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    CAV, CHE COLPO! - BERLUSCONI VINCE UN ALTRO ROUND: PIGNORATI I CONTI DI VERONICA LARIO - È UN NUOVO CAPITOLO NELLA BATTAGLIA LEGALE CHE ARRIVA DOPO LA CONFERMA IN CASSAZIONE DEL BLOCCO DELL'ASSEGNO DI DIVORZIO DA 1,4 MILIONI AL MESE - ORA INIZIA LA BATTAGLIA SUI RISARCIMENTI MA A COMPLICARE IL QUADRO, C’E’ IL FATTO CHE LARIO HA PAGATO LE TASSE SUL PATRIMONIO CHE ADESSO LE VIENE CHIESTO DI RESTITUIRE…


     
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    Luca De Vito per “la Repubblica”

    SILVIO BERLUSCONI VERONICA LARIO 1 SILVIO BERLUSCONI VERONICA LARIO 1

     

    Un decreto ingiuntivo per il pignoramento dei beni di Veronica Lario. A deciderlo è stato il tribunale civile di Milano su richiesta degli avvocati di Silvio Berlusconi: il giudice ha emesso un provvedimento esecutivo che, di fatto, ha portato al congelamento dei conti della ex signora di Berlusconi.

     

    È un nuovo capitolo nella battaglia legale che il leader di Forza Italia sta portando avanti nei confronti di Lario e che arriva dopo la Cassazione di fine agosto che ha confermato la sentenza del novembre 2017 con cui la Corte d' appello di Milano aveva bloccato l'assegno di divorzio da 1,4 milioni al mese. Il decreto ingiuntivo - a cui Cristina Morelli, l'avvocata di Lario, ha fatto opposizione - e il pronunciamento della Cassazione sono cose scollegate, anche perché le sentenze non hanno stabilito risarcimenti (come è normale che sia).

    SILVIO BERLUSCONI VERONICA LARIO SILVIO BERLUSCONI VERONICA LARIO

     

    Tuttavia il decreto si basa su un elemento sottinteso anche da quei provvedimenti: ovvero il fatto che i circa 60 milioni di assegni di divorzio già versati da Berlusconi dal marzo 2014 (il mese successivo alla sentenza di divorzio) al novembre 2017, quando si è pronunciata la Corte d' appello, non fossero soldi dovuti.

     

    silvio berlusconi con veronica lario e i figlio barbara, eleonora e luigi 1990 silvio berlusconi con veronica lario e i figlio barbara, eleonora e luigi 1990

    Da qui la nuova battaglia sui risarcimenti. Che però sembra lontana dal trovare una soluzione: l' opposizione presentata dai legali della ex moglie di Berlusconi rappresenta di fatto l' inizio di una nuova causa e darà quindi vita a un altro procedimento, su cui il giudice si dovrà esprimere.

     

    Non solo. Prima di arrivare a una sentenza potrebbe decidere anche per la sospensione del pignoramento. Se da una parte Silvio Berlusconi aveva dichiarato di non volersi rifare sui beni della sua ex moglie, questa mossa sembra descrivere esattamente il contrario, ovvero il desiderio di arrivare a una resa dei conti. A complicare il quadro, il fatto che Lario fino ad ora ha pagato le tasse sul patrimonio che adesso le viene chiesto di restituire.

    veronica lario e silvio berlusconi a una partita del milan nel 1987 veronica lario e silvio berlusconi a una partita del milan nel 1987

     

    I conti in tasca a lei, del resto, hanno provato a farglieli sia gli avvocati della controparte, sia i giudici della corte d' Appello. Una stima credibile prende le mosse dal fatto che la ex attrice sia socia unica della società immobiliare il Poggio srl, che ha un patrimonio complessivo di oltre 50 milioni di euro (bilancio 2015). A questo bisogna aggiungere i gioielli dal valore di decine di milioni che però sarebbero destinati ai figli, due immobili di pregio a Milano e in Engadina e i circa 104milioni di euro ricevuti dall' ex marito con l' assegno di mantenimento.

     

    Nel suo pronunciamento su questo celebre divorzio, la Cassazione aveva spiegato come «l' oggettivo squilibrio» tra il patrimonio di lei e quello di lui non fosse causato «dall' impostazione della vita coniugale e familiare», perché Berlusconi era già enormemente ricco di suo. Non solo: i giudici, accogliendo i rilievi dei difensori di Berlusconi Valeria De Vellis e Pier Filippo Giuggioli, avevano ribadito che l'intero patrimonio di lei, invece, era stato formato negli anni «da parte dell'ex coniuge».

    berlu sconi ac e b fb f b c berlu sconi ac e b fb f b c

     

    Cosa che le avrebbe consentito «di affrontare la fase successiva allo scioglimento del vincolo in condizioni di assoluta agiatezza», oltre a compensare «il sacrificio delle aspettative professionali della ricorrente», visto che era stata costretta ad abbandonare la sua carriera di attrice. Una soluzione sembra ancora lontana I legali della ex moglie si oppongono probabile un nuovo procedimento giudiziario.

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