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    CHI FERMERA’ IL BRASILE? CI PENSA CASEMIRO A STENDERE LA SVIZZERA: LA NAZIONALE VERDEORO È AGLI OTTAVI - SENZA NEYMAR E DANILO, LA SELEÇAO NON BRILLA - DOPO UNA RETE ANNULLATA A VINICIUS DAL VAR PER FUORIGIOCO DI RICHARLISON, NEL FINALE DECIDE IL CENTROCAMPISTA DELLO UNITED. ZERO TIRI IN PORTA PER GLI SVIZZERI CHE SI GIOCHERANNO IL PASSAGGIO DEL TURNO IN UNA SFIDA INFUOCATA CON LA SERBIA…


     
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    Andrea Ramazzotti per gazzetta.it

     

    brasile svizzera brasile svizzera

    Dopo la Francia la seconda qualificata agli ottavi è il Brasile che, grazie a una rete nel finale di Casemiro, ha sconfitto la Svizzera. La prova della Seleçao non è stata spettacolare, ma per la seconda gara di fila ha conquistato i tre punti senza subire gol. Particolare quest'ultimo di non poco conto in un torneo come il Mondiale dove l'affidabilità del pacchetto arretrato fa la differenza (zero tiri nello specchio concessi oggi).

     

    A maggior ragione se puoi contare sul talento di Tite, che là davanti ha l'imbarazzo della scelta pur non avendo l'infortunato Neymar. Il sogno di tornare ad alzare la Coppa del Mondo a venti anni dall'ultima volta, dunque, è più che mai vivo, anche se prima di sognare in grande è necessario conquistare venerdì il primo posto nel girone contro il Camerun.

     

    POCHE EMOZIONI

    Il primo tempo non è stato spettacolare come era lecito attendersi dopo i fuochi d'artificio del Brasile nella ripresa del match vinto contro la Serbia. Forse l'atteggiamento delle due formazioni è stato condizionato dal pareggio (3-3) nel match mattutino della Serbia contro il Camerun e da una classifica che permetteva a verdeoro ed elvetici di sorridere in caso di pari. Resta il fatto che la Seleçao schierata con il 4-3-3 (e non con il 4-2-3-1 dell'esordio) non ha entusiasmato: è sicuramente mancata la classe dell'infortunato Neymar, non sostituito dal talentuoso Rodrygo bensì dal più concreto Fred. L'inserimento del centrocampista dello United, e il mancato utilizzo dell'attaccante del Real, ha certificato l'atteggiamento più accorto di Tite e ha frenato una squadra che non ha fatto circolare con fluidità il pallone. Il muro della Svizzera, così, ha tenuto: la formazione di Yakin trasformava il 4-2-3-1 in fase offensiva in un 4-5-1 grazie al sacrificio di tutte le punte.

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    Chiaro l'obiettivo di non lasciare spazi tra le linee, ma anche di non concedere la profondità ai velocisti avversari. Comunque in difficoltà Widmer che si è salvato spesso con affanno. Per i verdeoro comunque due sole conclusioni nello specchio nei 45' iniziali: un po' poco, ma comunque di più rispetto agli svizzeri che non sono mai arrivati al tiro complici i frequenti errori nell'ultimo passaggio. A provare a dare la scossa a un match che non decollava ci ha "provato" anche l'illuminazione dello stadio che per qualche secondo si è spenta: piccolo contrattempo, subito risolto, che però non ha movimentato l'incontro.

     

     

    IL VAR FERMA VINICIUS—   La Svizzera ha continuato a giocare in modo accorto anche nella seconda frazione. O almeno lo ha fatto fino al 19' quando una ripartenza improvvisa del brasiliani, facilitata da un paio di errori in mezzo al campo e in difesa degli elvetici, ha permesso a Casemiro di servire l'assist per la rete di Vinicius. Il Var, segnalando un fuorigioco di Richarlison, ha salvato Xhaka e compagni che, con Fernandes e Steffen al posto di Vargas e Rieder, continuavano ad essere poco pungenti. Tite ha suonato la carica con Gabriel Jesus e Antony per Richarlison e Raphinha, ma a sbloccare il risultato è stato un inserimento di Casemiro che con l'esterno destro ha capitalizzato una magia di Rodrygo. La Svizzera a questo punto non aveva più niente da difendere e si è buttata tutta in avanti inserendo anche Frei, ma a quel punto era troppo tardi. Il Brasile e la sua gente già festeggiavano la seconda vittoria in due gare, con tanto di qualificazione agli ottavi.

    RICHARLISON RICHARLISON

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