SESSO & DROGA - LA STAR-GAY DELLA CNN RICHARD QUEST FACEVA IL BIRICHINO A CENTRAL PARK CON UNA CORDA CHE LEGA COLLO E GENITALI - ARRESTATO PER OMICIDIO COLPOSO PATRICK BINET, DIRETTORE DI "TF1 INTERNATIONAL".
1 - FRANCIA: SCANDALO DROGA TRA LE STAR TV
Corriere.it - Uno scandalo scuote il mondo della tv francese. Patrick Binet, direttore di «TF1 International», la rete per l'estero del primo canale tv, è stato arrestato giovedì dopo che la polizia ha trovato a casa sua il cadavere di un uomo, un funzionario quarantenne del ministero della Cultura, stroncato da un apparente overdose.
Ne hanno dato notizia fonti giudiziarie specificando che Binet è accusato di violazione della legge sul possesso di stupefacenti. Nel suo appartamento dell'elegante quartiere del Marais è stato trovata cocaina e GHB, un potente acido. Alla serata partecipava anche un terzo uomo di circa 30 anni che è stato rilasciato dopo essere stato interrogato.
2 - SESSO E DROGA A CENTRAL PARK: NEI GUAI LA STAR DELLA CNN
Guido Olimpio per il "Corriere della Sera"
È iniziato come un normale controllo di polizia e si è trasformato in una vicenda boccaccesca. Sono le 3.40, New York. I cancelli di Central Park sono chiusi, dunque nessuno può frequentare i viali del parco. Una pattuglia della polizia, in servizio nella zona, scorge delle ombre vicino ad una panchina. Si avvicina e blocca due uomini. Rapida perquisizione.
Uno - sotto gli abiti - ha una corda che lega genitali e collo, un «giocattolo sessuale» nello stivale. Forse i piedipiatti non lo riconoscono, gli chiedono comunque i documenti e lui dice di chiamarsi Richard Quest. Sì, il famoso giornalista della rete televisiva Cnn. Poi rivela agli agenti: «Ho una bustina con delle anfetamine ». L'altro fermato non è invece in possesso di documenti. Per Quest scatta l'arresto.
Il giornalista, dopo una giornata in cella, finisce davanti ad un giudice di Manhattan. È accusato di possesso di stupefacenti e violazione del coprifuoco a Central Park, chiuso al pubblico tra l'una e le sei del mattino. La sentenza: sei mesi di terapia anti-droga e rilascio immediato. Una pena lieve come il commento del suo legale, Alan Abramson, che tende a minimizzare: «Il mio cliente non sapeva del divieto a Central Park e stava tornando da una festa con degli amici».
Un piccolo incidente che diventa una notizia doppia visto il profilo del protagonista. Quest, come recita la sua biografia ufficiale, «è uno dei volti più riconoscibili della Cnn ». Il giornalista britannico si è infatti affermato come un grande raccontatore di problemi economici e, negli ultimi due anni, di questioni legate al trasporto aereo. È responsabile di un programma che porta il suo nome e protagonista di « Cnn Business Traveller ». Il suo blog è ricco di aneddoti e suggerimenti per chi compie viaggi intercontinentali. Metà diario, metà guida turistica con commenti spiritosi.
Le cronache di Quest non sono convenzionali. Ha uno stile particolare, sfoggia molta autoironia, humour inglese e gusto per i dettagli. Viaggia da una parte all'altra del mondo per raccontare l'apertura di una nuova rotta aerea, per documentare croci e delizie di uno scalo appena aperto, per partecipare all'uscita dell'ultimo modello di jet. E non si limita al tradizionale «pezzo» davanti alle telecamere.
Lui stesso diventa il protagonista del servizio, cercando di immedesimarsi nei problemi di un turista o di un viaggiatore. Si fa vedere mentre trascina il trolley in una sala partenze, verifica quanto sia comodo un sedile in prima classe o in economy. In realtà è un inviato «a cinque stelle». Una posizione conquistata dopo anni di lavoro. In passato ha coperto grandi eventi: dai conflitti in Medio Oriente alla morte di Arafat, dalla strage di Lockerbie ai funerali di Giovanni Paolo II. Poi si è costruito una solida esperienza nel mondo economico internazionale avendo lavorato come corrispondente per la Bcc da New York.
Un tipo di giornalismo che lo ha trasformato sicuramente in una star della Cnn e in un protagonista conteso da altre emittenti. L'edizione inglese di «Al Jazeera» ha provato ad ingaggiarlo ma Quest ha rifiutato spiegando che essendo gay ed ebreo non riteneva di essere adatto per la televisione araba del Qatar. L'incidente di Central Park ha avuto una piccola coda polemica tra i media. Su qualche sito ci si è chiesti perché la stampa statunitense - con l'eccezione del popolare New York Post - ha sorvolato sui dettagli più scabrosi. Solo poche righe dedicato al sequestro di anfetamine. Altri l'hanno buttata in politica, vedendo manovre - inesistenti - in favore del giornalista e della Cnn: «Se avesse lavorato per la rete conservatrice Fox avrebbe avuto lo stesso trattamento?».
