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    VIDEO! “BALLO PER MASSIMO LOPEZ, HA IL COVID” – A “BALLANDO” TULLIO SOLENGHI DEDICA IL SUO SAMBA ALL’AMICO MALATO – "I GIUDICI? MOLTO SEVERI, A VOLTE INGENEROSI. SECONDO ME SE CI FOSSE STATO ALL'EPOCA DEI PROMESSI SPOSI DEL TRIO, MARIOTTO CI AVREBBE DETTO: "LASCIATE STARE, È UNA CAVOLATA" – E POI GRILLO (“ORA STA SOFFRENDO DELL' OMOLOGAZIONE. AVERE UNA FISIONOMIA DI PARTITO E ATTITUDINE A GOVERNARE FORSE SONO STATI IL LIMITE DEI 5STELLE”), L’INCAZZATURA DEI CATTOLICI PER SAN…REMO, ANNA MARCHESINI E QUEL SOGNO…


     
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    Alessandra Menzani per “Libero quotidiano”

     

    solenghi samba solenghi samba

    In mezzo a morti di fama, improvvisati e sedicenti vip di cui la tv si nutre, vedere volteggiare il sabato sera un professionista come Tullio Solenghi fa bene al cuore. Sessantotto anni, una carriera da solo o con il mitico Trio, tre Sanremo, il teatro, una sola moglie e due figlie. L' attore genovese, tra una pausa e l' altra delle prove di Ballando con le stelle in cui fa coppia con Maria Ermachkova, regala perle e ricordi.

     

    Perché ha accettato Ballando?

    «Sono gia tre-quattro anni che Milly Carlucci mi tampina, ma l' idea mi spaventava. Avevo sempre l' alibi - che era vero - del teatro, o da solo o con Massimo Lopez. Quest' anno mi ha fregato...si è fatta viva quando stavo uscendo dalla tournee, poi ci si è messo anche il Covid. Non avevo scusanti».

    solenghi lopez solenghi lopez

     

    Il virus vi ha fermato, ma pensate di tornare in scena a breve?

    «Abbiamo interrotto nonostante avessimo 20 date tutte esaurite. Contiamo di recuperarle a novembre e dicembre, ma è difficile, l' affluenza sarà limitata. Il settore dello spettacolo è una tragedia. Io faccio il mio lavoro con passione, ma mi spinge anche la voglia di tornare per il pubblico: ho voglia di riportare la gente il sala, e di regalare un sorriso. Sentiamo tutti questa responsabilità».

     

    Intanto, ora, la sua arte la porta su Raiuno. Anche se il giudice Guillelmo Mariotto non sempre apprezza.

    solenghi il trio solenghi il trio

    «Secondo me se ci fosse stato all' epoca dei Promessi Sposi del Trio, Mariotto ci avrebbe detto: "Lasciate stare, è una cavolata". Nelle danze di Ballando porto qualcosa di me, cerco di non fare il solito valzer o il mambo, ma mettere suggestioni diverse, come quelle di Dracula, il torero, Lorca...È il mio modo di approcciarmi alle cose, il marchio di fabbrica».

     

    I giudici (Selvaggia Lucarelli, Mariotto, Ivan Zazzaroni, Carolyn Smith, Fabio Canino) come sono?

    «Sempre molto severi, a volte ingenerosi».

     

    Alla Mussolini, pure lei in gara, va peggio.

    solenghi samba solenghi samba

    «Beh, ho un cognome che si presta meno...Penso al mio percorso. Nella mia carriera mi sono sempre concentrato sul mestiere e sulla professionalità. Infatti chiedo scusa, umilmente, per non aver mai dato materiale per gossip ai giornali specializzati. Sempre con la stessa moglie da 50 anni, le mie figlie fatte con una medesima donna, e non in giro per il mondo. Perdono».

     

    Scuse accettate! Due sabati fa, in una toccante clip, ha ricordato Anna Marchesini, vostra compagna di Trio scomparsa il 30 luglio del 2016.

    il trio solenghi il trio solenghi

    «Non c' era una volta, dopo ogni apparizione o programma, che la mattina dopo non mi chiamasse per commentare o mandasse un messaggio. Mi manca tanto. Era anche molto critica: sincera, diretta, competente. Era questo ma anche una sorella. Ho un sogno, che dopo una puntata di Ballando mi arrivi una la telefonata con la voce di Anna che mi parla dalle stelle. Mi manca l' ironia con la quale commentava le notizie, la politica, non ho più un' amica così».

