PIANO MASSONICO TENDENZA RENZO - UNA RIVISTA "INTEGRALISTA" DENUNCIA: NELLA CHIESA DI PADRE PIO A S. GIOVANNI ROTONDO (BY PIANO) "L'OCCULTA SIMBOLOGIA MASSONICA HA SOSTITUITO GESÙ CON LUCIFERO".
Filippo Di Giacomo per "La Stampa"
Messe sacrileghe a San Giovanni Rotondo, nella chiesa di San Padre Pio? Don Luigi Villa, direttore ed editore della rivista «Chiesa Viva» ne è sicuro. «Nel tempio massonico dedicato a San Padre Pio in cui l'occulta simbologia massonica ha sostituito Lucifero a Nostro Signore Gesù Cristo come Redentore dell'uomo e come Re dell' universo». Perciò «Chiesa Viva» chiede all'autorità ecclesiastica: «Fino a quando permetterete alla massoneria di insultare Nostro Signore Gesù Cristo e la Santissima Trinità?».
La rivista, che pubblica il proclama «architettonicamente secessionista», è pubblicata a Brescia. E vede Satana nei confessionali dei cappuccini di San Giovanni Rotondo. E' l'altra faccia, quella meno luminosa, delle pulsioni che tengono un pugno di fedeli legati liturgicamente a quello che il resto della Chiesa ha dichiarato desueto negli ultimi quarant'anni.
Così la chiesa di Renzo Piano, concepita con un gruppo di liturgisti capeggiati da monsignor Crispino Valenziano, il principe della teologia sacramentale post conciliare, è vista proprio come la prima area basilicale pensata e costruita secondo stilemi della riforma liturgica del 1964.
L'occulta simbologia massonica vista da don Villa sarebbe legata alla forma triangolare dell'aula della preghiera. In realtà, è costituita da tre quarti di cerchio del profilo esterno dell'edificio. Nella sua parte più alta, costituisce a sua volta l'apice del triangolo del grande sagrato, che discende lungo il fianco della collina fino all'ingresso della chiesa.
Con una superficie di 9.000 metri quadrati, il sagrato è in grado di accogliere fino a trentamila pellegrini. Grazie allo spazio ininterrotto e di ampio respiro che lo collega all'interno della chiesa, nelle grandi occasioni, quando l'affluenza è particolarmente alta, i visitatori che si trovano sul sagrato possono agevolmente seguire le cerimonie religiose.
L'ingresso del santuario, così proteso verso l'esterno, è l'arco principale, il più grande di quelli che costituiscono la struttura portante dell'edificio: una campata di 50 metri, ed un'altezza di 15, il più grande arco in pietra mai realizzato, fatto di enormi blocchi di pietra squadrata secondo la tradizione medievale.
Inaugurata il 1° luglio 2004, la Nuova Chiesa di Padre Pio, anche se non piace a Don Luigi Villa, è stata finora apprezzata dal mondo intero. Sin dal giorno della sua inagurazione, sono stati gli abitanti di San Giovanni Rotondo a gridare al sacrilegio.
Ma per un altro motivo: la basilica superiore, un po' come ad Assisi, poggia su un complesso monumentale di 11.000 metri quadrati, grande circa quanto la metà del grande sagrato, all'interno della quale, tra cappelle e confessionali è stata prevista la nuova sepoltura del santo. Ora la battaglia è stata ripresa da un'associazione di fedeli che si muove al grido: «Il corpo di Padre Pio non si tocca». La Provincia religiosa foggiana dei frati cappuccini avrebbe infatti chiesto alla Santa Sede il permesso di riesumare la salma in occasione del quarantesimo anniversario della morte di San Pio.
Dagospia 11 Dicembre 2007
Messe sacrileghe a San Giovanni Rotondo, nella chiesa di San Padre Pio? Don Luigi Villa, direttore ed editore della rivista «Chiesa Viva» ne è sicuro. «Nel tempio massonico dedicato a San Padre Pio in cui l'occulta simbologia massonica ha sostituito Lucifero a Nostro Signore Gesù Cristo come Redentore dell'uomo e come Re dell' universo». Perciò «Chiesa Viva» chiede all'autorità ecclesiastica: «Fino a quando permetterete alla massoneria di insultare Nostro Signore Gesù Cristo e la Santissima Trinità?».
La rivista, che pubblica il proclama «architettonicamente secessionista», è pubblicata a Brescia. E vede Satana nei confessionali dei cappuccini di San Giovanni Rotondo. E' l'altra faccia, quella meno luminosa, delle pulsioni che tengono un pugno di fedeli legati liturgicamente a quello che il resto della Chiesa ha dichiarato desueto negli ultimi quarant'anni.
Così la chiesa di Renzo Piano, concepita con un gruppo di liturgisti capeggiati da monsignor Crispino Valenziano, il principe della teologia sacramentale post conciliare, è vista proprio come la prima area basilicale pensata e costruita secondo stilemi della riforma liturgica del 1964.
L'occulta simbologia massonica vista da don Villa sarebbe legata alla forma triangolare dell'aula della preghiera. In realtà, è costituita da tre quarti di cerchio del profilo esterno dell'edificio. Nella sua parte più alta, costituisce a sua volta l'apice del triangolo del grande sagrato, che discende lungo il fianco della collina fino all'ingresso della chiesa.
Con una superficie di 9.000 metri quadrati, il sagrato è in grado di accogliere fino a trentamila pellegrini. Grazie allo spazio ininterrotto e di ampio respiro che lo collega all'interno della chiesa, nelle grandi occasioni, quando l'affluenza è particolarmente alta, i visitatori che si trovano sul sagrato possono agevolmente seguire le cerimonie religiose.
L'ingresso del santuario, così proteso verso l'esterno, è l'arco principale, il più grande di quelli che costituiscono la struttura portante dell'edificio: una campata di 50 metri, ed un'altezza di 15, il più grande arco in pietra mai realizzato, fatto di enormi blocchi di pietra squadrata secondo la tradizione medievale.
Inaugurata il 1° luglio 2004, la Nuova Chiesa di Padre Pio, anche se non piace a Don Luigi Villa, è stata finora apprezzata dal mondo intero. Sin dal giorno della sua inagurazione, sono stati gli abitanti di San Giovanni Rotondo a gridare al sacrilegio.
Ma per un altro motivo: la basilica superiore, un po' come ad Assisi, poggia su un complesso monumentale di 11.000 metri quadrati, grande circa quanto la metà del grande sagrato, all'interno della quale, tra cappelle e confessionali è stata prevista la nuova sepoltura del santo. Ora la battaglia è stata ripresa da un'associazione di fedeli che si muove al grido: «Il corpo di Padre Pio non si tocca». La Provincia religiosa foggiana dei frati cappuccini avrebbe infatti chiesto alla Santa Sede il permesso di riesumare la salma in occasione del quarantesimo anniversario della morte di San Pio.
Dagospia 11 Dicembre 2007