Ma in realtà i giocattoli sessuali che Quest aveva non hanno interessato neppure la polizia in quanto - ha precisato un portavoce - il giornalista era vestito. Nessun scandalo. In altre parole, affari suoi. Ma che una volta emersi potrebbero diventare affari della Cnn che, per ora, si è rifugiata dietro un prudente «no comment».
Dagospia 21 Aprile 2008
Corriere.it - Uno scandalo scuote il mondo della tv francese. Patrick Binet, direttore di «TF1 International», la rete per l'estero del primo canale tv, è stato arrestato giovedì dopo che la polizia ha trovato a casa sua il cadavere di un uomo, un funzionario quarantenne del ministero della Cultura, stroncato da un apparente overdose.
Ne hanno dato notizia fonti giudiziarie specificando che Binet è accusato di violazione della legge sul possesso di stupefacenti. Nel suo appartamento dell'elegante quartiere del Marais è stato trovata cocaina e GHB, un potente acido. Alla serata partecipava anche un terzo uomo di circa 30 anni che è stato rilasciato dopo essere stato interrogato.
2 - SESSO E DROGA A CENTRAL PARK: NEI GUAI LA STAR DELLA CNN
Guido Olimpio per il "Corriere della Sera"
È iniziato come un normale controllo di polizia e si è trasformato in una vicenda boccaccesca. Sono le 3.40, New York. I cancelli di Central Park sono chiusi, dunque nessuno può frequentare i viali del parco. Una pattuglia della polizia, in servizio nella zona, scorge delle ombre vicino ad una panchina. Si avvicina e blocca due uomini. Rapida perquisizione.
Uno - sotto gli abiti - ha una corda che lega genitali e collo, un «giocattolo sessuale» nello stivale. Forse i piedipiatti non lo riconoscono, gli chiedono comunque i documenti e lui dice di chiamarsi Richard Quest. Sì, il famoso giornalista della rete televisiva Cnn. Poi rivela agli agenti: «Ho una bustina con delle anfetamine ». L'altro fermato non è invece in possesso di documenti. Per Quest scatta l'arresto.
Il giornalista, dopo una giornata in cella, finisce davanti ad un giudice di Manhattan. È accusato di possesso di stupefacenti e violazione del coprifuoco a Central Park, chiuso al pubblico tra l'una e le sei del mattino. La sentenza: sei mesi di terapia anti-droga e rilascio immediato. Una pena lieve come il commento del suo legale, Alan Abramson, che tende a minimizzare: «Il mio cliente non sapeva del divieto a Central Park e stava tornando da una festa con degli amici».
Un piccolo incidente che diventa una notizia doppia visto il profilo del protagonista. Quest, come recita la sua biografia ufficiale, «è uno dei volti più riconoscibili della Cnn ». Il giornalista britannico si è infatti affermato come un grande raccontatore di problemi economici e, negli ultimi due anni, di questioni legate al trasporto aereo. È responsabile di un programma che porta il suo nome e protagonista di « Cnn Business Traveller ». Il suo blog è ricco di aneddoti e suggerimenti per chi compie viaggi intercontinentali. Metà diario, metà guida turistica con commenti spiritosi.
Le cronache di Quest non sono convenzionali. Ha uno stile particolare, sfoggia molta autoironia, humour inglese e gusto per i dettagli. Viaggia da una parte all'altra del mondo per raccontare l'apertura di una nuova rotta aerea, per documentare croci e delizie di uno scalo appena aperto, per partecipare all'uscita dell'ultimo modello di jet. E non si limita al tradizionale «pezzo» davanti alle telecamere.
Lui stesso diventa il protagonista del servizio, cercando di immedesimarsi nei problemi di un turista o di un viaggiatore. Si fa vedere mentre trascina il trolley in una sala partenze, verifica quanto sia comodo un sedile in prima classe o in economy. In realtà è un inviato «a cinque stelle». Una posizione conquistata dopo anni di lavoro. In passato ha coperto grandi eventi: dai conflitti in Medio Oriente alla morte di Arafat, dalla strage di Lockerbie ai funerali di Giovanni Paolo II. Poi si è costruito una solida esperienza nel mondo economico internazionale avendo lavorato come corrispondente per la Bcc da New York.
Un tipo di giornalismo che lo ha trasformato sicuramente in una star della Cnn e in un protagonista conteso da altre emittenti. L'edizione inglese di «Al Jazeera» ha provato ad ingaggiarlo ma Quest ha rifiutato spiegando che essendo gay ed ebreo non riteneva di essere adatto per la televisione araba del Qatar. L'incidente di Central Park ha avuto una piccola coda polemica tra i media. Su qualche sito ci si è chiesti perché la stampa statunitense - con l'eccezione del popolare New York Post - ha sorvolato sui dettagli più scabrosi. Solo poche righe dedicato al sequestro di anfetamine. Altri l'hanno buttata in politica, vedendo manovre - inesistenti - in favore del giornalista e della Cnn: «Se avesse lavorato per la rete conservatrice Fox avrebbe avuto lo stesso trattamento?».
Ma in realtà i giocattoli sessuali che Quest aveva non hanno interessato neppure la polizia in quanto - ha precisato un portavoce - il giornalista era vestito. Nessun scandalo. In altre parole, affari suoi. Ma che una volta emersi potrebbero diventare affari della Cnn che, per ora, si è rifugiata dietro un prudente «no comment».
Dagospia 21 Aprile 2008