1 – INVESTIGATORI PRIVATI DAGLI USA SCATTA LA CONTROINDAGINE "TROPPI I MISTERI DA CHIARIRE"
finnegan lee elder
Nicola Pinna per “la Stampa”
Agli americani c' è un aspetto che appare molto più strano degli altri: «Come mai dopo la morte di un carabiniere - svela uno degli avvocati - l' inchiesta la conducono i suoi stessi colleghi? Perché l' indagine non è stata affidata a un altro organo di polizia». La decisione, così prevedono le procedure italiane, spetta solo all' autorità giudiziaria e in questo caso la procura della Repubblica di Roma ha valutato che non ci fosse alcune incompatibilità.
MARIO CERCIELLO REGA ANDREA VARRIALE
E per questo, infatti, gli accertamenti seguiti al dramma del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega sono stati affidati agli uomini del Nucleo investigativo del comando provinciale. Il caso ancora non è chiuso e nonostante gli arresti e le confessioni, ci sono diversi aspetti da chiarire meglio. Per i difensori di Elder Finnegan Lee e Gabriel Natale Hjorth i passaggi poco convincenti sono diversi e per questo sono pronti a dare battaglia. Non solo con il ricorso al Riesame.
FINNEGAN LEE ELDER
L' indagine difensiva
Sulle strategie difensive gli avvocati italiani non si fanno sfuggire nessuna anticipazione, ma l' arrivo di un legale americano insieme al padre di Elder Lee di certo non è un caso. La spiegazione è molto semplice: al lavoro nelle aule di giustizia se ne dovrà affiancare un altro. Il piano, insomma, è quello di far scattare subito le indagini difensive.
GABE NATALE
Con un obiettivo specifico: ricostruire da capo la drammatica serata dei due ragazzi di San Francisco. Dall' incontro con quello che i carabinieri hanno definito un mediatore dei pusher in piazza Mastai fino all' accoltellamento del vicebrigadiere in via Pietro Cossa. Tra Trastevere e Prati ci sono strani spostamenti, fughe, telefonate e contatti non sempre comprensibili. Anche per questo i genitori dei ragazzi americani hanno deciso di affidarsi a un team di specialisti. Non solo esperti di questioni legali, ma investigatori capaci di dare una spiegazione a quei passaggi poco convincenti.
MARIO CERCIELLO REGA E ANDREA VARRIALE
Elder Lee e Gabriel Natale Hjorth ripetono di non aver capito, e neanche immaginato, di essersi trovati di fronte a due carabinieri, quando sono andati all' incontro organizzato telefonicamente con Sergio Brugiatelli, quello che la procura considera il mediatore tra alcuni spacciatori di Trastevere e i clienti di passaggio. Turisti in primis. L' accordo prevedeva uno scambio: 100 euro e una dose di cocaina per restituire a Brugiatelli il borsello che i due americani erano riusciti a rubargli poco prima. All' appuntamento, però, si sono presentati il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega e il collega Andrea Varriale. Uno non aveva la pistola, mentre l' altro - almeno così dicono i colleghi - era regolarmente armato.
FINNEGAN LEE ELDER
L' operato dei carabinieri
Pure questo, secondo il team difensivo dei ragazzi americani, è uno dei passaggi da chiarire al più presto. Elder e Gabriel continuano a ripetere di aver temuto di doversi difendere da due delinquenti e per questo - aggiunge il giovane che è accusato di aver sferrato le 11 violentissime coltellate al vicebrigadiere - ha estratto il pugnale di 18 centimetri.
FINNEGAN LEE ELDER
Nelle annotazioni di servizio firmate dal carabiniere Andrea Varriale il passaggio è chiarito con precisione: «Una volta arrivati in via Pietro Cossa notavamo i due soggetti in atteggiamento guardingo e sospettoso. I due venivano da noi repentinamente avvicinati. Contestualmente ci qualificavamo come appartenenti all' Arma dei carabinieri, anche attraverso l' esibizione dei nostri tesserini di riconoscimento».
FINNEGAN LEE ELDER cerciello rega
Eppure, secondo i parenti e i legali dei ventenni di San Francisco resta un grande dubbio: «Come mai uno che aveva mediato per la vendita di alcune dosi di droga chiede l' intervento dei carabinieri quando la situazione rischia di precipitare? Perché i due militari in borghese non hanno fermato i pusher quando hanno fatto il primo intervento? ».