     

    Nemmeno Massimo Lopez?

    «Abbiamo un altro tipo di rapporto, meraviglioso, facciamo 140 anni in due. Anna era Anna».

     

    Lei conobbe Lopez a Genova quando lui aveva 17 anni. Come è arrivata, anni dopo, Anna Marchesini?

    «Sì, ho conosciuto Massimo a quell' età perché suo fratello, più grande di 5 anni, era un attore e anche lui voleva seguire quella strada. Poi l' ho ritrovato dieci anni dopo quando aveva debuttato. Conobbi Anna quando facevo un programma televisivo a Torino.

    tullio solenghi foto di bacco (2) tullio solenghi foto di bacco (2)

     

    Esistevano ancora le sale prove. Arrivò lei, molto introversa, con i capelli che le nascondevano il viso. Un mostro di bravura, ero sbalordito. "Dove l' hanno tenuta tutto questo tempo?", pensai. Era anche molto affascinante. Abbiamo scritto qualche pezzo insieme e poi ci siamo detti: "Speriamo di lavorare ancora insieme". Cose che si dicono e raramente capitano. Successivamente iniziai un programma alla radio: ripensai ad Anna e a Massimo, e li misi insieme».

     

    Altro momento della sua carriera: nel 1977 fa un programma di cabaret con un giovane Beppe Grillo. Come era allora?

    «Era un cabarettista, non pensava a fare il guru della politica. Facevamo Refettorio a Milano: due genovesi in terra meneghina. Eravamo sconosciuti, a volte il nostro pubblico era formato da tre persone in sala. Una volta, raggiante, Grillo esulta: "Sono contento, abbiamo fatto ridere il 70 per cento del pubblico". Erano due su tre».

    TULLIO SOLENGHI E MASSIMO LOPEZ TULLIO SOLENGHI E MASSIMO LOPEZ

     

    E il Grillo di oggi?

    «Della sua svolta politica ne condivido alcune motivazioni. Penso che, a un certo punto, sia stata necessaria. Adesso sta soffrendo dell' omologazione. Avere una fisionomia di partito e attitudine a governare forse sono stati il limite dei 5stelle».

     

    A teatro lei imita Papa Ratzinger e Lopez fa Bergoglio. Ha mai fatto arrabbiare i cattolici?

    «Direi di no, solo a Sanremo nel 1989 quando imitai, appunto... San Remo».

     

    Lei è ateo, vero?

    TULLIO SOLENGHI E ANNA MARCHESINI TULLIO SOLENGHI E ANNA MARCHESINI

    «Sì. Non accetto la religione, ma ho una mia etica. Ho fatto il chierichetto, ho una famiglia molto cattolica, rispetto tutti. Ma sono razionalista kantiano e le religioni sono qualcosa che manipolano l' uomo. Bisogna essere ecumenici».

     

    Capitolo Covid: si reputa allarmista, fatalista, no-mask o complottista?

    «Togliamo tutti gli "ismi", che dice? Con il virus ho il rapporto che hanno, penso, il 90 per cento delle persone. Mi sono spaventato ma cerco di non farmi terrorizzare. Ballando l' ho accettato perché ci sono tante garanzie di sicurezza: tamponi, distanze. Mi reputo fortunato: faccio un mestiere che mi piace e per cui sono pagato.

     

    IL TRIO MARCHESINI SOLENGHI LOPEZ IL TRIO MARCHESINI SOLENGHI LOPEZ

    Tanti lavoratori dello spettacolo e lavoratori in generale hanno perso il posto. Cerco quindi di impegnarmi sempre con professionalità, dedizione, e con quel perfezionismo che mi arriva dalla scuola di teatro e da sette anni di teatro classico».

     

    Punta alla vittoria?

    «Ma no... largo ai giovani. C' è una bella concorrenza. Le mie figlie, che seguono da anni il programma, dicono che quest' anno il livello di ballo è superiore. Alla mia veneranda età mi accontento di aver scoperto i social e aver notato che lì suscito molto affetto. Un piacere».

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