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    COVID MIT KRAUTEN - IN GERMANIA QUASI 30MILA NUOVI CONTAGI E 600 MORTI IN 24 ORE: È UN RECORD PER IL PAESE TEDESCO, CHE PURE HA GESTITO LA PANDEMIA MEGLIO DEGLI ALTRI – LA MERKEL VUOLE UN LOCKDOWN DURO PER NATALE, COME HA FATTO CAPIRE L’ALTRO GIORNO IN PARLAMENTO QUASI PIANGENDO. LA CURVA NON SI APPIATTISCE E PER LA CANCELLIERA 600 MORTI SONO UN PREZZO INACCETTABILE. NEL FRATTEMPO IN ITALIA CE NE SONO STATI 10MILA IN 2 SETTIMANE E ABBIAMO SMANIA DI RIAPRIRE…


     
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    l appello di angela merkel ai tedeschi per il natale l appello di angela merkel ai tedeschi per il natale

    (ANSA) - BERLINO, 11 DIC - L'Istituto Robert Koch registra nuovi picchi nella diffusione dell'epidemia di Covid in Germania, dove nel giro di 24 ore sono stati segnalati 29.875 nuovi contagi (e dunque oltre 6.000 più di ieri, quando erano stati 23.679) e 598 vittime, finora un record.

     

    Negli ultimi giorni, alla luce dell'aumento dei casi, si è infiammata la discussione sulla necessità di misure più dure: il semi-lockdown in vigore dal 2 novembre non è sufficiente, e molti - a partire da Angela Merkel - sono favorevoli a un lockdown rafforzato, con la chiusura anticipata delle scuole per le feste di Natale e la serrata dei negozi.

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    Covid Germania, ecco perché servono misure più severe (e perché Merkel ha fatto quel discorso)

    Paolo Valentino per www.corriere.it

     

    Il 29 settembre scorso, in una conferenza stampa Angela Merkel aveva fatto una triste profezia. La seconda ondata della pandemia era alle prime increspature. Dai 200/300 nuovi casi quotidiani di luglio, la fine dell’estate aveva registrato un’impennata con punte di 2 mila infezioni in un giorno.

     

    «In tre mesi – aveva detto la cancelliera con il buon senso di chi sa far di conto – la cifra degli infettati si è triplicata. Se non facciamo nulla e questa tendenza si mantiene anche a ottobre, novembre e dicembre, per Natale ci ritroveremo con 19200 nuovi contagi al giorno». Angela Merkel ha avuto ragione con largo anticipo. Quota 20 mila in Germania è stata superata un mese fa. Il dato delle ultime 24 ore fornito dal Robert Koch Institut è drammatico: quasi 30mila nuovi contagiati e 600 morti, entrambi nuovi massimi dall’inizio della pandemia.

    l appello di angela merkel ai tedeschi per il natale 3 l appello di angela merkel ai tedeschi per il natale 3

     

    Ma la novità più preoccupante è che da due settimane nella Repubblica Federale sia in costante aumento anche il numero dei decessi: negli ultimi nove giorni è stato costantemente sopra quota 400, con quota 590 toccata nelle 24 ore tra martedì e mercoledì scorso, un picco che la cancelliera nel suo drammatico intervento al Bundestag ha definito «un prezzo inaccettabile».

     

    Merkel non ha dubbi. Il lockdown light varato il 2 novembre tra resistenze e mugugni dei premier regionali (ai quali anche nell’emergenza spetta la competenza esclusiva sulla Sanità) è fallito. La curva non si è appiattita. L’incidenza rimane a un livello altissimo: 150 nuovi casi per 100 mila abitanti nell’arco di sette giorni, con punte di oltre 400 contagi settimanali ogni 100 mila abitanti in ben 23 aree del Paese. Nelle terapie intensive ci sono al momento quasi 4400 persone, cioè più pazienti che ad aprile. Mentre il numero dei test positivi ha superato i livelli di marzo: 1,5 su 10.

    negazionisti del coronavirus a berlino 21 negazionisti del coronavirus a berlino 21

     

    Invocando le raccomandazione degli scienziati dell’Accademia Leopoldina, la cancelliera chiede di mettere in campo un regime di restrizioni molto più severe almeno fino ai primi dieci giorni del 2021. Chiusure totali dei negozi, un allungamento delle vacanze natalizie che dovrebbero essere anticipate al 16 dicembre e durare fino al 10 gennaio, limiti più severi e uniformi per tutti i Laender alle riunioni di famiglia, divieto assoluto di spostamenti.

     

    contagi coronavirus in germania 8 dicembre 2020 contagi coronavirus in germania 8 dicembre 2020

    Anche alcuni premier regionali, in primis il bavarese Markus Soeder, la sostengono in questa battaglia. «I contatti fra le persone devono essere ridotti del 60%, l’attuale 40% non basta», spiega il direttore del Robert Koch Institut, Lothar Wieler, che non nasconde di temere un’ «esplosione esponenziale» dei contagi.

     

    Come si sia giunti a questa situazione non è semplice da capire. Già in ottobre Merkel aveva denunciato la crisi dei Gesundheitsaemter, gli Uffici sanitari sparsi in tutto il territorio che sono la prima linea di difesa e che durante la prima ondata avevano fatto un ottimo lavoro di tracciamento e monitoraggio: «Sono sopraffatti, rischiano di non poter seguire più la catena dei contagi», aveva ammonito la cancelliera.

     

    Charles Michel Angela Merkel Emmanuel Macron Charles Michel Angela Merkel Emmanuel Macron

    Un’altra ragione è l’insufficienza di personale, denunciata proprio ieri da un documentario della Zdf, la seconda rete pubblica, che rende inutile l’ampia disponibilità di terapie intensive. Sembra incredibile, ma pur avendo un alto numero di medici e infermieri rispetto alla popolazione (rispettivamente 4 e 13 per ogni mille abitanti) la Germania sta messa molto peggio nel rapporto con i posti letto: c’è infatti 1 infermiere ogni 10 pazienti, contro i 5 della Svizzera e i 4 dell’Olanda. Negli ospedali di Berlino e Brandeburgo intanto il numero di medici e infermieri infettati continua a salire e questo porta alla saturazione delle capacità.

     

    coronavirus terapia intensiva in germania coronavirus terapia intensiva in germania

    È calato anche il numero totale dei test effettuati, che dopo la prima ondata era arrivato a 1,5 milioni la settimana. Come spiega Die Zeit, citando il RKI, per non sopraffare il sistema la strategia è cambiata e ora vengono testati soprattutto le persone con forti sintomi. Questo probabilmente ha fatto sì che molte persone asintomatiche o con sintomi leggeri siano sfuggite al controllo e ne abbiano a loro volta infettato altre. Quanto all’aumento del numero dei decessi, una possibile e comunque parziale spiegazione è nell’età media dei nuovi contagiati.

     

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    Mentre nella prima ondata quella tedesca era stata fra le più basse d’Europa, ora la pandemia colpisce soprattutto fra gli anziani: secondo Wieler, nelle case di riposo della Germania si registra attualmente il doppio di contagi rispetto alla primavera. Infine le scuole, che con una decisione molto coraggiosa sono state tenute aperte. Anche se gli studenti non sono fra i gruppi con la più alta incidenza, Wieler ammette che sono «una parte della nuova ondata». Per questo raccomanda maggiore severità nell’uso delle mascherine e il varo di altre misure di protezione, come distanza e areazione degli ambienti.

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