo cui l'obiettivo del consiglio e' sviluppare l'economia ed il commercio di quella ricca provincia. L'ad di Generali, in particolare, si occupera' della consulenza riguardo alla previdenza integrativa e alla gestione del risparmio.



8 - FT: ARNAULT (LVMH) IN LIZZA PER RILEVARE QUOTA TELEFONICA DI ENDEMOL.
(Adnkronos) - Bernard Arnault, il numero uno del gruppo di lusso Lvmh, sarebbe in lizza per rilevare la quota del 75% del capitale sociale di Endemol detenuta da Telefonica e che ll'operatore di telecomunicazione spagnolo sarebbe in procinto di cedere. A rivelarlo e' il 'Financial Times' sottolineando che Arnault, ''d'intesa con il patron di Endemol France Stephane Courbit e con il fondo di investimento francese Pai'', sarebbe pronto a rilevare il produttore televisivo olandese che viene valutato circa 2,74 miliardi di euro. In corsa per rilevare la quota in mano a Telefonica, evidenzia il quotidiano britannico, ci potrebbe essere anche Jon de Mol, il fondatore del gruppo Endemol, che sarebbe intenzionato a riacquistare il gruppo televisivo.

9 - FT: DAIMLERCHRYSLER VALUTA QUOTA IN GM IN CAMBIO DI CHRYSLER.
(Ansa) - DaimlerChrysler sta valutando la possibilita' di acquisire una quota di minoranza in General Motors come pagamento per Chrysler nel caso si raggiunga un accordo tra i due produttori di automobili. Lo scrive il Financial Times, riportando fonti anonime vicine al dossier. Nei giorni scorsi scorsi erano gia' emerse indiscrezioni su colloqui relativi ad un interesse di Gm per Chrysler Group, l'unita' Usa che il gruppo DaimlerChrysler vorrebbe riposizionare anche con la vendita, dopo averla acquistata nel 1998. Tra le opzioni valutate da DaimlerChrysler, indica ancora il Financial Times, restano in campo quelle di una vendita cash a fondi private equity o investitori industriali.

10 - RESTANO LE NEBBIE SUI PIANI DI FULLSIX.
S.Fi. per "Il Sole 24 Ore" - Nonostante il 2007 sarà ricordato come l'inverno più mite da decenni, attorno a Fullsix, la società di marketing finitanel mezzo di un feroce scontro tra Marco Benatti e Martin Sorrell, numero uno di Wpp, è nebbia fitta. A parte comunicati stampa in cui la società chiede scusa per dei blog offensivi verso il baronetto Sorrell, è da mesi che al mercato manca visibilità sulle strategie di Benatti, nuovo padrone di Fullsix. A metà settembre la società aveva annunciato la presentazione del piano industriale, ma il tutto era stato rinviato di 34 settimane. Poi a novembre Fullsix annuncia che acquisirà la tedesca Gkk e quindi il piano industriale dovrà essere ripensato daccapo. Siamo a fine febbraio e non solo il piano industriale è ancora una chimera, ma anche dell'acquisizione, il cui closing era atteso proprio in questi giorni, si sono perse le tracce. L'unica cosa certa sono i conti, in peggioramento, di Fullsix:il 2006 si è chiuso con la reddività in picchiata (38% il Mol a 3,1 milioni) e il bilancio ritornato in rosso per 1,6 milioni dopo l'utile del 2005.

11 - ROBERTSON (ROLLS-ROYCE): LA CINA E' IL NOSTRO TERZO MERCATO.
(Adnkronos) - "Gli Usa rimangono di gran lunga il nostro primo mercato, seguiti da Regno Unito e Cina, dove da un anno all'altro abbiamo aumentato le vendite del 60%". Lo dice al 'Giornale' Ian Robertson, presidente e direttore esecutivo della Rolls-Royce, spiegando poi che la Phantom, prima vettura della nuova era, viene esportata in oltre 50 Paesi, da Santo Domingo all'Angola, da Guadalupa alla Nigeria e alla Turchia. E se nel 2006 le vetture immatricolate nel mondo sono state 805, con la Drophead "puntiamo a una clientela nuova -dice Robertson- Percio' abbiamo realizzato una macchina meno formale e che puo' essere guidata dal suo stesso proprietario, anziche' dall'autista". Con questo modello la Rolls-Royce punta a quota mille, aggiunge Robertson, ma "stiamo gia' lavorando -spiega- al terzo, il cui debutto e' previsto per la fine del decennio". "Sara' un berlina -dice- leggermente piu' corta della Phantom, ma comunque imponente e posizionata appena al di sotto anche in termini di prezzo. Una Rolls, comunque, non potra' mai costare -conclude-meno di 250mila dollari".

