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    SOLO IN ITALIA SI PUO' DISTRUGGERE UN'OPERA D'ARTE E SPARIRE NEL NULLA - COME E’ POSSIBILE CHE NON SI TROVI LA TURISTA CHE HA SFREGIATO CADENDO L’OPERA DI GUIDO RENI ALLA GALLERIA BORGHESE? NON ESISTONO RIPRESE VIDEO? (BISOGNA INTRODURRE LA SALA VAR ANCHE NEI MUSEI?) - A CAUSA DI UN MALORE (O ERA LA SINDROME DI STENDHAL?) LA DONNA SAREBBE FINITA SULLA TELA LESIONANDOLA MA NESSUNO LE HA CHIESTO UN RECAPITO O HA CHIAMATO UN'AMBULANZA…


     
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    Marina De Ghantuz Cubbe per “la Repubblica - Edizione Roma”

     

    galleria borghese galleria borghese

    Di certo c'è solo che l'opera di Guido Reni " San Francesco riceve le stimmate" è stata danneggiata.

     

    Sulla signora che ha provocato la lesione invece quasi nulla è dato sapere: sarebbe un'anziana turista di origini americane di cui però nessuno, all'interno della Galleria Borghese dove l'opera è esposta, ha ritenuto di prendere le generalità e a cui non è stato chiesto un contatto telefonico. Per la direttrice del Museo Francesca Cappelletti non ce n'era bisogno, né era un atto dovuto. «Io non ero presente e non ho parlato con la signora, in ogni caso le opere sono assicurate - spiega a Repubblica -. Questi incidenti possono capitare e purtroppo bisogna metterli in conto altrimenti dovremmo pensare di chiudere i musei».

     

    Fatto sta che chi lavora presso la Galleria, dopo l'incidente sembra abbia raccolto le lacrime della signora, le abbia offerto una bottiglietta d'acqua e si sia accontentato della versione dell'inciampo e del malore. Per il quale non è stata chiamata nessuna ambulanza pur avendole causato una caduta.

    mostra di guido reni alla galleria borghese (2) mostra di guido reni alla galleria borghese (2)

     

    Pare camminasse a testa in su, presa dai soffitti della sala in cui è ospitata la tela. Tutto però è stato lasciato alle parole e alle ricostruzioni successive all'incidente. In altri casi è andata diversamente: ad esempio nel luglio 2021 un turista austriaco in visita al Museo Gypsotheca dedicato alle opere di Antonio Canova e che si trova a Possagno in provincia di Treviso, ha rovinato parte di una delle opere più importanti firmate dal maestro, nel tentativo di scattarsi un selfie. Il pezzo in questione era il gesso originale della statua di Paolina Bonaparte, arrivata a Possagno nel 1829 e già messa a dura prova dai bombardamenti del 1917 che ne avevano viste sacrificate la testa e alcune parti del drappo, della mano e del piede.

     

    francesca cappelletti direttrice della galleria borghese foto di bacco francesca cappelletti direttrice della galleria borghese foto di bacco

    Restaurata nel 2004, non ha resistito al selfie e al turista austriaco che, cadendo, ha rotto due dita del piede. I guardia sala hanno dato l'allarme appena se ne sono accorti, sono stati chiamati i carabinieri e grazie alle telecamere il selfista è stato rintracciato e identificato. Dopo aver rotto le dita era fuggito, mentre nel caso del danno all'opera di Guido Reni la signora si è autodenunciata.

     

    E le lacrime sono bastate a credere nella sua buona fede. Intanto ieri i curatori del Museo e della Sovrintendenza capitolina si sono recati alla Galleria Borghese per verificare l'accaduto e valutare il danno. Una fenditura di meno di due centimetri che fortunatamente non ha oltrepassato la tela per cui i funzionari hanno concordato sul fatto che l'opera è al sicuro e hanno effettuato una velinatura applicando una sorta di carta velina sul taglio. La tela può rimanere al suo posto fino alla fine della mostra " Il sacro e la natura" e successivamente sarà cura del Centro nazionale restauro ripristinarla.

    SAN FRANCESCO GUIDO RENI SAN FRANCESCO GUIDO RENI Stendardo processionale di San Francesco guido reni Stendardo processionale di San Francesco guido reni

    mostra di guido reni alla galleria borghese mostra di guido reni alla galleria borghese

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