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    COME MAI IL VOLO PER RIPORTARE IN ITALIA NICCOLÒ NON È ANCORA PARTITO? – DI MAIO AVEVA PROMESSO CHE IN POCHE ORE IL VELIVOLO DELL’AERONAUTICA SAREBBE ANDATO A RECUPERARE IL 17ENNE BLOCCATO A WUHAN. MA SONO PASSATI TRE GIORNI - COS’È CHE BLOCCA LA PARTENZA? NON È CHE C’ENTRANO LE TENSIONI DIPLOMATICHE CAUSATE DALLO STOP AI VOLI DECISO DA CONTE & LUIGINO?


     
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    Giuseppe China e Simone Di Meo per “la Verità”

     

    boeing 767 kc 2 boeing 767 kc 2

    Il tempo è relativo, e alla Farnesina ancor di più. L' imminenza si è diluita. I minuti sono diventati ore. Le ore si sono trasformate in giorni. Quelli che il povero Niccolò C., il diciassettenne friulano rimasto bloccato a Wuhan perché febbricitante, sta contando per il ritorno a casa con il velivolo Kc-767a dell' aeronautica militare allestito per garantire il trasporto in biocontenimento con a bordo personale sanitario specializzato, medici e infermieri dell' esercito e dell' aeronautica, coordinati da un team dell' ospedale Spallanzani.

     

    xi jinping con la mascherina a pechino 2 xi jinping con la mascherina a pechino 2

    Solo che, ad oggi, il gigante dei cieli non ha ancora spiccato il volo malgrado le rassicurazioni di ben due ministri (Difesa ed Esteri) oltre che del capo della Protezione civile. E probabilmente ci vorrà ancora un po' prima che l' aereo possa finalmente fare rotta sulla città epicentro mondiale dell' epidemia del coronavirus. Niccolò non è risultato positivo al test, ma per due volte - nel giro di 10 giorni - si è presentato al check in dell' aeroporto di Wuhan, per tornare in Italia insieme con altri gruppi di connazionali, con un paio di linee di troppo sul termometro.

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    «Nessuno deve rimanere indietro», aveva ottimisticamente annunciato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, domenica scorsa proprio in riferimento al caso del giovane di Grado. «Un velivolo dell' aeronautica militare andrà a riprendere Niccolò in Cina e lo riporterà qui», aveva aggiunto. «Per noi nessuno deve rimanere indietro. I nostri connazionali hanno la massima priorità per il rientro in Italia e faremo tutto il possibile per assicurare la massima assistenza e vicinanza».

     

    luigi di maio xi jinping luigi di maio xi jinping xi jinping con la mascherina 5 xi jinping con la mascherina 5

    Qualcosa però dev' essere andato storto se, ieri, il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri - mentre Di Maio era in missione in Macedonia e Kosovo - ha sentito l' esigenza di dare una dimensione temporale più precisa alle parole dell' esponente grillino. Non più ore, ma giorni. Tre per l' esattezza. «Ieri (lunedì, ndr) avevo parlato di 72 ore, e ci stiamo attivando affinché venga mantenuta questa previsione», ha spiegato Sileri utilizzando un termine - «previsione», appunto - che non offre alcuna garanzia, quindi, della riuscita del piano nei tempi programmati.

    wuhan sospetti malati di coronavirus portati via a forza dalle loro case wuhan sospetti malati di coronavirus portati via a forza dalle loro case

     

    Lo stesso Angelo Borrelli, capo della Protezione civile e capo della task force che si sta occupando dell' emergenza coronavirus, si era detto ottimista sulla tempistica sposando la linea del ministro degli Esteri: «È una priorità. Nelle prossime ore partirà un volo dell' aeronautica militare per andare a prendere Niccolò e riportarlo in Italia. L' aereo che si utilizzerà per andare in Cina sarà quello rientrato ieri mattina dall' Inghilterra. Dovrà essere sistemato e partirà appena possibile».

    angelo borrelli angelo borrelli

     

    E questo lo affermava anche lui il 9 febbraio scorso. Quando, probabilmente, davvero il governo era convinto di poter chiudere velocemente la pratica rimpatrio. Tant' è che un altro esponente di peso dell' esecutivo, il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, aveva garantito in quegli stessi momenti la risoluzione «nelle prossime ore» del caso. Addirittura con un tono eccessivamente trionfalistico: «Queste operazioni di rimpatrio dei nostri connazionali dalla Cina ci permettono di comprendere quanto importante sia la specificità delle nostre forze armate, frutto di professionalità e addestramento», aveva sottolineato.

    «Capacità straordinarie per fronteggiare emergenze di qualsiasi tipo. L' esperienza maturata sul campo nei teatri operativi consente alle nostre donne e uomini di intervenire in modo tempestivo in qualsiasi contesto di crisi».

     

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    E probabilmente proprio una crisi diplomatica tra Cina e Italia sta rallentando le operazioni. Al regime comunista di Pechino non è infatti piaciuto il decisionismo di Roma sulle misure di sicurezza adottate contro la pandemia, soprattutto per quel che riguarda la chiusura delle vie del cielo. Tant' è che ancora ieri, il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang, lanciava larvati messaggi trasversali al nostro Paese: «Speriamo che l' Italia possa valutare la situazione in modo obiettivo, razionale e basato sulla scienza, rispettare le raccomandazioni autorevoli e professionali dell' Oms e astenersi dall' adottare misure eccessive».

    SPALLANZANI - CORONAVIRUS SPALLANZANI - CORONAVIRUS luigi di maio xi jinping luigi di maio xi jinping

     

    E Niccolò? Lui - assicura chi ha potuto parlargli - «sta bene», anche se la delusione per le due mancate partenze è tanta e la calma sta iniziando a scarseggiare da quelle parti. Quando tornerà a casa, dovrà però avere ancora un po' di pazienza, anche se è risultato negativo al coronavirus già due volte. Come tutti i connazionali rientrati da Wuhan, lo aspetta un periodo di isolamento di 14 giorni probabilmente alla Cecchignola, dove si trovano i 55 italiani rimpatriati la scorsa settimana, oppure al Celio.

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