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    CONFALONIERI HA CONVINTO BERLUSCONI: SALVIAMO IL SALVABILE CON SALVINI: ALLEANZE LOCALI, ACCORDO RAI SU FOA E VOTO CON LA LEGA CONTRO LE SANZIONI A ORBAN - IL TIRA E MOLLA SARÀ CONTINUO FINO ALLE ELEZIONI EUROPEE CHE MISURERANNO CHI È IL PIÙ FORTE TRA LEGA E M5S - SE ARRIVA AL 40% CON FORZA ITALIA, SALVINI PUO' FARE A MENO DEI GRILLINI. MA POTREBBE SORGERE UN’ALTERNATIVA COL PD – COME SARÀ IL DEF DI TRIA…


     
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    SALVINI BERLUSCONI SALVINI BERLUSCONI

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    A che punto è il centrodestra? Esiste ancora ma Giorgetti e Confalonieri devono ricominciare a rimettere insieme quello che resta tra Salvini e Berlusconi. L’approccio del vecchio Fidel con l’ex Sultano di Arcore è stato molto pragmatico: ‘’se oggi vai alla guerra con la Lega, sparisci. Da qui alle Europee, Salvini rimarrà sulle cresta dell’onda. Cerchiamo di salvare il salvabile: alleanze locali e un accordo sulla Rai con il via libera a Foa presidente’’. Altro segnale di disgelo: votare con la Lega a Straburgo contro le sanzioni al simpatico Orban.

     

    CONFALONIERI BERLUSCONI CONFALONIERI BERLUSCONI

    Dal canto suo, il “Capitano” ha allentato la tensione polemica sui migranti e ha iniziato ad alzare l’asticella lanciando sul tavolo del governo Flat Tax e riforma della legge Fornero sulle pensioni. Alza il tiro per poi raggiungere il solito compromesso con Di Maio. La loro è un’alleanza tattica, non strategica e il tira e molla sarà continuo fino alle elezioni europee 2019 che misureranno chi è il più forte tra Lega e M5S.

    MICHELE EMILIANO LUIGI DI MAIO MICHELE EMILIANO LUIGI DI MAIO

     

    Se arriviamo al 40% con Forza Italia, dicono Giorgetti e Confalonieri, possiamo governare senza i grillini tra i piedi. Ma potrebbe sorgere un’alternativa se Renzi venisse tolto dai piedi. Ecco perché oggi una parte del PD spinge ad una alleanza con i 5Stelle: vedi l’incontro in Puglia tra Emiliano, il piddino più vicino ai grillini, e Di Maio in occasione del “Digithon” organizzato dal fedele Boccia.

     

    giovanni tria con il ministro dell'economia cinese liu kun giovanni tria con il ministro dell'economia cinese liu kun

    Intanto, il povero Tria fra una settimana partorirà il documento di programmazione economica (DEF), quello tanto atteso con il coltello tra i denti dalle agenzie di rating e dai mercati. Va detto che rispetterà, in barba alle chiacchiere, tutti i parametri dell’Unione Europea. Passerà tutto, dal Reddito di cittadinanza alla Flat Tax ma in dose omeopatica, spalmata su 5 anni. Al massimo Tria sforerà su qualche voce per poi trovare un ovvio compromesso con i mandarini di Bruxelles.

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