12 - LE SPALLE COPERTE DELLE BANCHE IBERICHE.
Mi.C. per "Il Sole 24 Ore"
- Lanciarsi nell'acquisizione di una banca spagnola è pressoché impossibile. Le due grandi, Bbva e Santander oltre ad avere una capitalizzazione che cresce con l'aumentare dell'attività e delle acquisizioni, hanno un capitale sufficientemente blindato:da grandi soci amici e da famiglie.Come è il caso dei Botin. E per le altre?Chiuso il capitolo della limitazione del diritto di voto al 10% (esiste solo nel Sabadell)per adeguarsi alle norme del "buongoverno",sono nati nuovi efficaci escamotage. Nel caso del Banco Pastor, il 41% del capitale èin mano a una fondazione,mentre nel caso del Popular il 14,42%fa capo a un sindicato di soci. Non è certo meglio la situazione a Bankinter, banca in cui i tre principali consiglieri controllano il 35%del capitale,né al banco Guipuzcoano, saldamente controllato da un gruppo di azionisti con oltre il 24% del capitale. E la situazione non è certo migliore nel caso delle casse, il cui controllo non è mai stato in discussione. Come a dire che il mercato creditizio spagnolo è peculiare:fa da anni "manbassa" di acquisizioni all'estero, ma è sostanzialmente impossibile da penetrare.

13 - PAKISTAN AIR PRONTA A LASCIARE L'EUROPA.
R.Fi. per "Il Sole 24 Ore"
- Le hostess della Pakistan International Airlines (Pia) vestiranno anche elegantissime uniformi di tunica di lino, firmate nel 1966 da Pierre Cardin. Ma il problema della compagnia è che anche gli standard di sicurezza sembrano rispecchiare lo stile e gli standard degli anni '60. Tanto che se le pagine del «Pakistan Times» raccontano di incidenti aerei sfiorati dalle parti di Islamabad, con grandi elogi per i piloti che si sono cimentati di volta in volta in fortunose manovre d'emergenza,dalle parti di Bruxelles si sta valutando l'ipotesi di bandire la compagnia pakistana dai cieli dell'Unione europea per la mancanza dei requisiti di sicurezza.Lo riferiscono fonti Ue,secondo cuila proposta sarebbe scaturita dagli esperti degli stati membri che chiederebbero l'inserimento della Pia nella black list delle aerolinee. Il vettore pakistano ha voli con l'Italia, la Francia, la Gran Bretagna e l'Olanda.

14 - OLANDA, BANCA CENTRALE FRENA INTERVENTO TCI SU ABN AMRO.
(Agi/Reuters) - Nout Wellink, il Governatore della banca centrale olandese, e' intervenuto nello scontro per il controllo del colosso bancario Abn Amro, sostenendo che Tci, l'hedge fund che controlla circa l'1% della banca, si e' "spinto un po' troppo in la'". Il fund management Tci nei giorni scorsi ha scritto alla banca olandese sostenendo di considerarla troppo sottovalutata e invitandola ad esplorare tutte le opzioni per fondere, vendere o separare alcune delle sue attivita', o l'intero gruppo. Abn ha detto di non aver ricevuto la lettera di Tci ma di conoscerne i contenuti. E' la prima volta che un azionista di minoranza assume un'iniziativa del genere in una banca europea. Secondo Wellink si tratta di un precedente pericoloso poiche' in pratica la lettera chiede ad Abn di vendere le sue attivita' e di girare i guadagni a Tci.


Dagospia 26 Febbraio 2007