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    BOX OFFICE ADOLF - HITLER INVADE I CINEMA: DALLA COMMEDIA NERA ''JOJO RABBIT'' A ''SKIN'', UN PUGNO ALLO STOMACO SULLA STORIA VERA DELLO SKINHEAD BRYON MINDER. MA NON MANCA L'AUTORE DEGLI AUTORI, TERENCE MALICK CON IL SUO ''A HIDDEN LIFE'' - MA ANCHE ANCHE IL CINEMA ITALIANO HA LA SUA QUOTA DI FILM CONTRO IL NAZISMO, OVVERO ''FREAKS OUT'', OPERA SECONDA DI GABRIELE MAINETTI, IL PAPÀ DI ''LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT''


     
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    Francesca D'Angelo per “Libero quotidiano

     

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    Qualcuno qui ha (giustamente) fifa. Sarà anche una chiave di lettura piuttosto prosaica, lo ammettiamo, ma appare la più sensata per spiegare l' infornata di storie sul nazismo che a breve invaderanno le sale cinematografiche italiane. Da tempo, per non dire mai, non si vedevano listini così socialmente e politicamente impegnati: stando a quanto emerso alle Giornate professionali di cinema di Sorrento, da gennaio a giugno 2020 avremo almeno cinque grandi film su Hitler & suprematisti. Quasi uno al mese, tutti con lo stesso obiettivo: ricordarci che il nazismo è un pozzo di orrori indicibili e che ritornare a quei tempi sarebbe un errore fatale.

     

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    Per farla breve: il cinema scende in campo con tutta la sua potenza di storie ed emozioni, per fare da contraltare all' odio e alle nuove idee estremiste che dilagano sui social network. La spunterà? Il confronto ricorda molto quello, di biblica memoria, tra Davide e Golia: il primo è ovviamente il cinema, la cui presa sui giovani va calando. Va però dato atto alla Settima Arte che i cinque film in arrivo sono tutti di una bellezza mozzafiato, almeno da quel che risulta dalle immagini mostrate in anteprima a Sorrento o dall' accoglienza già ricevuta dai titoli nelle première festivaliere.

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    COMMEDIA NERA

    Prendiamo per esempio il caso della commedia nera JoJo rabbit, film di apertura del Torino Film Festival, e che sarà nelle sale dal 16 gennaio. La pellicola, ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, ha per protagonisti un bambino, di nome Jojo, e il suo amico immaginario. Piccolo particolare: quest' ultimo è Hiltler. Giocando sull' ironia del paradosso, la storia narra il disappunto del pargoletto quando apprende che la madre nasconde in casa una piccola bambina ebrea. Che per giunta è pure simpatica. Lo scontro tra ideali estremisti e la compassione per la coetanea creerà in Jojo uno spassoso dilemma esistenziale-politico, che farà riflettere anche il pubblico in sala. I buoni sentimenti sono garantiti: il film, ispirato al libro Il cielo in gabbia di Christine Leunens, è targato Disney.

    skin skin

     

    Arriva invece come un pugno allo stomaco il film Skin. In Italia lo distribuisce Sun Media Group ed è la storia vera dello skinhead Bryon Minder: cresciuto da una coppia di suprematisti della razza bianca, Bryon è un giovane pieno di rabbia e odio, che ha completamente sposato la causa nazista. L' incontro con una donna e l' amore per lei lo salveranno dalla spirale di violenza e razzismo in cui è precipitato, al punto da spingerlo a cambiare vita e cancellare tutte le svastiche che si era tatuato sul corpo. Il film, osannato ai festival di Toronto e Berlino, schiera come protagonista l' ex Billy Elliot Jamie Bell.

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    obiettore di coscienza Ad aprile arriverà poi nelle sale un' altra storia vera, firmata da un grande regista di film d' autore: A hidden life, di Terrence Malick.

     

    Presentato con successo all' ultimo Festival di Cannes e vincitore del premio della Giuria Ecumenica, A hidden life ricostruisce la vita dell' obiettore di coscienza Franz Jägerstätter, beatificato da Papa Benedetto XVI nel 2007.

    L' uomo, marito e padre di famiglia, si rifiutò di combattere per Hitler: preferiva morire ghigliottinato (come accadde) piuttosto che ammazzare un fratello. Il film dura tre ore: lungo ma commovente.

     

    freaks out di gabriele mainetti freaks out di gabriele mainetti

    Anche il cinema italiano ha la sua quota di (bei) film contro il nazismo: ci riferiamo a Freaks out, opera seconda di Gabriele Mainetti, il papà di Lo chiamavano Jeeg Robot. Dalle immagini si intuisce che il film, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, non si limiterà a parlare degli esclusi (i freaks del titolo) ma condannerà il pensiero nazista. Emblematica la scena in cui un esercito di scarafaggi forma una svastica. L' uscita del film non è nota: le immagini, spettacolari, richiedono un lavoro di postproduzione lungo. Potrebbe essere pronto per il festival di Berlino (febbraio) o Cannes (maggio). Dulcis in fundo, il biopic su D' Annunzio, dal titolo Il cattivo poeta. Sarà inevitabile parlare di nazismo...

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