EMILIO PUCCI per il Messaggero
VIRGINIA RAGGI GIUSEPPE CONTE
E ora la convinzione nel Movimento 5 stelle è che si tornerà a ballare. Perché fino a quando Conte è rimasto nel recinto Raggi, ovvero si è limitato a sottolineare il valore di Gualtieri, rimarcando il suo operato da ministro, resisteva la pax romana. Adesso che il presidente M5S si è schierato apertamente per il candidato del Pd ai ballottaggi di domenica i fedelissimi dell'ex sindaca di Roma sbottano. «Voterò per lui», ha dichiarato il giurista pugliese alla trasmissione di La7 Di Martedì.
«Da cittadino romano ho a cuore il bene della Capitale, che è un patrimonio comune di tutti gli italiani. Michetti non mi dà nessuna affidabilità, sia per quel che ho visto nei dibattiti sia per le forze politiche di destra che appoggiano», la spiegazione. Con una premessa: «Non sto dicendo che il M5S debba votare per Gualtieri, perché gli elettori non sono pacchi postali». «Noi non andiamo a votare, anzi vorrei vedere cosa succederebbe se vincesse Michetti», taglia corto chi ha partecipato ieri alla «prima di tante riunioni» indetta dalla Raggi con i consiglieri uscenti. Avrebbero dovuto esserci anche i parlamentari ma sono stati costretti a rinunciare per votare a Montecitorio e a palazzo Madama.
giuseppe conte virginia raggi 2
ALL'OPPOSIZIONE L'uscita dell'ex presidente del Consiglio in tv non era concordata. Nell'incontro di ieri Conte aveva spiegato alla ex prima cittadina della Capitale la necessità di puntare su un'alleanza organica con i dem e di sbarrare la strada ad una destra che, a suo dire, insegue una deriva fascista. Ma la sua interlocutrice non si schioda dalla posizione di partenza. Farà opposizione per cinque anni, non darà indicazione di voto. E non contempla neanche la possibilità di un patto di non belligeranza in giunta. Certo, ieri ha frenato, non è prevista alcuna corrente, «basta strumentalizzazioni, si deve ripartire dai territori». Ma di fatto la Raggi si pone come l'alter ego dell'avvocato di Volturara Appula. Guiderà il fronte di chi ritiene che in questo modo il Movimento 5 stelle rischia di essere la ruota di scorta del Pd.
giuseppe conte
Prima l'endorsement del ministro dell'Agricoltura Patuanelli, ieri la spinta di Conte che ha provocata la sua rabbia. E il sospetto che l'avvicinamento a Gualtieri fosse un'operazione studiata a tavolino. In un giorno in cui il fondatore M5s Beppe Grillo ha preso le distanze sulla linea del governo sul Green pass, chiedendo che i lavoratori che ne sono privi non si facciano carico dei costi del tampone, scoppia dunque una nuova grana. Il Movimento 5 stelle torna ad essere una pentola in ebollizione.
giuseppe conte
L'ex premier ha impresso un cambio di rotta nella Capitale che rischia di avere conseguenze pure a livello nazionale. Una strategia che potrebbe portare a nuove scissioni in Parlamento, soprattutto quando arriverà la nuova struttura. «Perderemo qualche pezzo ma andiamo avanti», la linea di chi appoggia l'ex Capo dell'esecutivo. Gli ortodossi ora sperano nel Comitato di garanzia che ha eletto Di Maio presidente e che al suo interno annovera le presenze del presidente della Camera Fico e proprio della Raggi. «Dovranno essere l'argine ad una condotta suicida», il grido d'allarme. Difficile che si saldi in tempi brevi l'asse Raggi-Di Battista, con quest' ultimo che ha annunciato il ritorno in politica e un tour per l'Italia. Ma il convincimento nel Movimento 5 stelle è che nel medio-termine possa nascere un nuovo progetto che li veda entrambi protagonisti, uno al fianco dell'altro, così come accaduto in campagna elettorale. Emilio Pucci
virginia raggi giuseppe conte 2 giuseppe conte al comizio di chiusura della campagna elettorale di virginia raggi virginia raggi giuseppe conte luigi di maio foto di bacco (2) giuseppe conte virginia raggi giuseppe conte virginia raggi luigi di maio foto di bacco (7) giuseppe conte virginia raggi 8 virginia raggi giuseppe conte