2 – «VIENI SENZA CARABINIERI» UNA TELEFONATA DIETRO LA FURIA DEGLI AMERICANI
Alessia Marani per “il Messaggero”
i funerali di mario cerciello rega a somma vesuviana 21
Gabriel Hjorth Natale sapeva che all' appuntamento per lo scambio tra lo zaino sottratto a Sergio Brugiatelli, in cambio di soldi e droga, potevano presentarsi con altre persone. Lui che parla italiano e aveva tenuto i contatti con l' uomo in bicicletta conosciuto a piazza Mastai, a Trastevere, nella telefonata per concordare l' appuntamento delle 2,30 glielo dice chiaro e tondo: «Vieni da solo, non portarti dietro nessuno».
gabe natale copia
La conversazione in vivavoce alla quale fa riferimento Brugiatelli a verbale, è stata registrata da Mario Cerciello Rega (che morirà per i colpi di lama inferti da Finnegan Lee Elder) e dal collega Andrea Varriale, ed è ora agli atti dell' inchiesta del pm Chiara Gallo. Un particolare che, per i pm esclude che Natale sia estraneo all' omicidio, ma anche il fatto che, dopo la fuga a Trastevere con l' intervento dei militari, i ragazzi potessero temere che Brugiatelli fosse accompagnato da agenti.
SERGIO BRUGIATELLI
Di certo, per l' accusa, i due avevano considerato la possibilità concreta di uno scontro, tanto da uscire armati. Intanto la procura accelera, anche in vista del Riesame, per definire le fasi precedenti all' omicidio. Per questo sono stati ascoltati come testimoni i quattro militari in borghese, intervenuti a Trastevere fuori servizio. Procede anche il lavoro sulle telecamere, per stabilire se, anche a distanza, qualche sistema di videosorveglianza abbia ripreso il momento dell' omicidio.
SERGIO BRUGIATELLI CON I DUE AMERICANI
LA TELEFONATA
Dopo la telefonata in cui Natale sollecita Brugiatelli a presentarsi da solo all' appuntamento, Elder prende precauzioni e decide di accompagnarlo e portarsi il coltello Trenknife tipo Kabar Camillus con lama di 18 centimetri. I due avevano messo in conto di dover affrontare qualcuno, cappucci calati sulla testa erano usciti dall' hotel Meridian pronti al peggio.
finnegan lee elder
«Quando il mio amico mi ha detto che sarebbe uscito per incontrare questa persona, - ha dichiarato Elder a verbale - mi sono preoccupato per lui e ho deciso di accompagnarlo e in quel momento ho preso il coltello». Circostanza che, per la procura porta a escludere che Natale fosse ignaro del fatto che l' amico avesse con sé l' arma. Tanto più che lo stesso Elder, nella sua confessione, ha riferito che dopo l' omicidio sia stato natale a nascondere il coltello Tre quarti d' ora dopo la telefonata, Brugiatelli nell' auto civetta con i carabinieri è a Prati.
mario cerciello rega
Natale al telefono aveva parlato di via Cesi. Cosa accade dopo lo riferisce Varriale nella sua relazione di servizio: «Appena svoltavamo in via Cesi, notavamo immediatamente la presenza di due soggetti, vicino a via Pietro Cossa; all' altezza del civico 57, posizionatisi presso una farmacia. La strada era ben illuminata e pertanto~ riuscivamo a notare i due soggetti. Ancor prima di procedere a una qualsiasi forma di regolare controllo ci aggredivano fisicamente per vincere un tentativo di bloccaggio», annota Varriale. Il drammatico epilogo è noto.
LE INDAGINI
GABE NATALE
Ieri il procuratore facente funzioni Michele Prestipino, il procuratore aggiunto Nunzia D' Elia e il pm Maria Sabina Calabretta sono stati ascoltati i quattro militari fuori servizio intervenuti in via Cardinale Merry del Val, a Trastevere, nella notte tra il 25 e il 26 luglio.
i funerali di mario cerciello rega a somma vesuviana 12
Due marescialli, uno di quali Pasquale Sansone e due giovanissimi militari che hanno assistito al passaggio di droga (poi rivelatasi aspirina) dal pusher ai due ragazzi americani. Secondo la ricostruzione, i quattro si trovavano a Trastevere per mangiare una pizza e mostrare ai sottoposti come si lavori in strada. Tra le audizioni anche quella di Andrea Varriale.
omicidio cerciello - il video della fuga dei ladri della borsa a trastevere
finnegan lee elder copia
Poi un vertice tra inquirenti al quale hanno preso parte i titolari dell' indagine il comandante provinciale dei carabinieri Francesco Gargaro, il comandante del Nucleo investigativo Lorenzo D' Aloia e il comandante del reparto operativo Mario Conio. Una riunione fatta in vista dei prossimi «step». La settimana prossima verranno effettuati nuovi accertamenti tecnici e potrebbe essere fissata l' udienza davanti al tribunale del Riesame dopo l' istanza presentata dai difensori di Natale.
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Alessia Marani